Articolo aggiornato il 4 Marzo 2022 da Nicola Di Masi

Retribuzione 2021 per prestazioni di malattia, maternità e tubercolosi

La Circolare Inps numero 68 del 22 Aprile 2022, ha indicato le retribuzioni minime 2021, per il calcolo delle contribuzioni dovute, dai dipendenti e dai lavoratori autonomi, per le prestazioni di malattia, maternità e tubercolosi.

Ogni anno, infatti, l’Inps, aumenta gli importi giornalieri di riferimento per il calcolo dei contributi, in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati, per la generalità dei lavoratori dipendenti.

Ad esempio per ricevere dall’Inps il pagamento dell’indennità di maternità o paternità dei lavoratori autonomi, si prende come riferimento una retribuzione giornaliera di euro:

  1. 43,57 per i gli imprenditori agricoli professionali, i coltivatori diretti, i coloni, i mezzadri,
  2. 48,98 euro per artigiani e commercianti,
  3. 27,21 euro per i pescatori autonomi.

Retribuzioni minime 2021 di riferimento lavoratori agricoli

Ai fini del pagamento delle diverse prestazioni Inps, di malattia, maternità e tubercolosi, l’Inps prende come riferimento delle retribuzioni minime giornaliere, aggiornate ogni anno. La retribuzione minima giornaliera dei lavoratori agricoli a tempo determinato, per il calcolo delle prestazioni Inps, è pari a 43,57 euro.

Per i compartecipanti familiari ed i piccoli coloni, ai fini dell’erogazione della maternità o paternità del padre, la retribuzione minima giornaliera è pari ad euro 59,45. Le altre prestazioni, invece, fanno riferimento al reddito medio convenzionale giornaliero.

Prestazioni Inps 2021 Iscritti alla Gestione separata

I lavoratori iscritti alla Gestione separata, hanno diritto a un’indennità giornaliera per la malattia di:

  • 22,59 euro, con almeno 3-4 mesi di contribuzione nell’anno precedente all’evento di malattia,
  • 33,88 euro, con almeno 5-8 mesi di contributi nei 12 mesi precedenti l’evento,
  • 45,17 euro, con accrediti da 9 a 12 mesi.

In caso di degenza ospedaliera, l’indennità pagata dall’Inps è pari a:

  • 45,17 euro, con accredito di contributi da 1 a 4 mesi,
  • 67,76 euro, da 5 a 8 mesi di contribuzione Inps,
  • 90,35 euro, da 9 a 12 mesi.

Il massimale di reddito del 2021 che garantisce le prestazioni Inps, è di euro 72.138,50 euro.

Prestazioni Inps minime 2021 lavoratori domestici

Per i lavoratori domestici italiani e stranieri, ai fini del calcolo dell’indennità di maternità e paternità, sono utilizzate le retribuzioni orarie convenzionali, già definite per il pagamento dei contributi Inps:

  • 7,17 euro per le retribuzione orarie sino ad 8,10 euro,
  • 8,10 euro per le retribuzioni orarie superiori a 8,10 euro e sino a 9,86 euro,
  • 9,86 euro per le retribuzioni superiori a 10,05 euro,
  • 5,22 euro per i contratti di lavoro con un orario parziale superiore a 24 ore settimanali.

Retribuzioni minime 2021 soci di cooperative per prestazioni Inps

Le retribuzioni minime per gli eventi di malattia, maternità e tubercolosi per i lavoratori soci di società e di enti cooperativi anche di fatto, sono pari alla retribuzione del mese precedente e non inferiori a 48,98 euro giornaliero.

Limiti di reddito assegni di maternità, congedo parentale e straordinari

L’assegno di maternità 2021 concesso dai Comuni, per la nascita di un figlio, per gli affidamenti preadottivi e per le adozioni dei minori è pari a 1740,60 euro, solo se il valore Isee è inferiore a 17.416,66 euro.

Al contrario, l’assegno di maternità 2021 riconosciuto dallo Stato, ai lavoratori atipici e discontinui, è pari a 2143,05 euro.

Inoltre, per i lavoratori dipendenti, il congedo parentale del 30% della retribuzione è concesso, solo se il reddito personale del richiedente è inferiore a 16.756,35 euro per l’anno 2021 (a due volte e mezzo l’importo annuale del trattamento minimo 2021).

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