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Incremento al milione 2023: ecco i limiti di reddito
Maggiorazioni sociali 2023 per l’incremento al milione: l’articolo 38 della legge 448 del 2001 e la Sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 23 giugno 2020, ha riconosciuto ai pensionati over70 ed agli invalidi civili totali, dal 20 Luglio 2020, con un’età minima di 18 anni, un aumento considerevole della pensione Inps.
Cos’è l’incremento al milione 2023?
L’incremento al milione è una maggiorazione sociale introdotta dalla finanziaria del 2002, spettante ai pensionati con un’età minima di 70 anni compiuti, titolari di trattamenti assistenziali e previdenziali, inferiori a determinati limiti di reddito.
La maggiorazione sociale, ai sensi dell’articolo 38 della legge 448/2001, spetta, con 18 anni di età (novità dal 20 luglio 2020) anche:
- agli invalidi civili totali, con una percentuale di invalidità pari al 100%, già accertata dalla Commissione medica invalidi civili,
- ai ciechi assoluti,
- ai sordi titolari di pensione di inabilità.
L’incremento al milione spetta ai percettori di pensioni AGO (assicurazione genenale obbligatoria dell’Inps), ai titolari di pensione superstite (di reversibilità) ed ai titolari di assegno e pensione sociale, con un’età minima, questa volta, di 70 anni.
Il requisito dell’età di 70 anni, può essere ridotta, in base alla contribuzione versata:
- di 1 anno (69 anni) con almeno 2 anni e 6 mesi di contributi, (da 130 fino a 389 settimane contributive)
- di 2 anni, (68 anni) con almeno 7 anni e 6 mesi di contributi, (da 390 fino a 649 settimane contributive)
- 3 anni, (67 anni) con almeno 12 anni e 6 mesi di contributi, (da 650 fino a 909 settimane contributive)
- di 4 anni, (66 anni) con almeno 17 anni e 6 mesi di contributi, (da 910 fino a 1169 settimane contributive)
- di 5 anni (65 anni) oltre 17 anni e 6 mesi di contributi, (da 1170 in poi settimane contributive)
- a 67 anni, per i titolari di assegno sociale e pensione sociale anche invalidi, sordomuti, ciechi assoluti.
Gli importi delle maggiorazioni sociale 2023, per l’incremento al milione sono pari a:
- 136,44 euro al mese (per 13 mensilità) per i titolari di pensioni minime;
- 136,44 euro mensili, per i titolari di assegno di inabilità (da 18 a 60 anni di età);
- 196,91 euro al mese per 13 mensilità per i soggetti titolari di assegno sociale;
- 285,42 euro al mese per i soggetti titolari di pensione sociale;
- 386,27 per gli invalidi civili totali.
Per ottenere la maggiorazione, anche parziale, bisogna rispettare alcuni limiti di reddito:
- 9.102,34 euro, se il pensionato è solo,
- se il pensionato è coniugato, i redditi personali non devono essere superiori a 9.102,34 euro ed i redditi complessivi con il coniuge, non superiori a 15.644,85 euro.
Più alto sarà il reddito, meno sarà l’importo della maggiorazione sociale.
Ai fini del calcolo del reddito si tiene conto anche:
- dei redditi assoggettabili ad IRPEF, (reddito di lavoro dipendente)
- redditi assoggettabili a tassazione separata, (tfr e indennità di mancato preavviso)
- i redditi tassati alla fonte,
- i redditi esenti da tassazione ordinaria Irpef, come la stessa pensione di invalidità.
Al contrario, per calcolare l’aumento mensile della pensione, non si considerano i seguenti redditi:
- la casa di abitazione e la pertinenza,
- i trattamenti di famiglia,
- l’indennità di accompagnamento,
- le pensioni di guerra,
- redditi soggetti a tassazione separata,
- redditi tassati alla fonte,
sia del titolare della pensione, che dell’eventuale coniuge.
Se il pensionato ha tutti i requisiti indicati precedentemente, dobbiamo procedere immediatamente ad inoltrare una domanda telematica all’Inps denominata: ricostituzione dei redditi per maggiorazioni sociali.
Dopo essere entrati con le nostre credenziali Inps, all’interno della domanda di ricostituzione per maggiorazioni sociali, dobbiamo indicare i nostri dati anagrafici, selezionare la pensione ed in seguito il:
- Prodotto: Reddituale
- tipo: Maggiorazione sociale.
Se si tratta di incremento al milione, per gli invalidi totali 18enni, a partire dal 20 luglio 2020, bisogna indicare nelle note: richiesta ai sensi della Sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 23 giugno 2020.
Andando avanti con la procedura, bisogna inserire i redditi personali e quelli dell’eventuale coniuge ed allegare il verbale di invalidità (per gli invalidi).
E’ importante per i pensionati verificare, prima di inviare la domanda, le eventuali maggiorazioni sociali applicate d’ufficio dall’Inps, sul modello Obis M Inps.
La domanda può essere presentata dal pensionato con le credenziali Inps o con l’assistenza gratuita di un patronato.
Riferimento normativo: Circolare Inps n. 107 del 23 Settembre 2020
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