Articolo aggiornato il 6 Ottobre 2023 da Stefano Mastrangelo
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Isee corrente: cosa cambia dal 1° Aprile 2023?
Isee corrente 2023 variazione patrimonio – Dal 1° Aprile 2023 è possibile richiedere un nuovo modello Isee corrente se, al momento della presentazione della DSU corrente, varia l’indicatore della situazione economica patrimoniale del 20% riferita all’anno precedente.
In questo caso l’indicatore della situazione economica Isee potrebbe diminuire e quindi, il nucleo familiare, potrebbe beneficiare di nuove prestazioni o potrebbe ottenere dei maggiori importi su quelle in corso.
In quali casi si può presentare l’Isee corrente?
Si può richiedere un Isee corrente (con la situazione reddituale e patrimonale più recente rispetto a quella del 2021), solo dopo la presentazione di un modello Isee ordinario ed è necessario che si verifichino una delle seguenti condizioni:
- variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare (quindi di tutti i componenti) superiore del 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente,
- variazione della situazione lavorativa come previsto al comma 1 dell’articolo 9 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Queste variazioni si dividono in 3 categorie:
Categoria A: lavoro a tempo indeterminato e/o trattamenti esenti.
- Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, per i quali sia intervenuta una risoluzione del rapporto di lavoro o una sospensione dell’attività lavorativa o una riduzione della stessa;
- i componenti che abbiano trovato occupazione, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore dipendente a tempo indeterminato;
- i componenti per i quali si è verificata un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali ed indennitari, non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF;
- i componenti per i quali è iniziata, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, la fruizione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF;
La Categoria B: Lavoro a tempo determinato o autonomo
- lavoratore dipendente a tempo determinato ovvero impiegato con tipologie contrattuali flessibili, che risulti attualmente non occupato;
- componente che abbia trovato occupazione, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore dipendente a tempo determinato ovvero impiegato con tipologie contrattuali flessibili;
- lavoratore autonomo, non occupato alla data di presentazione della DSU;
- componente che abbia iniziato una propria attività, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore autonomo.
Categoria C: Variazione del reddito complessivo
- Variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE ordinario.
Isee corrente 2023 per variazione patrimonio: quando è possibile presentarlo?
L’ articolo 2 del decreto del Ministero del lavoro, preve che, a partire dal 1° aprile di ogni anno, è possibile presentare un nuovo Isee corrente se:
- l’Indicatore della situazione patrimoniale (ossia la somma del patrimonio mobiliare ed immobiliare) calcolato prendendo a riferimento l’anno precedente (ad esempio il 2021) a quello di presentazione della DSU (Isee 2023), differisca per più del 20% rispetto allo stesso indicatore calcolato in via ordinaria.
Ricordiamo che il valore mobiliare è la somma di tutti i saldi e le giacenze medie al 31 Dicembre 2021 (per l’Isee 2023) ed il valore di tutti gli strumenti finanziari di tutti i componenti familiari. Mentre il patrimonio immobiliare dipende dal valore dei terreni e degli immobili di proprietà al 31 dicembre 2021.
Se ad esempio la somma di questi due valori (patrimonio mobiliare ed immobiliare) del 2021 differisce del 21% rispetto all’ano 2021: l’ISEE corrente è ottenuto sostituendo sull’attestazione Isee, l’indicatore della situazione patrimoniale calcolato in via ordinaria (Isee ordinario 2023) con lo stesso indicatore (della situazione patrimoniale 2022) calcolato prendendo a riferimento l’anno precedente (isee corrente 2023), a quello di presentazione della DSU.
Quindi finalmente sarà possibile diminuire anche l’indicatore del patrimonio mobiliare ed immobiliare, rispetto all’anno 2022 e non con riferimento ai due anni precedenti. (anno 2021)
Quanto dura il nuovo Isee corrente?
Questo nuovo modello Isee corrente non durerà solo 6 mesi, ma sarà valido dal 1° aprile 2023, sino al 31 dicembre dell’anno 2023.
Resta confermato l’obbligo di modificarlo e quindi di aggiornarlo, entro due mesi dall’evento, prima della scadenza, se durante il periodo di validità, ci sono le variazioni:
- situazione occupazionale (un componente del nucleo ha una nuova occupazione)
- percezione di trattamenti Inps (un componente ha iniziato a percepire un’indennità previdenziale, assistenziale o indennitario, non rientrante nel reddito complessivo ai fini irpef).
Anche la dichiarazione Isee corrente è sottoposta al controllo dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps.
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