Articolo aggiornato il 19 Febbraio 2023 da Stefano Mastrangelo
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Chi sostituirà il Reddito di cittadinanza nel 2024?
Rei Reddito di inclusione e reddito di cittadinanza differenze – Dal 1° Gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà completamente eliminato e sostituito da una nuova misura, a sostegno delle famiglie con reddito basso.
Secondo alcune dichiarazioni del nuovo Ministro del Lavoro, Marina Calderone, si potrebbe ritornare, in sostituzione del Reddito e Pensione di cittadinanza, al Reddito di inclusione, introdotto dal Governo Renzi, dal 1° Gennaio 2018.
Il Rei è stato eliminato a seguito dell’introduzione del Reddito di cittadinanza con il Decreto Legge 4 del 2019, una misura a sostegno delle famiglie povere ed in difficoltà, che possiedono determinati requisiti familiari ed economici derivanti dall’attestazione isee, in corso di validità.
Rei Reddito di inclusione i requisiti per ottenerlo
Ipotizzando l’introduzione del Reddito di inclusione, in sostituzione del Reddito di cittadinanza, a partire dal 1° gennaio 2024, vediamo i vecchi requisiti familiari ed economici (che potrebbero assolutamente cambiare) per richiederlo.
Per ottenere la carta Reddito di inclusione bisognava essere:
- residente, in maniera continuativa in Italia da almeno due anni e sino al termine del beneficio,
- cittadino italiano, comunitario o straniero extracomunitario, titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo CE oppure titolare di protezione internazionale.
Il cittadino, per richiedere il reddito di inclusione, doveva anche rispettare diversi requisiti economici indicati sull’attestazione Isee in corso di validità:
- un valore Isee di 6.000 euro;
- il valore Isee ricalcolato al netto dei trattamenti di natura analoga, rapportata a SE di euro 6000,00;
- un Isee ricacolato su base Rei-com (la comunicazione del reddito di un componente familiare) di euro 6000,00;
- un Isre di euro 3000,00 euro;
- il patrimonio mobiliare di 6000 euro nel caso di un componente, a 8000 euro nel caso di due componenti e 10000 euro per tre e più componenti;
- un patrimonio mobiliare diverso dalla casa di abitazione di 20.000 euro.
Inoltre per aver diritto al Rei, non si dovevano percepire ammortizzatori sociali previsti dal Ministero, come Naspi, mobilità e disoccupazione agricola. Nessun componente del nucleo familiare doveva svolgere attività lavorativa e nessun componente doveva essere titolare di:
- imbarcazioni, auto e moto immatricolati nei 24 mesi precedenti la domanda del REI. (esclusi gli autoveicoli e motoveicoli in favore di persone disabili)
- navi ed imbarcazioni da diporto.
Importi del Reddito di Inclusione
Gli importi del Reddito di inclusione sono nettamente inferiori rispetto a quelli delle ricariche del Reddito e Pensione di cittadinanza.
La ricarica della carta Rei dipendeva dalla soglia del reddito minimo: fissato in 3000,00 euro, rimodulato in relazione:
- al numero dei componenti familiari;
- al parametro della scala di equivalenza Isee ed alla soglia di riferimento in sede di prima applicazione. Per questo la soglia minima di riferimento considerata è di 2.250,00 (75% di 3000,00);
- il beneficio economico massimo non poteva superare l’importo annuale dell’assegno sociale maggiorato del 10%.
Al richiedente della carta rei spettava un importo mensile lordo pari ad euro:
- 187,50 euro (500 euro per il reddito di cittadinanza, solo per la quota A) per un solo componente familiare e con una soglia di riferimento in sede di prima applicazione di 2250,00 euro;
- 294,38 (700 euro per il reddito di cittadinanza, solo per la quota A) per due componenti familiari e con una soglia di 3532,50 euro;
- 382,50 per tre componenti familiari e con una soglia di riferimento in sede di prima applicazione di euro 4590,00 euro;
- 461,25 euro per quattro componenti familiari, con una soglia di 5535,00 euro;
- 534,37 euro per 5 componenti, con una soglia di euro 6.412,50;
- 539,82 euro per sei o più componenti e con una soglia di riferimento di euro 6.477,90.
Da questo importo mensile si sottraevano tutti i trattamenti assistenziali percepiti dall’Inps e tutti i contributi economici ricevuti da parte dei Comuni durante la fruizione del rei come:
- l’assegno di matenità;
- la carta acquisiti;
- l’assegno sociale;
- la pensione di invalidità civile.
Anche per il REI era prevista un periodo di formazione presso i Centri per l’Impiego e dei tirocini formativi obbligatori, previsti dai Comuni di residenza del beneficiario.
In conclusione possiamo dire, che oggi con i vecchi importi del Reddito di inclusione, un nucleo familiare avrà difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Per questo il Ministero del Lavoro, se intenderà adottare la misura economica REI, dovrà rivedere nettamente gli importi da erogare mensilmente.
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E secondo questi scienziati della Meloni e C.Una famiglia di 4 persone potrebbe vivere con 460 euro scarse al mese e ci dovrebbe pure pagare l’affitto?