Articolo aggiornato il 6 Dicembre 2019 da Stefano Mastrangelo
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Rinnovo contratti statali: aumenti medi di 85 euro da marzo 2018
Nella notte del 23 dicembre 2017, l’Aran ed i sindacati hanno sbloccato i contratti degli statali per il triennio 2016/2018.
Quali sono i dipendenti statali destinatari del rinnovo contrattuale?
Non tutte le categorie dei dipendenti pubblici sono beneficiare degli aumenti previsti per il prossimo anno. Lo sblocco dei contratti statali riguarda:
- i lavoratori dei ministeri;
- i dipendenti delle Agenzie fiscali;
- i lavoratori subordinati degli Enti non commerciali.
Per gli altri lavoratori della Pubblica Amministrazione, si dovrà aspettare la nuova programmazione della tornata contrattuale.
Quali sono gli aumenti tabellari?
Per i lavoratori della pubblica amministrazioni sono previsti, a partire da marzo 2018, aumenti medi di 85,00 euro sulla retribuzione lorda tabellare. A questi si aggiungono, per i livelli più bassi del contratto, un aumento dai 21 a 25 euro per dieci mensilità. Le amministrazioni in salute, potranno erogare un contributo aggiuntivo sul lavoro accessorio.
Tutto, per un totale di aumenti medi dai 63 euro ai 117 euro previsti dalle parti, per il rinnovo dei contratti statali.
Gli arretrati del rinnovo contrattuale dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, verranno pagati con una tantum, nel mese di Marzo 2018.
Cosa prevede il contratto degli statali 2016/2018?
Il nuovo contratto degli statali, oltre alla parte economica, prevede:
- nuove norme che introducono tutele per lo stress di lavoro correlato;
- il mantenimento dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e dell’orario di lavoro a 36 ore settimanali;
- la concessione del bonus di 80 euro per chi non supera determinati limiti reddituali previsti dalla legge;
- l’introduzione di due forme di lavoro flessibile: il contratto a tempo determinato ed il contratto di somministrazione.;
- più poteri alla contrattazione, garantendo la più ampia partecipazione sindacale.
Come si calcola il netto della retribuzione mensile?
Per calcolare il netto della retribuzione dell’aumento dei contratti statali, è necessario verificare ogni singola retribuzione mensile dei lavoratori. Questi aumenti sono lordi e molte volte vanno ad impattare sulla retribuzione e sulle fasce di aliquote irpef indicate dal TUIR.
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