Articolo aggiornato il 21 Novembre 2019 da Stefano Mastrangelo
Indice
- 1 Tari: agevolazioni ed esenzioni per pagare meno
- 1.1 TARI: chi la paga?
- 1.2 Come si calcola la Tari?
- 1.3 Tari: Agevolazione e riduzione sull’importo
- 1.3.1 Infatti molti avvisi contengono importi maggiori rispetto a quelli dovuti
- 1.3.2 In più il Comune, come abbiamo detto, può prevedere alcune agevolazioni o riduzioni parziali o totali. Importante è possedere l’attestazione Isee in vigore e presentare ogni anno la richiesta di agevolazioni o riduzioni
- 1.4 Esenzione Tari per reddito? Riduzione Tassa rifiuti per invalidi? Riduzione tassa rifiuti isee
Tari: agevolazioni ed esenzioni per pagare meno
Che cos’è la Tari? La Tari è la tassa sui rifiuti introdotta, a decorrere dal 2014 con la legge di stabilità dello stesso anno. E’ il tributo locale che ha sostituito la vecchia Tarsu e tutti precedenti tributi relativi alla gestione dei rifiuti urbani. In particolare la Tari serve per finanziare i Comuni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani che noi produciamo.
TARI: chi la paga?
La tari deve essere pagata da tutti i possessori o detentori a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte operative suscettibili (che non è detto che producono) di produrre rifiuti urbani.
Invece, non si deve pagare la Tari sulle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, nonché le aree comuni condominiali (ai sensi dell’art. 1117 del codice civile) che non siano detenute o occupate in via esclusiva.
Il soggetto utilizzatore dell’immobile, o da chiunque possieda o detenga l’area è soggetto al pagamento del Tari. Nel caso di possesso o detenzione per un periodo non superiore ai sei mesi, la tassa non è dovuto da chi l’utilizza, ma resta a carico del proprietario o chi ha diritto all’usufrutto, al diritto di abitazione e all’uso del bene immobile.
Come si calcola la Tari?
La Tari viene calcolata in base ad una tariffa applicata all’anno corrente e determinata secondo il metodo normalizzato del DPR n. 158 del 1999, oppure il Comune può determinare il servizio in base al costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del suo Municipio.
Infatti ogni anno il Comune approva in Consiglio Comunale una delibera ed in particolare il piano finanziario del soggetto che eroga il servizio e quantifica i costi di investimento e di esercizio per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
Questa tariffa si applica in relazione ai costi del servizio, dividendola tra costi fissi e costi variabili. Gli stessi a sua volta vengono ripartiti in quote imputabili alle utenze domestiche ed alle utenze non domestiche. Il calcolo finale avviene in base:
- ai costi fissi ed ai costi variabili imputabili alle diverse utenze domestiche e non domestiche.
Inoltre il Comune può aumentarla, purtroppo, in quanto non si applica il divieto di aumento dei tributi comunali stabilito, per gli anni 2016 e 2017, dall’art. 1, comma 26, della legge n. 208 del 2015.
Dopo aver determinato la tariffa, la tariffa variabile si applica agli immobili in possesso o detenzione in relazione:
- al numero dei componenti familiari per la sola casa di abitazione. (Il Comune lo verifica in base all’iscrizione all’ufficio Anagrafe)
- in base ai giorni di possesso o detenzione dell’immobile;
- in base alla superficie calpestabile dei locali.
Tari: Agevolazione e riduzione sull’importo
Il Comune ha facoltà e non obbligatorietà, di introdurre ulteriore esenzioni ed agevolazione, indicate nel regolamento della Tari.
La legge prevede altri casi di agevolazioni e riduzione:
- per le abitazioni con unico occupante;
- abitazioni e locali per uso stagionale;
- abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora;
- per più di sei mesi all’anno, all’estero;
- fabbricati rurali ad uso abitativo.
Dalla nostra esperienza abbiamo verificato che molti avvisi di pagamento della TARI sono errati.
Infatti molti avvisi contengono importi maggiori rispetto a quelli dovuti
Le cause principali del calcolo errato sono due maggiormente:
- il Comune non ha verificato o non hai comunicato la variazione dei componenti familiari;
- non hai comunicato la cessazione o la variazione del possesso o della detenzione di un immobile;
- la superficie calpestabile indicata è errata.
In più il Comune, come abbiamo detto, può prevedere alcune agevolazioni o riduzioni parziali o totali. Importante è possedere l’attestazione Isee in vigore e presentare ogni anno la richiesta di agevolazioni o riduzioni
Esenzione Tari per reddito? Riduzione Tassa rifiuti per invalidi? Riduzione tassa rifiuti isee
Nel caso in cui non l’hai ancora presentata, fai ancora in tempo per farlo. Vedi le scadenze del tuo comune sul sito istituzionale o rivolgiti all’ufficio Tributi.
Ad esempio nel nostro Comune, sono previste delle agevolazioni.
In particolare si ha una riduzione:
- sulla prima casa di abitazione nel caso di familiari ricoverati in strutture socio-sanitarie (ad esempio case di riposo);
- del 50% per i pensionati, soggetti passivi d’imposta di età superiore a 65 anni, il cui reddito complessivo del nucleo familiare non sia superiore ad € 15.000,00 quale valore ISEE al cui reddito contribuisca un unico fabbricato posseduto a titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento e le relative pertinenze, catastalmente identificate in una singola unità per le seguenti categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/7, C/2, C/6 e C/7;
- del 50% per il nucleo familiare, con invalido civile riconosciuto al 100% che non risulti proprietario di altri beni immobili, ad esclusione dell’abitazione principale e relative pertinenze e con reddito complessivo del nucleo familiare non superiore ad € 15.000,00 quale valore ISEE.
La Tari non si paga nel nostro Comune se nell’immobile in possesso o detenzione è cessata la fornitura elettrica.
Le scadenze della Tari sono previste dal Comune di residenza.
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