Trattamento Integrativo in Busta Paga nel 2025 - requisiti
Trattamento Integrativo in Busta Paga nel 2025 - requisiti

Articolo aggiornato il 22 Ottobre 2024 da Stefano Mastrangelo

Cos’è il Trattamento integrativo 2025 in Busta Paga?

Trattamento integrativo 2025 cos’è e come richiederlo? Chi può ottenere il Bonus di 1200 euro annuali in Busta Paga?

Il trattamento integrativo sulle retribuzioni per lavoro dipendente e assimilati, non è altro che l’ex Bonus Renzi, con un importo maggiorato che può arrivare sino ai 1200 euro in Busta Paga per l’intero anno 2025.

Chi può ricevere nel 2025 il trattamento integrativo come previsto dal decreto legge 3/2020?

Chi ha diritto al trattamento integrativo 2025?

Il Decreto legge 3/2020, riconosce un nuovo bonus IRPEF per dodici mensilità anche nel 2025, andando a sostituire, per il quarto anno consecutivo, il vecchio Bonus Renzi da 80 euro.

Quali lavoratori hanno diritto al trattamento integrativo 2025? Il Bonus da 100 euro mensili, può essere erogato:

  • ai lavoratori dipendenti pubblici e privati,
  • ai lavoratori in cassa integrazione,
  • ai lavoratori percettori dell’Ape Sociale,
  • ai sacerdoti,
  • ai soci delle cooperative,
  • ai lavoratori socialmente utili,
  • ai co.co.co.,
  • ai titolari di stage, borse di studio o formazione professionale.

Tali categorie di lavoratori, per ottenere il bonus irpef da 100 euro mensili, dovranno avere un reddito presunto annuale 2025, che potrà variare da un minimo di 8.500 euro ad un massimo di 15.000 euro, per 365 giorni di detrazione fiscale.

Il trattamento integrativo 2025 spetta con reddito superiore a 15.000 euro?

Il trattamento integrativo sulle retribuzione spetterà anche ad alcune categorie che superano l’importo di 15.000 euro e sino a 28.000 euro.

Quindi, tutti i contribuenti, che percepiranno un reddito tra 15.001 euro e 28.000 euro, avranno diritto al Bonus trattamento integrativo, solo se la somma delle seguenti detrazioni (di seguito indicate) siano di ammontare superiore all’imposta lorda:

  1. detrazioni per lavoro dipendente,
  2. detrazioni per i carichi di famiglia,
  3. le detrazioni per gli interessi passivi su mutui relativi a terreni ed abitazione principale acquisiti entro il 31 dicembre 2023;
  4. le detrazioni per le spese di ritrutturazione e riqualificazione energetica sostenute fino al 31 dicembre 2023.

Quindi bisogna stare molto attenti all’inizio dell’anno nel dichiarare la fruizione e non fruizione del trattamento integrativo sulla busta paga. Questo vale anche per i dipendenti pubblici.

Esempio pagamento trattamento minimo 2025

Qui riportiamo un esempio di visualizzazione e pagamento del trattamento integrativo in Busta Paga: notare la voce Tratt.Int.Redd. D.L.3/2020, con importo pari a 100 euro.

Trattamento integrativo 2024 per i lavoratori: chi può riceverlo?
Trattamento integrativo 2025 per i lavoratori: chi può riceverlo?

In questo esempio, l’importo del credito irpef è pari a 101,09. Ossia 1200/365 = 3,28 euro per i giorni di detrazioni indicati in busta paga.

Trattamento integrativo 2025 dei redditi di lavoro dipendente e assimilati: quando pagano?

Per ricevere il Bonus di 100 euro mensili, il beneficiario non deve presentare nessuna domanda.

E’ il Consulente del lavoro o la tesoreria NoiPa, a determinare il reddito presunto per l’anno 2025 ed il calcolo mensile del trattamento integrativo.
Chi vuole e sopratutto chi non rispetta i limiti di reddito previsto (di tutti i redditi che saranno percepiti nell’anno) può rinunciare temporaneamente al trattamento integrativo, comunicandolo al datore di lavoro, all’amministrazione o all’Inps, con il modello di detrazione fiscale.

Ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, aventi diritto, viene corrisposto un Bonus irpef nelle buste paga del 2025 o nella busta paga di dicembre, a conguaglio.

L’ex Bonus Renzi 2025 è un costo per il datore di lavoro?

Specifichiamo che, il trattamento integrativo 2025 da 100 euro mensile, non è assolutamente un costo per il datore di lavoro, non fa reddito per il lavoratore e può essere recuperato sulla dichiarazione dei redditi dell’anno successivo (2026 nel caso del nostro esempio).

Ricordiamo, per concludere, che il trattamento integrativo 2025, come da dl 3/2020, spetta anche ai disoccupati percettori di Naspi INPS.
Anche in questo caso, il disoccupato non dovrà presentare nessuna domanda, ma sarà l’Inps a verificare i requisiti per l’eventuale accredito del Bonus Irpef.

Per coloro che non percepiscono il trattamento integrativo sulla busta paga nel 2025, possono sempre recuperarlo (se rispettano i limiti di reddito), sulla dichiarazione dei redditi 730 o ex modello Unico dell’anno successivo.

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