Articolo aggiornato il 31 Dicembre 2022 da Nicola Di Masi
Indice
Qual è il nuovo limite di utilizzo in contanti 2023
Quanto posso pagare in contanti nel 2023? La legge di Bilancio 2023, cambia dal 1° Gennaio 2023, il limite della soglia di utilizzo del denaro contante, che invece di diminuire a 1000 euro, aumenta.
La lotta al limite dell’utilizzo dei contanti, è partito nell’anno 2020, anche per usufruire delle detrazioni fiscali, da scaricare sulla dichiarazione dei redditi, solo se il pagamento della ricevuta o fattura fiscale, avvenga con versamenti bancari o postali e con carte ed assegni bancari.
Quindi è vietato il trasferimento in denaro, non solo di soldi in contanti, ma anche di libretti di deposito postali e bancari al portatore o titoli al portatore che siano in euro o in una valuta differente, tra soggetti diversi.
Quanto si può pagare in contanti nel 2023?
Il principale strumento del legislatore, sino ad oggi, era quello di ridurre al minimo l’utilizzo dei contanti, al fine di combattere l’evasione fiscale, agevolando strumenti di pagamento: come le carte elettroniche o gli assegni.
Facciamo un po’ di storia. Dal 6 Dicembre 2011, la soglia massima del limite al contante era di 999,99 euro. Poi, successivamente, dal 1° Gennaio 2019 si è alzata sino 2.999.99.
Sino ad arrivare alla pubblicazione del decreto legge del 26 ottobre 2019, n. 124, che ha previsto:
- dal 1° Luglio 2020 al 31 dicembre 2021, un limite al pagamento in contanti di euro 1999,99 euro,
- dal 1° Gennaio 2022 una soglia massima al pagamento in contanti di 1999,99, con l’approvazione del decreto milleproroghe,
- dal 1° Gennaio 2023, a differenza di quanto previsto, il limite di utilizzo del contante sale da 1.999,99 a 4.999,99 euro.
Questo limite vale anche per le donazioni e prestiti in denaro concessi ai parenti, anche se i pagamenti sono frazionati.
Il divieto sorge anche quando, su una stessa operazione, ci sia il pagamento frazionato per più di mese.
Cosa succede se prelievo più di 5000 euro nel 2023?
Se il pagamento in contanti supera il limite previsto dalla legge, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, potrebbe contestare il comportamento del contribuente, per violazione delle norme antiriciclaggio e applicare una sanzione, a partire da 1000 e 5000 euro, per gli importi superiori a 250.000 euro
La multa si applica anche a chi accetta il pagamento in contanti, oltre la soglia prevista dalla legge, con una sanzione pecunaria da 3.000 euro a 15.000 euro.
Anche per il modello 730 2023, riscontreremo che, le spese detraibili sul modello 730 o ex Unico, saranno scaricabili, solo se pagate con versamenti bancari o postali, con carte prepagate e di credito o assegni bancari o postali.
Quindi i contribuenti, non avranno diritto alla detrazione del 19%, a partire dal 1° gennaio 2023, se il pagamento non avverrà con documenti tracciabili. Le spese sanitarie, la palestra del figlio, le spese veterinarie, anche nel 2023, dovranno essere pagate con:
- carte prepagate o di credito,
- assegni bancari o postali,
- versamenti bancari o postali,
- assegni circolari.
Si possono pagare ancora in contanti ed essere detraibili anche per il 2023:
- i medicinali,
- i dispositivi medici,
- le prestazioni specialistiche presso strutture pubbliche o accreditate con il Servizio sanitario nazionale.
Ad esempio un medicinale come la tachipirina si potrà pagare in contati, mentre il pagamento al dentista dovrà avvenire con strumento tracciabile.
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