Articolo aggiornato il 15 Agosto 2024 da Stefano Mastrangelo
Indice
Quanto spetta di rimborso irpef sulla dichiarazione dei redditi?
Come controllare il rimborso irpef sul modello fiscale 730 o Unico? Ogni anno è importante verificare sul modello 730 o Unico, quali sono gli importi che verranno rimborsati dal datore di lavoro, dall’amministrazione del tesoro o dall’Inps.
Prima di tutto bisogna accertarsi che il CAF o il commercialista, abbia inviato la dichiarazione dei redditi entro i termini e le scadenze previste dalla legge. In seguito bisogna dare uno sguardo alla dichiarazione, per controllare se sono state scaricate tutte le spese documentate con ricevute e fatture.
Importantissimo è verificare la consegna al CAF o al Commercialista di tutti i rapporti di lavoro (con contratto di lavoro dipendente o autonomo) dell’anno precedente alla dichiarazione.
Prospetto di liquidazione 730
Prima di inviare la dichiarazione 730 è necessario verificare il prospetto di liquidazione del modello.
In questo prospetto è importante verificare il reddito dei:
- Terreni, identificato con Rendita domenicale ed agraria,
- Fabbricati,
- reddito da lavoro dipendente,
- Altri redditi, ad esempio come il reddito di lavoro autonomo,
- Imponibile della cedolare secca,
- Reddito abitazione principale e pertinenze (non soggette a IMU).
Nell’esempio il contribuente ha un reddito di lavoro dipendente di 9272 euro e un reddito dell’abitazione principale e pertinenza, pari alla rendita catastale dell’immobile rivalutata al 5%.
Reddito complessivo dichiarazione 730
Questi dati sono necessari per la compilazione degli assegni familiari al rigo 147 in altri dati. La somma di questi redditi costituisce il reddito complessivo. Dal Reddito complessivo, prima di calcolare l’imposta lorda bisogna dedurre (sottrarre):
- il reddito dell’abitazione principiale,
- gli oneri deducibili (come i contributi volontari), indicati nella SEZIONE II – SPESE E ONERI PER I QUALI SPETTA LA DEDUZIONE DAL REDDITO COMPLESSIVO.
Dopo aver sottratto gli oneri deducibili, bisogna calcolare sul reddito imponibile, l’imposta lorda in base alle aliquote irpef. In questo esempio l’imposta lorda è 2133 euro, il 23% di 9272 euro.
In seguito bisogna sommare tutte le detrazioni, nella sezione calcolo detrazioni e credito di imposta.
Il totale delle detrazioni nell’esempio è di 2.333 euro. Quindi abbiamo 2133 euro di imposta lorda e 2233 di totale detrazioni e credito d’imposta.
Il contribuente ha pagato 136 euro di ritenute irpef sul CU. Questo importo sarà recuperato grazie alle detrazioni di imposta, in quanto annullano l’imposta lorda da pagare.
Bonus Renzi sul 730: quanto spetta?
Nel rigo 66, l’elaborazione del 730, ci indicherà il Bonus Renzi spettante (nell’esempio pari ad euro 636 euro) rispetto a quello indicato sul CU o tutti i Cu dell’anno di riferimento. In questo caso sul CU era riportato 321 euro. Quindi l’importo riconosciuto sul 730 come rimborso del bonus Renzi è di 315 euro. (636 spettante – 321 euro percepito sulle busta paga)
Nel Cu 2020 (anno di esempio) di questo lavoratore sono stati pagati 123 euro di addizionale Regionale irpef, non dovuta e successivamente rimborsata.
Questo è il riquadro della cedolare secca delle locazioni.
In seguito dobbiamo verificare il credito da rimborsare o i debiti degli importi da trattenere/versare. La somma di 136 euro più il bonus Renzi di 321 euro, è l’importo che vediamo a credito (451 euro). A questo si aggiunge il rimborso non dovuto dell’Addizionale regionale irpef.
Quanto spetta di rimborso 730?
Nel risultato della dichiarazione, ci sarà l’importo che sarà rimborsato dal datore di lavoro o dell’Ente pensionistico in busta paga. Nell’esempio 574 euro, dato dalla somma di 451 euro e 123 euro.
Dopo aver verificato il rimborso 730, è necessario controllare l’inserimento del credito in busta paga o sulla disoccupazione Naspi.
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