Articolo aggiornato il 7 Marzo 2021 da Stefano Mastrangelo
Indice
Cosa fare se il datore di lavoro non paga i 100 €?
Quando il datore di lavoro non paga il trattamento integrativo della retribuzione, che posso fare? Diversi lettori ci stanno chiedono, come richiedere il pagamento del nuovo bonus Renzi al datore di lavoro o all’Inps?
Sono due casi completamente diversi, che è opportuno distinguere con particolare attenzione. In quanto uno è erogato direttamente dall’Inps sulla disoccupazione Naspi. Mentre l’altro è anticipato dal datore di lavoro o da Noipa sulla busta paga.
Trattamento Integrativo non erogato?
Il nuovo bonus Renzi o il trattamento integrativo di 100 euro sulla retribuzione o sulla Naspi (Dl 3/2000), è un bonus aggiuntivo, riconosciuto in automatico dal datore di lavoro o dall’Inps. In automatico significa che non bisogna fare nessuna domanda, perché allo stesso si può solo rinunciare.
Quindi è il datore di lavoro o l’Inps, che calcola il diritto del bonus all’inizio dell’anno, presumendo le retribuzioni e l’indennità per tutto l’anno in corso. In seguito l’ente previdenziale paga mensilmente il nuovo Bonus Renzi dal mese di Febbraio 2021. Mentre il datore di lavoro già sulla busta paga di Gennaio, provvede all’erogazione dell’importo di 100 euro.
Il lavoratore può solo decidere di revocare il bonus, per tutto l’anno in corso, se supera determinati limiti di legge (28000 euro per il bonus e 40000 euro per l’ulteriore detrazioni fiscale). Questo non si significa che rinuncia, ma lo revoca temporaneamente in attesa di sapere i redditi.
Per tutti i lavoratori e disoccupati, è importante calcolare un presunto all’inizio dell’anno, del reddito che si percepirà nell’anno in corso. Questo è fondamentale per non restituire il bonus, in sede di dichiarare dei redditi o per non farsi recapitare un avviso di accertamento, dopo anni, dall’Agenzia delle Entrate.
Ai senti del Decreto legge n. 3/2020, il trattamento integrativo delle retribuzioni viene corrisposto dal datore di lavoro, nel cedolino paga, ai lavoratori dipendenti e dall’Inps, ai disoccupati con indennità Inps (Naspi, mobilità, cig, dis-coll) ed ai pensionati con la pensione anticipata Ape sociale.
Cosa fare se il trattamento integrativo non arriva in Busta Paga?
Il Credito di 1200 euro annuali si percepisce solo quando si superano 8174,00 euro nell’anno fino ad un massimo di 28.000. Il superamento del limite minimo lo determina il datore di lavoro e l’Inps, in base alla durata ed all’indennità del rapporto di lavoro o del periodo di disoccupazione. Superato invece il limite di 28000 euro si ha diritto all’ulteriore detrazione fiscale, sino ad un importo di 40.000 euro.
Se il datore di lavoro non indica il bonus sulla busta paga con la voce: credito ai sensi del D.L. 3/2020, il credito irpef di 1200 annuali (se si rispettano i limiti di reddito previsti) si può sempre recuperare sulla dichiarazione dei redditi dell’anno successivo (ad esempio quello del 2021, si può recuperare sulla dichiarazione dei redditi dell’anno 2022). Differente è il caso di bonus indicato sulla busta paga e non percepito dal lavoratore.
Questo ultimo caso è gravissimo, in quanto è lo Stato che paga indirettamente il nuovo bonus Renzi, sottraendo l’importo sulla delega F24 dei contributi e delle imposte irpef, che il datore di lavoro paga ogni mese.
Quindi se il datore di lavoro ha indicato il credito irpef di 100 euro sulla busta, è obbligato a corrispondertelo. Se non lo paga, il lavoratore puoi diffidare il datore di lavoro a provvedere al pagamento, prima verbalmente e poi con una lettera di sollecito, intimandolo a provvedere entro pochi giorni.
In mancanza del pagamento, è possibile denunciare l’appropriazione del credito irpef da parte del datore di lavoro, all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di finanza.
Come recupere il trattamento integrativo?
Se sulla busta paga non c’è il credito irpef di 100 euro mensili o l’Inps non l’ha corrisposto, il lavoratore o il disoccupato può sempre recuperalo sulla dichiarazione dei redditi dell’anno successivo. Sul Cu dell’azienda o dall’Inps, deve essere indicato bonus non erogato.
Per recuperare il trattamento integrativo di 1200 euro annuali, basta presentare la dichiarazione dei redditi, presentato al Caf o inviandolo, tramite la piattaforma telematica infoprecompilata.
Non tutti avranno diritto al bonus, perché l’erogazione sulla dichiarazione dei redditi, dipende dai redditi complessivi del dichiarante.
I lavoratori domestici per percepire il bonus irpef di 1200, devono obbligatoriamente presentare la dichiarazione dei redditi 730 senza sostituto d’imposta o modello Unico.
Consulenza del team di pensioniebonus.it
Se vuoi una consulenza personalizzata sul trattamento integrativo, clicca sulla nostra area dedicata di consulenza online.