Redditi terreni Quadro A dichiarazione precompilata 2019
Redditi terreni Quadro A dichiarazione precompilata 2019

Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi

Redditi terreni Quadro A dichiarazione precompilata 2019

Come compilare il quadro A dei redditi dei terreni? Il 730 precompilato difficilmente inserisce i redditi dei terreni e dei fabbricati nel quadro A e B della dichiarazione, soprattutto quando ci sono state delle variazioni nel periodo di imposta precedente. In questo articolo vediamo insieme come compilare il Quadro A e quanto i redditi dei terreni incidono sul reddito del cittadino.

Quali redditi dei terreni bisogna indicare sul 730?

Il reddito dei terreni è costituto dal Reddito domenicale e dal reddito agricolo. Per trovare questi due dati, bisogna cercare tra le nostre carte: l’atto di compravendita del terreno o fare un visura catastale (ad un geometra), nel Comune dove sono ubicati i terreni.

Bisogna fare prima di tutto una distinzione tra proprietari che svolgono direttamente l’attività agricola e le persone che svolgono l’attività agricola in un terreno dove non hanno proprietà o diretto reale di godimento.

Al primo soggetto, si attribuisce, sia il reddito domenicale e sia quello agrario, mentre per chi non la proprietà o un diritto reale, il reddito domenicale spetta al proprietario ed il reddito agrario a chi svolge l’attività agricola.

Devono compilare il Quadro A – Redditi dei terreni:

  1. i proprietari o i titolari di diritto reale di enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, di terreni ubicati nel territorio del territorio italiano ed iscritti all’ufficio catastale; I nudi proprietari non devono dichiarare i redditi dei terreni,
  2. l’affittuario che esercita l’attività agricola nei fondi con contratto di affitto o l’associato nei casi di conduzione associata. Questo affittuario deve compilare solo il quadro del reddito agrario. Ricordiamo che sono considerate attività agricole, tutte quelle disciplinate dall’art. 2135 del codice civile.
  3. Il socio, il titolare d’impresa agricola individuale o il partecipante dell’impresa familiare. Se questi soggetti non sono proprietari o titolari di diritto reale dei terreni, devono solo dichiarare il reddito agrario.
  4. Ai sensi dell’art. 2135, terzo comma, del codice civile, sono attività connesse e quindi produttive di reddito agrario: la produzione e cessione di energia e calorica da fonte rinnovabili, sino a 2.400.000Kwh e fotovoltaiche sino a 260.000 KWh. Per la produzione più alta, il reddito va dichiarato con il Modello dei Redditi Persone fisiche.

Non vanno dichiarati nel quadro A:

  • i terreni ubicati all’estero,
  • i terreni dati in affitto per uso non agricoli. Questi redditi vanno dichiarati nel rigo D4 del Quadro D in redditi diversi,
  • i terreni che sono pertinenza a fabbricati urbani, come i giardini,
  • i parchi, i terreni ed i giardini aperti al pubblico.

Come compilare il Quadro A dei Redditi dei Terreni?

Per compilare il quadro A del 730 precompilato 2019, devi accedere alla piattaforma infoprecompilata dell’Agenzia delle Entrate. Dopo aver inserito le credenziali in accedi alla tua dichiarazione precompilata in alto a destra, clicca su Compila ed Invia e nel menu sinistra: A – Terreni.

Abbiamo detto che per compilare questo riquadro, devi essere in possesso della visura catastale o dell’atto di compravendita dei terreni, per estrapolare il valore del reddito domenicale ed agrario. Nella colonna 1: devi indicare l’importo del reddito domenicale.

Nella colonna 2 bisogna selezionare il titolo del terreno. Indica:

  1. se il contribuente è proprietario del terreno non dato in affitto,
  2. proprietario del terreno concesso in affitto in regime legale di determinazione del canone (vincolistico),
  3. proprietario del terreno concesso in affitto in regime di libero mercato,
  4. se il soggetto è conduttore del terreno o affittuario,
  5. socio di società semplice,
  6. partecipante dell’impresa familiare agricola diversa dal titolare,
  7. titolare dell’impresa agricola individuale,
  8. socio di società semplice, nel caso in cui il reddito domenicale ed agricolo sia non imponibile ai fini irpef alla società.

Nella colonna 4 devi indicare il periodo di possesso, da quando è stato acquistato nell’anno 2018 o sino alla data di vendita del terreno.

Nella colonna 5 indica la percentuale di possesso (50% – 100%) se ripartita con altri proprietari.

Nella colonna 6 indica il canone indicato nel contratto in regime vincolistico, rapportato al periodo di possesso.

Nella colonna 7 in casi particolari selezionare:

2. in caso di perdita per eventi naturali di almeno il 30% del prodotto ordinario del fondo,

3. quando la conduzione del terreno è associata,

4. quando il terreno è dato in affitto per attività agricole ai giovani con un’età inferiore a 40 anni,

6. se il titolare ha i requisiti previsti nei codici 2 e 4.

Alla colonna 8, clicca su continuazione, se sullo stesso terreno ci sono state diverse variazioni.

Nella colonna 9, clicca sul quadratino per terreni esenti da Imu e per pagare l’irpef. Al contrario ai terreni non affittati, l’Imu sostituisce l’Irpef. (Ossia chi paga l’Imu non paga irpef). Per i terreni affittati sono dovuti sia l’irpef e l’imu. Sono esenti dall’Imu ai sensi dell’art. 1 comma 13 della 28/12/2015 n. 208, dal 2016, i terreni con i criteri indicati dalla Circolare Mef n. 9 del 14/06/1993.

Nel colonna 10, bisogna cliccare il quadratino nel caso di Coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale.

Quadro A terreni 730 precompilato 2019
Quadro A terreni 730 precompilato 2019

Calcolo reddito dei terreni domenicale ed agrario ai fini irpef

Per calcolare il reddito domenicale ed agrario ai fini irpef, bisogna prendere il valore del:

  • reddito domenicale e moltiplicarlo per 1,80 (rivalutazione 80 %) e 1,30 (rivalutazione 30%),
  • reddito agricolo e moltiplicarlo per 1,70 (rivalutazione 70 %) e 1,30 (rivalutazione del 30%).

Non si applica la rivalutazione del 30%, nel caso di terreni agricoli o non coltivati, proprietari, titolari di diritto reale e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti alla previdenza agricola.

Facciamo un esempio. Se siamo proprietari di terreni esenti da Imu con reddito domenicale pari a 20 euro e reddito agrario 14. Nel riepilogo dei redditi soggetti ad imposta irpef, troveremo i due importi rivalutati:

  • reddito domenicale: 20 x 1,80 x 1,30 = 46,80 euro (47,00 euro arrotondato)
  • reddito agrario: 14 * 1,70 x 1,30 = 30,94 euro (31,00 euro arrotondato)

Questo valore sarà anche importante per l’indicazione dei Redditi sul modello RED.

Per gli anni 2017 – 2018 – 2019, i redditi domenicali ed agricoli, non sono base imponibili ai fini irpef, per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. Inoltre la rivalutazione del 80 e 70% dei terreni agricoli, non si applica ai giovani imprenditori (con meno di 40 anni) per i terreni concessi in affitto per attività agricole.

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