Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi
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Nuovo Isee corrente dal 30 Giugno 2019, per gli esclusi del Reddito di cittadinanza
Il Decreto crescita 2019, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 151 del 29/06/2019, ha previsto nuovi requisiti, per richiedere il modello Isee corrente ed una duplice opzione di calcolo, con periodo di redditi differenti, per il calcolo dell’Isee.
L’art. 4 sexies, introduce un nuovo termine di validità per l’Isee di Gennaio 2020 ed indica un importante facoltà per chi non ha potuto presentare la domanda Reddito di cittadinanza, anche essendo disoccupato. Vediamo tutti i dettagli.
Isee corrente: cos’è e quando è possibile richiederlo?
L’Isee corrente è un Isee più attuale, rispetto alla situazione economica dei due anni precedenti. Per presentare un Isee corrente, bisogna avere un Isee ordinario in corso di validità. Prima dell’approvazione del Decreto crescita, era necessari alcuni requisiti, per inviare l’Isee corrente:
- una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare, superiore al 25%, rispetto a quella determinata con Isee ordinario,
- una variazione della situazione lavorativa per uno o più componenti familiari.
Le variazioni della condizioni lavorative avviene quando:
- ci sia stata una risoluzione, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a tempo indeterminato,
- si tratti di lavoratori a termine o con contratti flessibili, che risultino non occupati alla data di presentazione della DSU e che possono dimostrare di essere stati occupati nei 12 mesi precedenti la conclusione dell’ultimo rapporto di lavoro,
- i lavoratori autonomi, non occupati alla data di presentazione della Dsu, abbiamo cessato la propria attività, dopo averla svolta in via continuativa per minimo 12 mesi.
L’Isee corrente, prima del decreto crescita, aveva una validità di due mesi e nel caso di variazione della condizione lavorativa, tipologia al punto 1, si potevano comunicare i redditi percepiti negli ultimi due mese.
Nuovo Isee corrente Reddito di cittadinanza: cos’è, come farlo, ultime novità?
Il nuovo Isee corrente, oltre a prevedere i requisiti precedentemente indicati dall’Art. 10 del comma 5 del Dlgs 147/2017, introduce nuovi criteri per il rilascio dell’isee attuale, ossia una riduzione del 25% non solo della situazione reddituale, ma anche dei:
- trattamenti assistenziali, come il termine della disoccupazione Naspi,
- trattamenti previdenziali,
- delle carte di debito percepite da Amministrazioni pubbliche,
- dei trattamenti esenti da imposta irpef.
Ad esempio con i nuovi requisiti, è possibile presentare un Isee corrente, quando un componente familiare perde il lavoro o termina la disoccupazione Naspi. (Questo è possibile anche quando non abbassa la situazione reddituale del 25%).
Il nuovo Isee corrente avrà una validità di 6 mesi e non di due.
L’Isee 2019 scade il 31 Dicembre 2019, mentre la validità dell’Isee ordinario dal 1° Gennaio 2020, decorre dalla data di presentazione della domanda sino al 31 dicembre 2020. Sempre a partire dal 1° Gennaio 2020, il contribuente potrà scegliere di inserire i dati del reddito dell’anno precedente (rispetto ai due anni precedenti), se più conveniente per le famiglie.
Aggiornamento: La conversione in legge del decreto ha modificato l’impostazione dell’art. 4-sexies. Il modello Isee 2020 ha una validità dal 1° Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2020. I redditi ed i patrimoni da dichiarare sono quelli dei due anni precedenti (anno 2018), salvo la possibilità di presentare un Isee corrente, quando saranno stabiliti criteri e modalità, con un apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Quindi per chi ha perso il lavoro o ha terminato la disoccupazione Naspi, potrà presentare il nuovo modello Isee corrente ed inviare la domanda Reddito di cittadinanza, solo dopo le indicazioni tecniche del decreto del Ministero del lavoro.
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