Articolo aggiornato il 2 Agosto 2022 da Stefano Mastrangelo
Indice
- 1 Coronavirus e Cassa Integrazione: come funziona e quando arriva?
- 2 Cassa Integrazione Covid 19: chi può riceverla?
- 3 Quando arriva la Cassa Integrazione per il Coronavirus?
- 4 Cassa Integrazione Covid: come funziona e dove si visualizza il pagamento?
- 5 Coronavirus e Calcolo stipendio Cassa Integrazione
L’epidemia Globale provocata dal nuovo Coronavirus, sta flagellando da quasi due mesi tutto il territorio Nazionale, fermando di fatto tantissime Aziende ed attività produttive. Come e cosa fare per aiutare milioni e milioni di lavoratori?
Il Governo Conte-2 ha approvato nella giornata del 17 Marzo ’20, il decreto Cura Italia, prevedendo la cassa integrazione in deroga a partire dal 23 Febbraio ’20, per 9 settimane, ai datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività a causa del virus Covid-19.
La cassa integrazione Covid-19 nella maggior parte dei casi sarà pagata direttamente dall’INPS ed il pagamento potrà essere facilmente controllato direttamente online e senza dover uscire di Casa, in pieno rispetto quindi, delle indicazioni previste dal Ministero della Salute per favorire il distanziamento Sociale.
Solo per una piccola percentuale, la Cassa Integrazione, potrà essere pagata dall’Azienda o da alcuni Fondi, in base a dei precisi accordi Sindacali.
Cassa Integrazione Covid 19: chi può riceverla?
La cassa integrazione guadagni per il Coronavirus, è una misura di sostegno economico che permette la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro, a causa di temporanea difficoltà dell’impresa, come:
- situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori;
- situazioni aziendali determinate da condizioni temporanee di mercato;
- crisi aziendali;
- riorganizzazione o ristrutturazione.
La CIG si divide in ordinaria e straordinaria ed in determinati casi è concessa dallo Stato quella in deroga. La Cassa Integrazione in deroga spetta alle aziende private, anche fino a 5 dipendenti, di qualsiasi settore comprese:
- le aziende agricole,
- della pesca,
- del terzo settore, come cooperative sociali,
- delle grandi imprese ai cui si applica la cassa integrazione straordinaria,
- gli Enti religioni civilmente riconosciuti.
Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico ed i datori di lavoro che possono accedere alla Cassa integrazione guadagni ordinaria, al FIS o al fondo di solidarietà.
La grave crisi sanitaria provocata dal Coronavirus, ha quindi indotto subito il Governo italiano ad attivarsi in questa direzione, con lo scopo di limitare il più possibile la circolazione del Covid 19.
Bella domanda – Sappiamo tutti che si tratta del punto centrale del nostro articolo e per questo vogliamo arrivare subito dritti al punto. Per prima cosa bisogna trasmettere la domanda per la Cassa integrazione ordinaria, straordinaria, Fis o in deroga con:
- il verbale di accordo sindacale o la consultazione effettuata,
- le motivazioni che hanno portato il datore di lavoro a richiedere l’integrazione delle ore dei dipendenti,
- i lavoratori sospesi e le ore da pagare per ciascun prestatore di lavoro.
Dopo l’autorizzazione dell’Inps, nella maggior parte dei casi dopo 2-3 mesi, il datore di lavoro anticipa i soldi della cassa integrazione sulla busta paga del lavoratore e li recupera con la compensazione dei contributi da pagare.
In alternativa, soprattutto quando ci sono eventi eccezionali e di particolari rilevanza, il consulente del lavoro potrebbe chiedere il pagamento diretto sul conto corrente postale o bancario del lavoratore. In questo caso il lavoratore, deve fornire il codice Iban della banca o della posta al suo datore di lavoro.
Il pagamento diretto della Cig (cassa integrazione) di qualsiasi tipo, avviene dopo 2-3 mesi dalla presentazione della domanda Cig del Consulente del lavoro, sempre che non ci siano intoppi di qualsiasi tipo. Il lavoratore per controllare l’effettivo pagamento, deve controllare il suo cassetto previdenziale del cittadino.
Per quanto riguarda i pagamenti della Cassa Integrazione per il Covid-19, alcuni esponenti del Governo hanno dichiarato che i soldi dovrebbero giungere ai lavoratori dopo circa 30/35 giorni dalla presentazione della Domanda.
L’Esecutivo, consapevole della gravissima situazione economica prodotta dalla Pandemia, sta cercando e cercherà in tutti i modi di velocizzare le tempistiche di pagamento, come già fatto per i 600 euro agli autonomi.
Cassa Integrazione Covid: come funziona e dove si visualizza il pagamento?
Per verificare l’importo e l’erogazione della cassa integrazione da Coronavirus, bisogna accedere al sito dell’Inps sul servizio online: Fascicolo previdenziale del cittadino. Per entrare bisogna scrivere il codice fiscale e le credenziali Inps (Pin Inps, Spid, Carta nazionale dei servizi o carta di identità elettronica) e cliccare sul menu a sinistra Prestazione – Pagamenti
Dopo aver cliccato su PRESTAZIONE, si visualizzerà:
- l’Agenzia Inps,
- l’importo pagato,
- la prestazione: Cassa Integrazione CIG,
- la data di disponibilità, data pagamento della Cassa integrazione,
- l’ufficio pagatore indicato dove saranno accreditati i soldi,
- il periodo, l’integrazione salariale lorda e la riduzione prevista.
In questo esempio, la cassa integrazione del mese di Agosto 2018 è stata pagata ad Ottobre, dopo circa 60 giorni. Il tutto dipende dalla data di presentazione della domanda di cassa integrazione e soprattutto dalla burocrazia dell’Inps.
In casi emergenziali, i pagamenti diretti della Cassa integrazione avvengono circa dopo 30 giorni dalla data di presentazione della domanda – Dovrebbe essere questo il caso anche per la CIG da Coronavirus.
Il lavoratore sospeso, deve chiedere al datore di lavoro, le ore che sono state inserite come ferie o permessi Rol e le ore che saranno pagate come cassa integrazione. In un secondo momento deve calcolare la retribuzione imponibile lorda del mese sospeso e sommare i ratei di tredicesima mensili (ad esempio retribuzione imponibile Inps 1800/12 = 150 rateo di tredicesima).
Ogni anno l’Inps pubblica, con una propria circolare l’importo massimale del trattamento di integrazione salariale dividendolo in due fasce di retribuzione.
Fino ad una specifica retribuzione, determinata con il calcolo precedente, si prende come riferimento un indennità mensile lorda pari ad un certo importo (ad esempio 998,18). Se supera tale retribuzione, l’indennità mensile massimale lorda della CIG è più alta.
Cassa Integrazione Coronavirus percentuale
Quindi riprendiamo la nostra retribuzione di Esempio da 1800 euro, la dividiamo per 173 (coefficiente orario del CCNL) e la moltiplichiamo per l’ottanta percento. Dal calcolo uscirà un importo orario di 8,32 euro, che per le ore sospese, (ad esempio 40) l’importo della cassa integrazione sarebbe pari a 332,80. Mentre non è così.
Dato che l’indennità oraria di 8,32 euro è superiore al massimale, per il calcolo della CIG si prenderà come riferimento il massimale previsto dall’Inps di 5,67 euro (998,18/176 = 5,67) e si moltiplicherà per le ore sospese. Quindi l’importo lordo della cassa integrazione non sarà l’ottanta per cento della retribuzione (332,80) ma 226,80 (5.67*40 ore).
Da questo importo viene sottratta l’aliquota del 5,84% e si calcolano le ritenute irpef stabilite dalla legge e si somma l’assegno per il nucleo familiare.
Ecco quanto si prende in Cassa Integrazione – Grazie per la lettura dell’articolo!
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