Articolo aggiornato il 13 Ottobre 2019 da Nicola Di Masi
Indice
Pensione Inps minima 2019
Come posso vivere con una pensione così bassa? L’art. 6 della legge n.638 del 1983, ha introdotto l’integrazione al trattamento minimo, per le pensioni basse, sotto il tetto del cosiddetto minimo vitale. La pensione minima per l’anno 2019 è di 513,01. Vediamo insieme i requisti per ottenere l’integrazione della pensione nell’anno 2019.
Come richiedere l’integrazione al trattamento minimo?
Se dal calcolo della pensione, è scaturito un importo al di sotto di 513,01 per l’anno 2019, puoi richiedere l’integrazione al trattamento minimo all’Inps. Prima di tutto devi controllare il modello OBIS M, scaricabile dal sito dell’Inps, dal servizio online: cedolino della pensione e servizi collegati.
Visualizza il modello Obis M e controlla il prospetto riepilogativo della pensione dell’anno in corso. Sotto l’importo netto della pensione, c’è una nota: “La pensione è integrata al trattamento minimo in via provvisoria” e ti dice anche, l’importo della pensione non integrata. Nell’esempio la pensione è integrata da 304,41 a 507,42 (trattamento minimo per l’anno 2018).
Per controllare tutti i diritti inepressi e gli eventuali aumenti che puoi avere sulla pensione, leggi il nostro articolo: Come aumento pensione 2018 Inps?
Integrazione al trattamento minimo: a chi spetta?
La pensione Inps può essere integrata al trattamento minimo, in maniera piena o parziale, se il pensionato è solo o coniugato e non superi determinati limiti di reddito.
Per le pensioni con decorrenza prima del 1994, si prenderà come riferimento solo il reddito del pensionato anche se coniugato. Lo stesso non deve superare per l’integrazione:
- piena, un reddito complessivo sdi euro 6.669,13,
- parziale, un reddito complessivo ai fini irpef di euro 13.338,26.
Le pensioni liquidate dal 1994, il pensionato non deve superare:
- euro 6.669,13 se solo ed euro 26.676,52 se coniugato, per l’integrazione piena,
- euro 13.338,26 se solo non coniugato o separato ed euro 33.345,65 con il reddito del coniuge.
Tutte le pensioni pagate dopo il 1994,hanno diritto al trattamento minimo:
- pieno, quando il pensionato non supera un reddito di 6669,13 e 20007,39 se coniugato,
- parziale, il pensionato deve avere un reddito personale NON superiore ad euro 13.338,26 e se coniugato il reddito complessivo NON deve superare 26.676,52 euro.
Calcolo trattamento minimo: quali redditi sono esclusi?
Il trattamento minimo pieno è di euro 513,01 per l’anno 2019 e per calcolare l’importo parziale, bisogna applicare questa formula:
- limite di reddito di 13.338,26 – reddito complessivo pensionato diviso 13. Ad esempio per un pensionato solo non coniugato con reddito complessivo di 11000, l’importo del trattamento minimo sarà pari ad 179,87 (13338,26-11.000 euro diviso 13).
I limiti di reddito sono differenti per gli assegni ordinari di invalidità ed i criteri sono diversi per i pensionati con più assegni pensionistici.
Sono esclusi nel calcolo dei redditi:
- la pensione di guerra,
- le rendite inail,
- le pensioni degli invalidi civili,
- i redditi esenti ai fini irpef,
- la rendita rivalutata dell’abitazione principale,
- gli arretrati soggetti alla tassazione separata (arretrati, trattamento di fine rapporto, Tfs)
Quasi tutte le pensioni possono essere integrate al trattamento minimo, tranne quelle calcolate:
- con le regole del sistema contributivo,
- per i lavoratori che hanno incominciato a versare dal 1° gennaio 1996,
- per le pensioni della gestione separata Inps.
L’integrazione al trattamento minimo è richiesta tramite una domanda all’Inps denominata: Ricostituzione pensione per reddito – trattamento minimo.
Per controllare la tua pensione e far valere i tuoi diritti, accedi al nostro servizio: Controllo della pensione e verifica diritti inepressi.