Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi
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Quando liquidano la pensione quota 100?
Il Senato ha approvato definitivamente il decreto legge n. 4/2019, reddito di cittadinanza e quota 100. Dal 29 gennaio 2019, è possibile andare in Pensione con quota 100, ossia con 62 anni di età e con 38 anni di contributi. In questo articolo approfondiremo i requisiti e le date di pagamento delle pensioni quota 100.
Quota 100 domande Inps
Con il messaggio Inps n. 395 del 29 gennaio 2019, l’Inps ha dato il via libera alle domande telematiche delle pensioni quota 100. Infatti le domande di pensioni quota 100, posso essere trasmesse tramite:
- gli uffici zonali di patronato,
- il Pin dispositivo Inps, lo Spid e la Carta Nazionale dei servizi,
- il contact center dell’Inps, chiamando i numeri verdi.
Per anticipare la pensione nell’anno 2019, per il triennio dal 2019 al 2021, il lavoratore deve avere:
- 62 anni di età compiuti,
- 38 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.
Sono esclusi i lavoratori delle seguenti categorie:
- Forze Armate,
- il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
- i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
- il personale della Guardia di finanza.
La pensione quota 100 è cumulabile?
La pensione quota 100 non è cumulabile:
- con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
- con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza della pensione sino alla pensione di vecchiaia.
Quindi per chi percepisce questi redditi, compreso quelli per lavoro parasubordinato (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione viene sospesa.
Per ottenere la pensione quota 100, bisogna aver cessato l’attività lavorativa prima della decorrenza della pensione, dichiarando all’Inps la data di cessazione dell’attività lavorativa. Il tutto deve essere accertato, prima della liquidazione, attraverso le comunicazioni obbligatorie Unilav inviate dal datore di lavoro.
Quando liquidano la pensione quota 100?
L’Inps nel messaggio Inps n. 1008 dell’11 Marzo 2019, ha specificato che procederà con la liquidazione provvisoria delle pensioni con quota 100 e nel caso di redditi o in mancanza della cessazione dell’attività di lavoro dipendente, non dichiarati dal pensionato, richiederà gli importi indebitamente percepiti. Anche i lavoratori autonomi, dalla data di decorrenza della pensione quota 100, devo avere un reddito pari a zero.
La pensione quota 100 sarà pagata per i lavoratori privati:
- dal 1° Aprile 2019, per tutti coloro che hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2018;
- dopo tre mesi (a partire dal 1° Gennaio 2019) dal possesso dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi.
Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo:
- dal 1° Agosto 2019, se i dipendenti pubblici possiedono 62 anni e 38 anni di contributi, entro il 29 gennaio 2019;
- dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 29 Gennaio 2019.
Il personale della scuola, potrà andare in pensione con quota 100, con 62 anni di età e 38 anni di contributi, se maturati, entro il 31 Dicembre 2019. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre 2019, la domanda di collocazione a riposo, entro il 28 febbraio 2019.
In tutti i casi, la domanda di collocamento a riposo deve essere presentata dai lavoratori dipendenti pubblici, alle amministrazioni, con un preavviso di 6 mesi.
Per controllare il pagamento della pensione anticipata quota 100, accedi al servizio cedolini paga di pensione Inps, leggendo il nostro articolo: Come consultare e stampare il cedolino di pensione Inps.
Consulenza telefonica del team di pensioniebonus.it
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Ti fanno licenziare e presentare domanda mesi prima, ti dicono quanto devi pretendere facendo tutti i calcoli e che hai tutto in regola. Poi dopo mesi e mesi ti dicono che mancano documenti che tu ovviamente non hai. E ora è da febbraio (siamo a fine maggio) che non entra né stipendio (bisogna licenziarsi per chiedere quota 100) né tantomeno pensione. Così a 63 anni eccoci qui ad aspettare di finire quei 5000 euro messi da parte per il fondo per comprado una macchina nuova in futuro visto che quella odierna ha 20 anni e sta cedendo, così ignoti quelli andremo alla Caritas. I soldi per avvocati e vari non ci sono ovviamente, e queste cose sono talmente lunghe che nel frattempo di cosa si dovrebbe vivere? GRAZIE PER AVERMI ROVINATO LA VITA E FATTO FINIRE IN MEZZO A UNA STRADA. GRAZIE.