Chi può ricevere 100 euro in Busta Paga?
Trattamento integrativo 2021 - Bonus 100 euro busta paga

Articolo aggiornato il 22 Aprile 2021 da Stefano Mastrangelo

Il Trattamento integrativo 2021 in Busta Paga

.Che cos’è il trattamento integrativo 2021? Chi può ricevere il Bonus da 100 euro mensili in Busta Paga?
Il trattamento integrativo dei redditi per lavoro dipendente e assimilati è l’ex Bonus Renzi, con un importo che può arrivare sino ai 1200€ in Busta Paga per l’anno 2021.

Chi può ricevere nel 2021 il trattamento integrativo come previsto dal dl 3/2020?

A chi spetta il trattamento integrativo 2021?

Il DL 3/2020 convertito con legge numero 21 del 2 Aprile 2020, riconosce un nuovo bonus irpef per dodici mensilità nel 2021, andando a sostituire il vecchi Bonus-Reniz.

Quali lavoratori hanno diritto al trattamento integrativo 2021? Il Bonus da 100 euro mensili, può essere erogato:

  • ai lavoratori dipendenti pubblici e privati,
  • ai lavoratori in cassa integrazione,
  • ai lavoratori percettori dell’Ape Sociale,
  • ai sacerdoti,
  • ai soci delle cooperative,
  • ai lavoratori socialmente utili,
  • ai co.co.co.,
  • ai titolari di stage, borse di studio o formazione professionale.

Queste categorie di lavoratori, per ottenere il bonus irpef da 100 euro mensili, devono avere un reddito presunto annuale, nel 2021, da un minimo di 8150 euro a 28.000 euro, per 365 giorni di detrazione fiscale.

Il Bonus irpef da 100 euro è entrato in vigore dal mese di Luglio dello scorso anno per circa 16 milioni di lavoratori.
Grazie a questo nuovo trattamento integrativo, tantissimi lavoratori hanno ricevuto un importo di 600 euro negli stipendi da Luglio a Dicembre 2020 o esclusivamente sulla busta paga di Dicembre 2020, con il conguaglio fiscale.

Qui riportiamo un esempio di visualizzazione e pagamento del trattamento integrativo in Busta Paga: notare la voce Tratt.Int.Redd. D.L.3/2020, con importo pari a 100 euro.

Aumento 100 euro sulla busta paga di Luglio 2020
Aumento 100 euro sulla busta paga di Luglio 2020

In questo esempio, l’importo del credito irpef è pari a 101,09. Ossia 1200/365 = 3,28 euro per i giorni di detrazioni indicati in busta paga.

Riforma Cuneo Fiscale e Trattamento Integrativo 2021

La riforma del cuneo fiscale 2020, prevede un ulteriore detrazione fiscale, anche per i lavoratori con un reddito al di sopra dei 28.000 euro annui, andando di fatto anche ad ampliare la platea dei beneficiari per il trattamento integrativo, dando:

  1. 80 euro al mese, aumentati dal prodotto tra 240 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 35.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se la somma del reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 35.000 euro;
  2. una detrazione fiscale di 80 euro mensili, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro e sino a 40.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 euro.

Trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati: quando pagano?

Per richiedere il Bonus 100€ oppure l’ulteriore detrazione in busta paga, il beneficiario non deve presentare nessuna domanda.

E’ il Consulente del lavoro o la tesoreria NoiPa, a determinare il reddito presunto per l’anno 2021 ed il calcolo mensile del trattamento integrativo o dell’ulteriore detrazione fiscale.
Chi vuole può rinunciare al trattamento integrativo, comunicandolo al datore di lavoro, con il modello di detrazione fiscale.

Ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, aventi diritto, viene corrisposto un Bonus irpef nelle buste paga del 2021 o nella busta paga di dicembre, a conguaglio.

Importante: il trattamento integrativo 2021 da 100 euro, non è assolutamente un costo per il datore di lavoro, non fa reddito per il lavoratore e può essere recuperato sulla dichiarazione dei redditi dell’anno successivo (2022 nel caso del nostro esempio).

Ricordiamo, per concludere, che il trattamento integrativo 2021, come da dl 3/2020, spetta anche ai disoccupati percettori di Naspi INPS.
Anche in questo caso, il disoccupato non dovrà presentare domanda, ma sarà l’Inps a verificare i requisiti per l’eventuale accredito del Bonus Irpef.

Consulenza online di pensioniebonus.it
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