tabella aumento Pensioni a Febbraio 2023
Pagamento Pensioni Febbraio 2023: quando arriva l'Assegno Inps

Articolo aggiornato il 1 Febbraio 2023 da Stefano Mastrangelo

Quando saranno pagate le Pensioni Inps a Febbraio 2023?

Da quando saranno pagate le pensioni Inps a Febbraio 2023?
I cittadini vogliono conoscere sempre con un certo anticipo le date di pagamento delle Pensioni Inps, per poter pianificare con maggiore tranquillità e serenità la gestione economica familiare.
Cosa sappiano sino ad ora in merito alle Pensioni Inps di Febbraio 2023?

Comprendiamo bene dunque, l’importanza di queste informazioni per milioni e milioni di Persone in tutta Italia e proviamo quindi, a vedere insieme quali sono le ultime indiscrezioni e supposizioni legate al pagamento delle Pensioni nel mese di Febbraio ’23.

Pensioni Febbraio 2023: quando il pagamento?

Sia nel 2021, che nel 2022 i titolari di Pensione presso Poste Italiane, hanno potuto ritirare il secondo Assegno del nuovo anno, con circa una settimana di Anticipo, per via delle restrizioni introdotte a causa della Pandemia da Covid-19.

Dopo i primi mesi del 2022 però, “tale consuetudine” è stata abolita dal Governo Draghi, in considerazioni dei dati pandemici, maggiormente gestibili dalle strutture Sanitarie Nazionali.
Detto ciò, è facile intuire come, a differenza degli ultimi due anni, nel secondo mese del 2023, l’INPS non pagherà in Anticipo le Pensioni ai milioni di Pensionati sparsi per tutta Italia.

Ma quando saranno pagate dunque gli Assegni Pensionistici nel mese di Febbraio 2023?

A differenza di quanto successo nel mese di Gennaio ’23, con i pagamenti avvenuti il giorno 3 (sia Poste Italiane che in Banca), l’INPS accrediterà le Pensioni il 1° Febbraio 2023. – mercoledì 1 Febbraio 2023
Noi di pensioniebonus.it seguiremo sempre tutti gli aggiornamenti che arriveranno dalle Fonti Istituzionali Ufficiali.

Importante: qualora le trattenute irpef pagate nell’anno 2022, siano state applicate in maniera inferiore rispetto al dovuto, l’eventuale debito, sarà sottratto a conguaglio nel cedolino di Gennaio o Febbraio 2023.

Calendario pagamento Pensioni Inps: il cedolino di Febbraio 2023

Per consultare il cedolino della pensione di Febbraio 2023 (quando sarà disponibile online), consigliamo la lettura di questo nostro breve articolo, nel quale spieghiamo passo-passo come fare per visualizzare il tutto in completa autonomia.

Se nel momento in cui stai leggendo questo articolo, non visualizzi ancora il Cedolino della Pensione di Febbraio 2023, non devi preoccuparti, l’INPS aggiornerà in tempi brevi l’area riservata personale.

Controlla la Pensione Inps di Febbraio 2023
Controlla la Pensione Inps di Febbraio 2023

Se ne vuoi sapere di più sul Fascicolo previdenziale Inps, ti rimandiamo a questo nostro precedente articolo. Potresti anche guardare il nostro video per consultare l’importo della pensione e la data di pagamento sul fascicolo previdenziale Inps:

Aumento Pensione Inps 2023: tabella aumento pensioni

Cosa succederà con l’importo delle Pensioni nel 2023: ci saranno i tanto attesi aumenti di inizio anno?
Ebbene sì – Considerando l’importantissimo incremento del tasso di inflazione, avvenuto nel 2022, le Pensioni Inps saranno ritoccate verso l’alto seguendo questo schema:

negli anni 2023-2024, la rivalutazione automatica delle pensioni, avverrà in questo modo:

  • per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte (2.102 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno rivalutate nella misura del 100 per cento (pieno 7,3%);
  • per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte (2.102 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno adeguate nella misura dell’80 per cento (5,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o
    inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.627 euro circa).
  • per le pensioni di importo superiore a cinque volte il predetto trattamento minimo (2.627 euro circa) e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
    – nella misura del 55 per cento (4,00%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.627 euro circa) e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (3.152 euro circa).

  • Per le pensioni di importo superiore a sei volte il predetto trattamento minimo (3.152 euro circa) e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
    – nella misura del 50 per cento (3,65%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS (4.203 euro circa).
  • Per i trattamenti pensionistici di importo superiore a otto volte il predetto trattamento minimo (3.152 euro circa) e inferiore a tale limite, incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
    – nella misura del 40 per cento (2,92%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (5.254 euro circa).
  • Per le pensioni di importo superiore a dieci volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato: – nella misura del 35 per cento (2,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (superiore a 5.254 euro circa).

Infine ricordiamo che, le sole pensione minime pari ad euro 525,38 aumenteranno, non solo del 7,3%, ma del 8,8%, portando il nuovo trattamento minimo delle pensioni, dal 1° Gennaio 2023 a 571 euro circa, con un aumento complessivo mensile pari a 46 euro.

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