Articolo aggiornato il 28 Novembre 2023 da Nicola Di Masi
Indice
Rivalutazioni Pensioni 2024: tutte le novità
Il Governo Meloni ha previsto un nuovo sistema di rivalutazione delle pensioni per l’anno 2024, tagliando un po’ di più, ai quei pensionati titolari di una pensione superiore a quattro volte il trattamento minimo.
Il Ministero dell’Economia e delle finanze pubblicherà, agli inizi del mese di Novembre 2023, gli adeguamenti di pensione che saranno in vigore, dal 1° Gennaio 2024, in attesa di rivederlo, in base all’inflazione degli ultimi mesi dell’anno.
In tema di pensione anticipata è stata confermata l’Ape sociale, con una rilevante modifica in tema di età e contributi. Prorogata anche Opzione donna per chi ha raggiunto 61 anni di età e 35 anni di contributi Inps al 31 dicembre 2023, salvo le riduzioni previste della legge finanziaria 2023. Per opzione donna cambiano anche le finestre mobili, che passano a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Pensione quota 103 con penalizzazione
La pensione anticipata Quota 103 è stata prorogata nel 2024, ma chi vi aderirà subirà alcune modifiche:
- il calcolo dell’assegno avverrà con il sistema contributivo anziché con il sistema misto.
- L’assegno mensile non potrà superare i 2.272 euro lordi al mese fino all’età di 67 anni.
- Le finestre mobili per il periodo di attesa tra i requisiti (62 anni e 41 anni di contributi) e la percezione del primo rateo pensionistico aumenteranno a sette mesi (nove mesi per i dipendenti pubblici).
Resta invariato l’incentivo al posticipo al pensionamento, consentendo agli assicurati di ricevere la quota di contribuzione IVS a loro carico in busta paga. Chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2023, mantiene le condizioni previgenti, compreso il calcolo misto.
La nuova ipotetica pensione anticipata Quota 104 scompare dal testo di legge della manovra finanziaria 2024.
Quanto aumentano le pensioni minime nel 2024?
Dal 1° gennaio 2024, la legge finanziara 2023, prevede per le pensioni minime da gennaio 2024 a dicembre 2024, con inclusa la tredicesima mensilità spettante, un incrementodi 2,7 punti percentuali per l’anno 2024, rispetto a 1.5 nell’anno 2023.
Oltre a questa incremento, si prevede un adeguamento delle pensioni in base al tasso di inflazione previsto per il 2023, stimato intorno al 5%.
Ad esempio, le sole pensione minime 2023 di euro di 563,74 euro aumenteranno, non solo del 5,4% (tasso di inflazione ufficiale), ma del 7,7%, portando il nuovo trattamento minimo delle pensioni, dal 1° Gennaio 2024 ad euro 610,22 circa, con un aumento complessivo mensile pari a: 43,41 euro. Mentre le pensioni di invalidità civili aumenteranno solo di 17,07 euro. (316,25 euro*5,4% tasso stimato)
L’incremento del 2,7% non influisce, per gli anni 2023-2024, ai fini dei limiti reddituali previsti nel medesimo anno, per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito, come la quattordicesima o il bonus di dicembre pari a 154,94 euro.
Esempio Rivalutazione delle Pensioni 2024
Per l’anno 2024, la rivalutazione automatica delle pensioni, dovrebbe avvenire in questo modo:
- per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte (2.271,76 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno rivalutate nella misura del 100 per cento;
- per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte (2.271,76 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno adeguate nella misura dell’85 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.839,70 euro circa).
- nella misura del 53 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.839,7 euro circa) e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (3.407,64 euro circa).
- nella misura del 47 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS (4.543,52 euro circa).
- nella misura del 37 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (5.679,40 euro circa).
- nella misura del 22 per cento (2,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (superiore a 5.679,40 euro circa).
Pensioni cosa cambia nel 2024?
Nel 2024, per i giovani senza un’anzianità contributiva al 31.12.1995, sarà eliminato il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi.
La pensione a 64 anni e 20 anni di contributi avrà un limite massimo di 5 volte il minimo Inps (circa 2.840 euro lordi al mese) fino all’età di 67 anni, e sarà soggetta a una finestra mobile di tre mesi. Il requisito contributivo di 20 anni dovrà essere adeguato alla speranza di vita ISTAT.
Nel caso degli assicurati presso le ex casse di previdenza amministrate dal Tesoro (CPDEL, CPI, CPS e CPUG) con meno di 15 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995 che andranno in pensione dal 1° gennaio 2024, ci sarà un abbattimento della rendita a causa di coefficienti meno generosi.
Nel biennio 2024-2025 si rintroduce la possibilità di riscattare i vuoti contributivi tra un periodo e l’altro entro un massimo di cinque anni, ma questa opzione riguarda solo gli assicurati senza un’anzianità assicurativa al 31.12.1995.
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