Articolo aggiornato il 24 Ottobre 2024 da Nicola Di Masi
Indice
- 1 Assegno unico 2024: come funzionerà?
- 2 Chi ha diritto all’assegno unico universale 2024?
- 3 Chi può richiedere l’Assegno unico 2024?
- 4 A quale genitore spetta l’Assegno Unico per i figli 2024?
- 5 Assegno Unico 2024: quando bisogna fare domanda?
- 6 Quando arriva il pagamento dell’Assegno Unico e universale 2024?
- 7 Pagamento Assegno Unico 2024: come controllare?
Assegno unico 2024: come funzionerà?
Assegno unico Inps: cosa cambia dal 2024? L’assegno unico è già confermato nel 2024 ed il testo normativo della finanziaria 2024, non apporta nessuna modifica.
Vediamo in questo articolo tutti i requisiti per ottenere l’assegno Unico e universale nel 2024.
Chi ha diritto all’assegno unico universale 2024?
L’assegno unico ed universale 2024, sarà corrisposto da Gennaio 2024 ai seguenti richiedenti:
- ai lavoratori autonomi, ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri, ai titolari di pensione di lavoro autonomo, ai disoccupati senza sostegno al reddito, con figli minori di 21 anni;
- ai lavoratori dipendenti privati e pubblici, con figli minori di età pari a 21 anni;
- alle famiglie con figli disabili, con età anche superiore a 21 anni,
- alle mamme, dal settimo mese di gravidanza, presentando una nuova domanda, dopo la nascita del bebè, (bisognerà verificare la compatibilità con la carta nuovi nati di 1000 euro)
- ai disoccupati, per chi non ha alcun reddito o per coloro non percepiscono nessuna indennità INPS,
- ai professionisti.
Chi può richiedere l’Assegno unico 2024?
L’assegno unico ed universale ha sostituito, a partire dalla busta paga del mese di Marzo 2022, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali, per i figli a carico sino a 21 anni di età.
Per ottenere l’assegno unico ed universale 2024, il richiedente già percettore dell’Assegno unico nell’anno precedente, non dovrà presentare alcuna domanda e per tutta la durata del beneficio, deve:
- essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, oppure avere un contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 6 mesi,
- presentare il modello Isee 2025 (in attesa di sapere se entrerà in vigore il nuovo quoziente familiare),
- essere residente e domiciliato in Italia,
- avere figli di età inferiore a 18 anni o inferiore a 21 anni, se studiano, frequentino un tirocinio, registrati presso il centro per l’impiego ed in cerca di lavoro o svolgono il servizio civile universale,
- avere figli con disabilità senza limiti di età.
Il beneficiario dell’Assegno Unico, dovrà presentare solo il modello Isee 2025, per rinnovare o richiedere gli importi dell’Assegno, in base al valore della situazione economica Isee.
A quale genitore spetta l’Assegno Unico per i figli 2024?
In generale, l’assegno unico e universale spetta a entrambi i genitori, in misura uguale. Tuttavia, in caso di affidamento condiviso, i genitori possono concordare che l’assegno venga erogato per intero solo a uno dei due. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta al genitore affidatario.
In particolare, le regole per la ripartizione dell’assegno unico e universale tra i genitori sono le seguenti:
- In caso di affidamento condiviso:
- La regola generale è che l’assegno venga erogato al 50% ciascuno ai genitori.
- I genitori possono concordare che l’assegno venga erogato per intero solo a uno dei due.
- In caso di mancato accordo, l’assegno viene erogato al 50% a entrambi i genitori, salvo che il giudice disponga diversamente.
- In caso di affidamento esclusivo:
- L’assegno spetta al genitore affidatario.
In caso di separazione o divorzio, i genitori devono indicare, al momento della presentazione della domanda, se l’assegno deve essere erogato in pari misura o solo a uno dei due. Se non viene indicato nulla, l’assegno viene erogato al 50% a entrambi i genitori.
Per ottenere l’assegno unico e universale, entrambi i genitori devono presentare domanda all’INPS. Al momento della presentazione della domanda, il genitore richiedente deve indicare i dati di pagamento dell’altro genitore o l’altro genitore deve accedere con il suo SPID.
L’assegno unico e universale non spetta più in caso di:
- Morte del figlio;
- Adozione del figlio;
- Morte di uno dei genitori;
- Rinuncia all’affidamento del figlio;
- Permanenza del figlio in un istituto di assistenza per oltre 45 giorni nell’anno.
Assegno Unico 2024: quando bisogna fare domanda?
Da Gennaio 2023 non è necessario presentare nessuna domanda all’Inps, per rinnovare la misura dell’Assegno Unico e Universale. Basta rinnovare il modello Isee.
Invece, sarà obbligatorio inoltrare un’istanza online all’Inps, quando ci saranno le seguenti variazioni:
- nuovo componente familiare,
- raggiungimento del diociottesimo anno di età per uno o più componenti familiari;
- raggiungimento del limite di età (superiore a 21 anni) per uno o più componenti familiari;
- variazioni del reddito e del patrimonio del nucleo familiare,
- variazione del codice Iban del conto corrente del richiedente o delle modalità di pagamento.
Quando arriva il pagamento dell’Assegno Unico e universale 2024?
I pagamenti dell’assegno unico decorrono dal mese successivo alla data di presentazione della prima domanda. Ad esempio se presentiamo la domanda a Gennaio 2024, l’Assegno Unico parte da Febbraio 2024.
I primi bonifici da parte dell’Inps partono dal 20 al 30 del mese successivo. Mentre per chi ha già percepito l’assegno unico nei mesi precedenti, l’Inps provvederà all’accredito sui conti correnti a partire dalla metà del mese.
Per tutte le date di pagamento dell’assegno unico dell’anno 2024, leggi il nostro articolo: Calendario pagamenti Assegno Unico e universale 2024.
Pagamento Assegno Unico 2024: come controllare?
Per controllare i pagamenti dell’assegno unico e universale bisogna accedere, con il proprio SPID, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi, all’APP IO Italia e nei messaggi controllare: se c’è una disposizione di pagamento INPS, per Assegno Unico.
L’Inps comunicherà l’importo dell’assegno unico e l’oggetto del pagamento: ASSEGNO UNICO e la data di pagamento (valuta il).
In alternativa si può accedere all’APP INPS con lo SPID, cliccando in tutti i servizi ed al servizio online: Stato pagamenti e Cedolini.
E’ possibile anche controllare i pagamenti, accedendo al sito dell’Inps e scrivendo sulla barra cerchi servizi: Fascicolo previdenziale del cittadino. Dopo aver cliccato sul servizio, bisogna entrare con le credenziali Inps e premere sul menu a sinistra: PRESTAZIONI E PAGAMENTI.
Ci sarà la data di disponibilità, l’importo ed il mese di riferimento dell’assegno unico e universale.
Per i nuovi componenti familiari, l’assegno unico parte dal settimo mese di gravidanza e il richiedente riceverà gli arretrati con il nuovo flusso di pagamento, ossia dal mese successivo, alla presentazione della domanda.
Riferimento normativo: Circolare Inps numero 23 del 9 Febbraio 2022
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