Articolo aggiornato il 19 Gennaio 2022 da Stefano Mastrangelo
Indice
Come si calcola l’importo della Cassa Integrazione 2021?
Il ricorso alla Cassa Integrazione, è stata una delle prime misure adottate durante lo scoppio della Pandemia da covid-19, dal Governo Conte-2, per contrastare gli effetti della pesantissima crisi economica generata dalla diffusione del Covid19.
Come mai però, la cassa integrazione 2021 non corrisponde all’80% dello Stipendio? Tantissimi lavoratori in CIG durante la chiusura delle attività, stanno ricevendo da mesi il pagamento della Cassa integrazione Covid-19 direttamente dall’Inps.
Come già scritto in altre circostanze sul nostro portale, il lavoratore sospeso, deve richiedere al datore di lavoro o al responsabile delle Risorse umane dell’azienda:
– le ore sospese;
– come sarà pagata la cassa integrazione
– se ha inviato tutti i documenti per la ricezione della CIG (la Cassa Integrazione).
Quando richiedere la Cassa Integrazione Covid nel 2021?
La domande per la cassa integrazione ordinaria e l’assegno ordinario, possono essere presentate dai datori di lavoro che sospendono l’attività, a causa dell’emergenza Covid19 anche nel 2021. (sino alla fine di Marzo 2021 per ora)
La Pandemia purtroppo, non stringe la sua morsa ed il Governo ha esteso il ricorso alle CIG anche nel 2021, abbinando la misura al blocco dei licenziamenti per i lavoratori dipendenti (sino al 31 marzo 2021).
Il nuovo Governo Draghi dovrebbe estendere ulteriormente queste misure, investendo parte dei fondi provenienti dal piano Next-generation EU.
Cassa integrazione 2021: calcolo online
I lavoratori in cassa integrazione possono ricevere la CIG: direttamente dall’Inps, dal Fondo bilaterale di settore o anticipata dal datore di lavoro in busta paga.
I prestatori di lavoro che ricevono il pagamento della cassa integrazione Covid-19 dall’Inps, devono controllare sul servizio online Inps fascicolo previdenziale, la data di disponibilità dell’erogazione della CIG.
Tutti coloro i quali sono stati sospesi, per chiusura attività e non hanno ricevuto ancora la cassa integrazione per Coronavirus, possono richiedere l’anticipo della stessa, sia al proprio Istituto bancario (fino ad un importo di 1400 euro) e sia a Poste italiane.
Controllare i pagamenti della Cassa Integrazione per il Coronavirus è molto semplice: bisogna dirigersi sul Fascicolo previdenziale del sito Inps (dopo aver eseguito l’accesso) e cliccando poi sul menu a sinistra in Prestazioni —> Pagamenti.
Cliccando su prestazione, in relazione all’anno in corso, si aprirà un altro riquadro con l’indicazione:
- dell’Agenzia Inps,
- dell’importo pagato della Cassa integrazione al netto,
- della prestazione: CIG industria – pagamenti diretto,
- data di disponibilità 05/05 solo in questo esempio,
- note: dove è descritto come è stato calcolato l’importo della CGI.
In questo esempio il lavoratore in cassa integrazione in deroga per l’emergenza Coronavirus, riceverà:
- 567,89 di CIG, per il periodo dal 16 Marzo al 31 Marzo,
- più 63,44 euro di assegni familiari, per il periodo 16 Marzo al 31 Marzo,
- meno le trattenute irpef,
- meno la riduzione del 5,84% prevista dallo Stato.
Stipendio Cassa integrazione 2021: quanto spetta?
Inseriamo qui un esempio che potrà essere davvero molto utile per il lettore. Partiamo dalla Busta Paga:
L’importo della cassa integrazione per Covid19, purtroppo non corrisponde all’80% della retribuzione globale delle ore sospese, in quanto l’Inps fissa ogni anno, dei valori massimali della cassa integrazione, in relazione a due fasce di reddito, ad esempio:
- retribuzione lorda mensile del lavoratore fino a 2159,48, (I° massimale)
- retribuzione lorda superiore a 2159,48. (II° massimale)
Adesso consideriamo la retribuzione lorda del lavoratore pari ad euro 1463,52 e sommiamo il rateo mensile della tredicesima (56,28 euro).
L’importo di 1519,80 è inferiore al primo massimale stabilito dall’Inps, di 2159,48 euro.
Per questo si prenderà l’indennità mensile lorda di 998,18 e si dividerà per il coefficiente del mese di riferimento, in questo caso 176 per il mese di Marzo, per determinare indennità CIG oraria lorda, pari ad euro 5,67 euro.
Per calcolare l’importo lordo della CIG coronavirus 2021, si prende l’importo del massimale della cassa integrazione 5,67 e si moltiplica per ore sospese, di 92 ore nell’esempio, dal 16/03 al 31/03. All’importo lordo della Cig, 521,7759 si aggiunge il rateo della tredicesima e quattordicesima all’80%.
Come vediamo l’importo lordo della Integrazione salariale è 544,46 più l’importo non percepito degli assegni familiari, meno le ritenute irpef e la riduzione dell 5,84% della legge 41 del 1986.
Cassa integrazione 2021: Trattamento integrativo ed ANF?
Al lavoratore spetta un importo di CIG, pari al 66,70%, includendo anche il rateo della tredicesima per le ore in cassa integrazione.
Nel 2021, quando l’Inps rilascerà il CU, la cassa integrazione covid-19 costituirà un reddito ai fini irpef.
Ai lavoratori in cassa integrazione per coronavirus, spettano anche il trattamento integrativo e gli assegni familiari, in relazione ai giorni di detrazioni fiscali, per il bonus di 80 euro e in base ai giorni lavorato e non lavorati in cassa integrazione, per gli assegni familiari.
Se la CIG Covid-19 è pagata dall’Inps, il nuovo trattamento integrativo e gli ANF sono corrisposti dall’Ente previdenziale, mentre se viene anticipata dall’Azienda o dal datore di lavoro, il bonus di 80 euro viene pagato dal datore di lavoro per conto dello Stato.
Questo calcolo vale per tutte le tipologie di cassa integrazione previste dalla Legge.
Nell’anno 2021, l’INPS con il Ministero del lavoro, cercherà di velocizzare i tempi dei pagamenti della cassa integrazione, eliminando i diversi passaggi ed i modelli Inps, come il modulo telematico Sr41.
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