Articolo aggiornato il 19 Gennaio 2023 da Stefano Mastrangelo
Indice
Come funzionerà l’assegno unico nel 2023?
Assegno unico 2023 bisogna rifare la domanda? Per rinnovare l’assegno unico e universale nell’anno 2023, per il periodo dal 1° Marzo 2023 al 28 Febbraio 2024, bisognerà presentare una nuova domanda telematica all’Inps?
Con la circolare numero 132 del 15 Dicembre 2022, l’Istituto previdenziale chiarisce che: a decorrere dal 1° marzo 2023, per coloro che, nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico, e la stessa non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’INPS continuerà a erogare d’ufficio la misura introdotta dal decreto legislativo n. 230/2021, senza la necessità di presentare una nuova domanda.
Che cosa significa, continuerà ad erogare d’ufficio? Vediamolo insieme in questo articolo.
Domanda Assegno Unico 2023 in automatico?
L’Inps, con la sua circolare, specifica a tutti i nuclei familiari che hanno presentato la domanda online dell’assegno unico e universale, dal 1° Gennaio 2022 al 28 febbraio 2023 e la domanda sia in stato accolta, NON dovranno ripresentare nessuna domanda entro il 28 Febbraio 2023.
L’Istituto specifica che i nuovi importi dell’Assegno Unico saranno disposti in base:
- ai dati presenti nelle domande di Assegno unico e universale già acquisite nell’anno precedente;
- agli altri dati rilevati dal nuovo Isee 2023,
- oppure dagli altri archivi a disposizione dell’INPS.
Quindi sarà l’Istituto previdenzare a determinare i nuovi importi dell’assegno Unico, a decorrere dal 1° marzo 2023, in base ai dati presenti nel suo cervellone.
Quando bisogna modificare la domanda dell’Assegno Unico?
Ci sono però alcuni casi, per i quali le famiglie, saranno obbligate a modificare la domanda dell’Assegno Unico ed in particolare:
- in caso di nascista di nuovi figli,
- in caso di variazione della gravità di disabilità o inserimento della condizione di disabilità del figlio o dei figli;
- le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica oppure del corso di formazione per il figlio o i figli maggiorenni, con un’età tra i 18 anni e 21 anni;
- le modifiche attinenti all’eventuale stato civile (matrimonio, sepazione o divorzio) dei genitori;
- i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
- variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni, in base al valore Isee e condizione lavorativa o disoccupazione dei genitori;
- variazioni delle modalità di pagamento per l’accredito dell’Assegno Unico.
In tutti casi, sarà importantissimo, rinnovare il modello Isee entro i mesi di Gennaio-Febbraio 2023, per aggiornare gli importi dell’assegno unico e universale, in base al nuovo Isee, a partire dal 1° Marzo 2023.
Per tutti gli approndimenti sui nuovi aumenti dell’Assegno unico, consigliamo di leggere il nostro articolo: Assegno unico 2023: aumenti e bisogna fare domanda?
Riferimento normativo: Circolare Inps numero 132 del 15 Dicembre 2022
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