Articolo aggiornato il 7 Giugno 2023 da Stefano Mastrangelo
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Cosa bisogna fare per rinunciare a Rdc?
Rinuncia al Reddito di cittadinanza come funziona e cosa comporta? Molti beneficiari del Reddito e Pensione di cittadinanza, dopo aver ricevuto le prime ricariche, essendo insoddisfatti dei pochi euro concessi dall’Inps, decidono di rinunciarvi.
Sappiamo che il reddito di cittadinanza è collegato all’obbligo dell’iscrizione al centro per l’impiego, alla firma del patto di servizio ed alla frequenza di un corso di formazione per l’inserimento lavorativo.
In attesa di conoscere la fine del Reddito e Pensione di cittadinanza, vediamo insieme come è possibile rinunciare alla misura.
Come fare la rinuncia al Reddito di Cittadinanza online?
Il calcolo degli importi del Reddito di cittadinanza sono determinati dai redditi e dai trattameni assistenziali (come la Naspi) conseguiti nei due anni precedenti di tutti i componenti familiari (ad esempio per l’Isee 2023 si fa riferimento ai redditi 2021), in caso di Isee ordinario oppure agli ultimi 2 o 12 mesi se si presenta un’Isee corrente.
L‘importo del Reddito di cittadinanza si basa su due quote:
- Quota A: Importo lordo del Reddito di cittadinanza (500 euro per il parametro della scala di equivalenza) meno il Reddito complessivo (al netto dei trattamenti assistenziali).
- Quota B: importo aggiuntivo, spettante anche escludendo la quota A, per il pagamento della ratea del mutuo o dell’affitto della casa di abitazione.
Ad esempio, se abbiamo tre componenti familiari (due adulti e due minorenni) con casa di abitazione in affitto, il reddito lordo del reddito di cittadinanza è pari a 6000 euro (500 euro al mese) per 1,8 (parametro della scala di equivalenza) = 10.800 euro. Il reddito complessivo del nucleo familiare facciamo finta che è paria a 9600 euro nell’anno 2021 e nessuno percepisce trattamenti di famiglia da parte dell’Inps. Se il nucleo rispetta tutti i requisiti previsti, il richiedente avrà diritto ad una:
- Quota A: 10.800 – 9600 = 1200 euro annuali
- Quota B: 3360 euro (280 euro mensili)
Il beneficiario riceverà 380 euro mensili di reddito di cittadinanza.
Se questo importo è troppo basso per il nucleo, si può sempre rinunciare al reddito di cittadinanza con una modalità cartacea. (non è prevista una procedura online)
Cosa succede se rinuncio a Rdc?
L’Inps con il messaggio numero 2662 dell’ 11 Luglio 2019, ha pubblicato il modulo cartaceo per rinuciare a Rdc e Pdc ed ha dato alcuni chiarimenti.
L’Istituto previdenziale ha esplicato che il beneficiario del reddito e pensione di cittadinanza, rinuncia al beneficio, in nome e per conto di tutto il nucleo familiare indicato sul modello Isee. Dal momento della data della rinuncia, la carta reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza viene disattivata e non può essere più utilizzata. (Anche se ci sono degli importi residui).
Quindi, prima di inviare il modulo di rinuncia, noi di insindacabili, consigliamo:
- di spendere tutti gli importi residui sulla carta Rdc e Pdc,
- di presentare la rinuncia, agli inizi del mese, dopo aver ricevuta il pagamento del mese precedente.
Quali documenti servono per fare la rinuncia?
Per rinunciare al reddito di cittadinanza o della Pensione di cittadinanza, bisogna presentare all’Inps, il modello di rinuncia Sr183 dell’Inps. Il modulo può essere presentato per ora, direttamente alla sede Inps di competenza, compilando correttamente tutte le informazioni richieste.
In seguito sarà possibile presentarlo, tramite i Caf, i patronati, sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it con lo Spid o sul servizio online: Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. Nel modulo Inps bisogna indicare:
- la sede di competenza Inps,
- i dati anagrafici del richiedente, a cui è intestato la carta Rdc/Pdc,
- i dati della domanda con numero di protocollo,
- la data di riconoscimento del requisito,
- cognome e nome dei componenti familiari indicati sul modello Isee,
- la data della rinuncia (da questa data sarà disattiva la carta prepagata),
- il luogo di residenza e la firma.
Al modello deve essere allegato il documento d’identità non scaduto del beneficiario Rdc/Pdc.
Il messaggio Inps chiarisce che si prenderanno in considerazione tutte le istanze presentate con modello differente, però con dati analoghi contenuti nel nuovo modello di rinuncia del reddito e pensione di cittadinanza. Inoltre il beneficio economico sarà disattivato solo dalla data della presentazione della rinuncia e non saranno dovuti gli arretrati ricevuti.
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