Articolo aggiornato il 11 Maggio 2023 da Nicola Di Masi
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Chi rimborsa il credito irpef del 730 precompilato 2023?
Dal pomeriggio dell’11 Maggio 2023, è possibile modificare ed accettare il modello 730 Precompilato 2023. Però prima di inviare la dichiarazione è necessario controllare tutte le sezioni del modello fiscale.
Uno degli aspetti più importanti della dichiarazione dei redditi è il sostituto di imposta, ossia colui che provvederà ad effetturare le operazioni di conguaglio, ossia il soggetto che provvederà al pagamento del credito Irpef.
Vediamo insieme come indicare correttamente il sostituto di imposta sul modello 730 precompilato 2023.
Chi è il sostituto di imposta sul modello 730?
Prima di inviare il 730 precompilato 2023 è importante controllare tutti i redditi percepiti nel periodo di imposta 2022, dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, le spese sostenute, detraibili e deducibili e chi sarà l’Ente, l’Amministrazione o il datore di lavoro che pagherà l’eventuale rimborso fiscale.
Il sostituto d’imposta è l’ente o il soggetto giuridico, intermediario dello Stato, per pagare le imposte irpef o per corrispondere un credito irpef:
- ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati,
- ai disoccupati in Naspi, Dis-coll e per coloro che hanno percepito la disoccupazione agricola,
- ai pensionati.
Per coloro che non hanno un sostituto di imposta, ossia non hanno un datore di lavoro nei mesi di Giugno e Luglio 2023, non percepiscono la disoccupazione Naspi e Dis-coll, non sono pensionati e sono percettori della disoccupazione agricola nell’anno 2023, l’eventuale rimborso irpef si ottiene direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Come si compila il quadro 730 sostituto di imposta?
Dopo essere entrati nella dichiarazione precompilata 730 ed aver cliccato su modifica, bisogna premere nella sezione sostituto di imposta. Abbiamo tre opzioni:
- Nessun sostituto, in questo caso l’eventuale rimborso si riceverà a Dicembre dall’Agenzia delle Entrate. Mentre in caso di debito irpef, si pagheranno le imposte con i modelli F24.
2. Nuovo sostituto, se il sostituto di imposta è variato rispetto all’anno precedente. In questo caso bisogna indicare il codice fiscale dell’azienda (partita iva) o del datore di lavoro, il Cognome e Nome se il datore di lavoro è una persona fisica (come una ditta individuale), la denominazione dell’azienda, il codice Sede ed in seguito bisogna cliccare su salva. Questi dati sono riportati sulla busta paga o sul CU consegnato dal nuovo datore di lavoro.
3. La terza opzione è quella di confermare il datore di lavoro dell’anno precedente, sempre se il lavoratore continuerà il rapporto di lavoro, per lo meno, nei mesi di Giugno e Luglio 2023.
Sostituto d’imposta 730 per docenti
Quale sostituto devono indicare gli insegnati supplenti? Il docente, con un contratto in scadenza il 30 Giungo 2023, dopo l’elaborazione del modello 730, se deve pagare maggiori imposte, può presentare il modello 730 senza sostituto e verserà le somme, in 6 scadenze, con il modello F24.
Al contrario se ha un credito irpef e quindi un rimborso fiscale, potrà recuperarli nella busta paga della scuola, indicando come sostituto d’imposta DAG-DSII o su quello indicato sul Cu di Noipa (attenzione alla denominazione).
In questo caso, le operazioni di conguaglio del credito irpef saranno effettuate con un’emissione speciale (una busta paga straordinaria nel mese di Luglio 2023)
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