Articolo aggiornato il 19 Novembre 2024 da Stefano Mastrangelo
FAQ ISEE 2025 tutti i chiarimenti
FAQ Isee 2025 quale giacenza media? Quali giacenze medie bisogna inserire nella nuova DSU? Quando scade l’Isee 2025? Quali sono i documenti necessari per rinnovare correttamente i modelli Isee 2025?
Il messaggio Inps n. 3418 del 20 settembre 2019, ha chiarito che a decorrere dal 1° gennaio 2020, cambia l’anno di riferimento dei patrimoni del modello Isee. In particolare, la norma prevede che dal 1° gennaio di ogni anno, i redditi e i patrimoni della DSU sono aggiornati prendendo come riferimento il secondo anno precedente.
Per questo nell’anno 2025, si prenderanno come riferimento i redditi, di tutti i componenti familiari, dell’anno 2023.
Il modello Isee 2025 sarà importantantissimo per aggiornare l’Assegno di inclusione e rinnovare la carta acquisti, l’assegno unico e universale, il bonus bollette 2025 e il bonus asilo nido 2025.
Faq utili nuovo modello Isee 2025
Ecco le principali Domande e Risposte comuni (FAQ) sul nuovo modello Isee 2025:
La dichiarazione Isee è un documento fiscale che attesta la situazione economica del nucleo familiare, al fine di richiedere prestazioni economiche allo Stato, soprattutto per i redditi bassi. Il modello Isee è stato introdotto dal D.P.C.M. 5 Dicembre 2013 n. 159 ed è costituito da due modelli: l’attestazione Isee e la dichiarazione sostitutiva Unica (DSU).
I diversi modelli Isee 2025 sono:
- Modello Isee Mini. Non può essere presentato quando ricorre una delle situazioni seguenti:
✓ richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario
✓ presenza nel nucleo di persone con disabilità e/o non autosufficienti
✓ presenza nel nucleo di figli i cui genitori non siano coniugati tra loro, né conviventi
✓ esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e assenza della Certificazione Unica o sospensione degli adempimenti tributari - Modello Isee integrale.
- Modello Isee corrente, per attestare la situazione dei redditi degli ultimi dodici mesi o degli ultimi due mesi, in caso di lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa ovvero nel caso interruzione dei trattamenti assistenziali come la disoccupazione Naspi. Ha una validità di 6 mesi ed è possibile elaborarlo, solo dopo la presentazione del modello Isee mini o integrale. A pagamento dal 1° Ottobre 2023.
- Nuovo Isee corrente, dal 1° Aprile 2025, per attestare i valori patrimoniali dell’anno precedente.
- Isee precompilato 2025 accessibile solo con il servizio online Inps: Isee Post riforma 2015 o Isee precompilato.
I dati del modello Isee sono dichiarati in parte dal richiedente ed in parte dagli Enti previdenziali (Inps) e fiscali (Agenzia delle Entrate). Le informazioni anagrafiche, i soggetti con disabilità, le targhe delle macchine, il valore del patrimonio netto di lavoro autonomo sono autodichiarate dal richiedente, che in caso di dichiarazioni false, rischia anche sanzioni penali.
Sono inseriti i seguenti dati, senza alcuna compilazione del richiedente, da parte degli Enti:
- il reddito complessivo di tutto il nucleo familiare (in caso di rilascio del CU e/o presentazione del modello 730 o Unico,
- trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari erogati dall’INPS, (come ad esempio il Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza e l’assegno unico e universale)
Oltre all’Isee ordinario o standard, il contribuente può richiedere diversi modelli Isee, in relazione alla prestazione che si intendere richiedere:
- ISEE Università, per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario,
- ISEE Sociosanitario, per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie, come assistenza domiciliare,
- ISEE Sociosanitario-Residenze per i ricoveri in strutture residenze socio-sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette,
- ISEE Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, per le prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
Il modello Isee si può richiedere al CAF (centro di assistenza fiscale) in maniera gratuita o tramite il servizio online Inps: Isee post riforma 2015 o il nuovo servizio INPS: ISEE precompilato. Per il rilascio della dichiarazione Isee sul sito dell’Inps, è necessario essere in possesso dello Spid, della carta di identità elettronica o della Carta Nazione dei servizi.
Il modello Isee 2025 è valido dalla data di presentazione e quindi dalla data dell’invio telematico, sino al 31 Dicembre 2025. Al momento dell’inoltro della domanda, il CAF o il sistema, rilascia la dichiarazione sostitutiva unica, ossia tutti i dati dichiarati. Dopo 10 giorni il CAF o l’Inps, rilascerà l’attestazione Isee, dove è indicato il valore della situazione economica equivalente, in base alla scala di equivalenza ed alla composizione del nucleo familiare.
In caso di dichiarazioni mancanti, l’Agenzia delle Entrate o l’Inps rilascerà un modello Isee con errore o omissioni. In tal caso è necessario ripresentare il modello Isee, immediatamente, inserendo il dato mancante.
- Codice fiscale, Cognome e nome, data di nascita, luogo di nascita,
- residenza anagrafica,
- attività lavorativa,
- convivenza anagrafica, ossia quei soggetti che risiedono stabilmente in istituti religiosi, in istituti assistenziali o di cura, in caserme o in istituti di detenzione,
- se il soggetto è disabile o non autosufficiente,
- minore con assenza di redditi, trattamenti e patrimonio al 31 dicembre 2023 (per l’isee 2025),
- la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, in quanto esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e privo della Certificazione
Unica Cu perché:
✓ rientrante in una situazione di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali;
✓ Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi pur essendone obbligato;
✓ Assenza dei redditi nel periodo d’imposta interessato.
In seguito bisogna indicare gli stessi dati per i componenti familiari risultanti nello stato di famiglia del richiedente (ad esempio anche per il compagno o la compagna residente).
Coniuge
Il coniuge che risulta nello stesso stato di famiglia, fa sempre parte dello stesso nucleo familiare.
I coniugi che hanno una residenza anagrafica diversa, costituiscono nuclei familiari distinti, esclusivamente:
a) quando è stata pronunciata separazione giudiziale o è intervenuta l’omologazione della separazione consensuale ai sensi dell’articolo 711 del codice di procedura civile, ovvero quando è stata ordinata la separazione ai sensi dell’articolo 126 del codice civile; non basta, cioè che vi sia una separazione di fatto ma è sempre necessaria l’esistenza di un provvedimento del giudice;
b) quando la diversa residenza è consentita a seguito dei provvedimenti temporanei ed urgenti di cui all’articolo 708 del codice di procedura civile;
c) quando uno dei coniugi è stato escluso dalla potestà sui figli o è stato adottato, ai sensi dell’articolo 333 del codice civile, il provvedimento di allontanamento dalla residenza familiare per condotta pregiudizievole al figlio;
d) quando si è verificato uno dei casi di cui all’articolo 3 della legge 1° dicembre 1970, n. 898, e successive modificazioni, ed è stata proposta domanda di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (divorzio);
e) quando sussiste abbandono del coniuge, accertato in sede giurisdizionale o dalla pubblica autorità competente in materia di servizi sociali; occorre, cioè, che sia già in corso un procedimento giurisdizionale o amministrativo dal quale risulti lo stato di abbandono.
I coniugi separati o divorziati fanno parte dello stesso nucleo familiare, qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione.
Essi continuano a far parte dello stesso nucleo anche nell’ipotesi in cui risiedano nella stessa abitazione, ma risultino in due stati di famiglia distinti. Pertanto, affinché i coniugi separati o divorziati costituiscano due nuclei diversi, è necessario che abbiano due diverse residenze. Se la separazione o il divorzio sono avvenuti successivamente alla data del 1° settembre 2020, il cambio di residenza deve essere certificato da apposito verbale della polizia locale.
Nel nucleo familiare rientra il coniuge iscritto all’AIRE di qualunque componente il nucleo familiare.
Le stesse regole dei coniugi valgono ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.
Figli
Bisogna indicare anche nel modello Isee, i figli minori di età o maggiorenni che convivono con il genitore richiedente. Il figlio maggiorenne, che non convive con nessuno dei genitori, fa parte di un nucleo diverso salvo il caso che:
- abbia un’età inferiore a 26 anni e non sia a loro carico ai fini IRPEF (dal 2019 per essere a carico fiscalmente, il figlio non deve superare un reddito complessivo di 4000 euro ed un’età di 24 anni),
- se è sposato e/o ha figli.
Nel caso di richiesta di prestazioni universitarie, lo studente, ai soli fini delle prestazioni universitarie, viene considerato nel nucleo dei propri genitori, pur avendo diversa residenza.
Nel caso di nuclei familiari con minorenni, per avere particolari agevolazioni, bisogna barrare la casella:
- nel nucleo familiare, in presenza di figli minorenni, per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati, entrambi i genitori abbiano svolto attività di lavoro o di impresa, (nell’anno 2023 per l’Isee 2025),
- quando il nucleo è composto esclusivamente da un solo genitore con figlio/i minorenne/i.
E’ prevista un ulteriore agevolazione per i nuclei familiari con almeno tre figli minorenni, ma anche maggiorenni.
Nel modello Isee 2025 come si dichiara il contratto di affitto non registrato o la casa di abitazione?
Nel quadro B del modello Isee si indica:
- la casa di abitazione del dichiarante o la casa di abitazione della maggior parte del nucleo familiare residente,
- il titolo della casa di abitazione: proprietà, in locazione, altro (contratto di locazione non registrato o contratto di comodato d’uso).
Se il nucleo è residente in una casa di abitazione in affitto bisogna indicare:
- il Codice fiscale dell’intestatario o degli intestatari del contratto,
- gli estremi di registrazione del contratto di locazione.
Nel caso di ingresso di un nuovo componente o mancanza di un solo componente nel nucleo familiare, bisogna aggiornare il modello Isee tempestivamente. (per questa variazione non ci saranno dei costi da parte del caf)
Il cambio di residenza non obbliga il soggetto a rinnovare il modello Isee, salvo quando è richiesto da particolari prestazioni economiche, per il mantenimento del requisito.
Dal 1° gennaio 2025 cambia l’anno di riferimento del patrimonio mobiliare Isee 2025. Infatti i richiedenti del modello Isee 2025, non dovranno fare la corsa per acquisire le giacenze medie alla posta o alla banca, in quanto per il nuovo Isee 2025 sono necessari:
- i saldi e le giacenze medie dei depositi e conti correnti bancari e postali, compreso la carta prepagata con Iban, al 31 Dicembre 2023,
- il valore nominale dei titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati al 31 Dicembre 2023,
- valore risultante dall’ultimo prospetto redatto dalla società di gestione di azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, al 31 Dicembre 2023,
- il valore delle partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate e non quotate,
- l’importo dei premi complessivamente versati a tale ultima data, al netto degli eventuali riscatti, ivi comprese le polizze dei contratti di assicurazione al 31 dicembre 2023,
- il valore del patrimonio netto per le imprese individuali in contabilità ordinaria, ovvero il valore delle rimanenze finali e del costo dei beni ammortizzabili per le imprese individuali in contabilità semplificata al 31 Dicembre 2023.
I componenti familiari devono dichiarare i beni immobili posseduti:
- in Italia o all’Estero,
- a titolo di proprietà o diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, servitù) escludendo la nuda proprietà, al 31 Dicembre 2023, anche se non posseduti alla data di presentazione della dichiarazione Isee (ad esempio nel 2025).
All’interno della sezione patrimonio immobiliare bisogna indicare:
- il tipo di patrimonio (fabbricato o terreno),
- il Comune e la Provincia dove è situato l’immobile,
- la quota posseduta (50%, 100% o altro)
- il valore ai fini IMU,
- la quota capitale residua del mutuo al 31 Dicembre 2021,
- quale tra gli immobili è abitazione principale o pertinenza.
Le pensione di guerra vanno dichiarate sul modello Isee 2025?
Le pensione di guerra dirette collegate alla condizione di disabilità, non vanno dichiarate ai fini Isee. Mentre le pensione di guerra indirette (ad esempio la reversibilità) vanno dichiarate sulla dichiarazione Isee.
Sì, in quanto il contributo affitto non costituisce un rimborso spese e non è assimilabile ad una riduzione alla compartecipazione al costo di servizi.
No. I trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari non soggetti ad IRPEF e non erogati dall’INPS, con esclusione di quelli percepiti in ragione della condizione di disabilità, ai sensi della sentenza del Consiglio di Stato n. 838, 841 e 842 del 2016, non vanno dichiarati sul modello Isee.
Quali redditi vanno dichiarati sul modello Isee?
I redditi assoggettati ad imposta sostitutiva da dichiarare sull’Isee sono:
- I compensi percepiti da soggetti impegnati in lavori socialmente utili (LSU),
- Le prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita,
- I redditi derivanti dalle prestazioni rese dagli incaricati alle vendite a domicilio,
- I compensi percepiti per le attività sportive dilettantistiche,
- Somme per premi di risultato e welfare aziendale,
- gli assegni percepiti nel 2023 per il mantenimento dei figli,
- gli assegni corrisposti nel 2023 per il mantenimento di coniuge e figli con provvedimento di separazione o senza provvedimento.
Gli arretrati delle retribuzioni o il trattamento di fine rapporto, non vanno inseriti sulla dichiarazione Isee, in quanto assoggettati a tassazione separata (già tassati)
Nel modello Isee 2025 si inseriscono i soli redditi non rilevati dall’Agenzia delle entrate attraverso la dichiarazione 730 o Unico quando:
✓ il componente familiare è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e privo della Certificazione Unica;
✓ il componente rientra in una situazione di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali;
✓ per mancata presentazione della dichiarazione dei redditi pur essendone obbligato;
✓ per assenza di redditi nel periodo d’imposta interessato.
Le indennità Inps come la Naspi, la mobilità o la cassa integrazione, sono redditi già certificati dall’Ente Inps con il Cu (certificazione unica) o con la dichiarazione dei redditi. Pertanto questi redditi non devono essere dichiarati.
Non bisogna anche dichiarare sul modello Isee ordinario i seguenti trattamenti Inps:
- Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, (solo nel modello Isee Ordinario non bisogna indicarli)
- l’Assegno unico e universale Inps
- ANF (assegno per il nucleo familiare) dei lavoratori dipendenti
- ANF pensionati da lavoro dipendente
- ANF lavoratori parasubordinati
- ANF lavoratori agricoli
- ANF lavoratori domestici
- ANF lavoratori assistiti da assicurazione TBC,
- ANF ai coltivatori diretti,
- gli assegni familiari su Naspi, mobilità o cassa integrazione,
- l’assegno per il nucleo familiare con almeno 3 figli minorenni concesso dai Comuni,
- la maternità dei Comuni,
- Carta acquisti ordinaria,
- Carta acquisti sperimentale,
- la Carta risparmio spesa o la carta dedicata a te,
- l’Assegno mensile di assistenza,
- la Pensione di inabilità,
- l’Indennità prevista per i portatori di talassemia major,
- l’Indennità mensile di frequenza riconosciuta ai minori di 18 anni,
- la Pensione non riversibile ai sordi,
- l’Indennità di comunicazione,
- la Pensione non riversibile ai ciechi civili totali,
- l’Indennità di accompagnamento ai ciechi civili totali,
- la Pensione non riversibile ai ciechi civili parziali,
- l’Indennità speciale ai ciechi civili parziali,
- Gli Assegni sociali,
- le Maggiorazioni dell’assegno sociale,
- la Maggiorazione dell’aumento della pensione sociale,
- la Maggiorazione sociale,
- l’Importo aggiuntivo previsto per le pensioni integrate al T.M.,
- la Quattordicesima,
- l’Assegno d’integrazione per i familiari a carico,
- l’Assegno di super invalidità,
- l’Indennità di assistenza ed accompagnamento,
- l’Indennità di assistenza aggiuntiva,
- l’Assegno di cumulo,
- l’Assegno di cura,
- l’Indennità speciale mensile ed in favore paraplegici,
- l’Assegno sostitutivo accompagnatore militare,
- l’Assegno di incollocabilità,
- l’Assegno di cumulo per infermità dovuto ad invalidi per servizio percettori di una pensione privilegiata di categoria inferiore alla 1^,
- la Doppia annualità per vittime del terrorismo,
- le Pensioni alle vittime del terrorismo,
- la Doppia annualità a favore di orfani vittime del terrorismo,
- le Pensioni privilegiate ordinarie.
Sì, nella sezione Redditi esenti da imposta.
Nella dichiarazione Isee si indicano le targhe degli autoveicoli, dei motocicli con cilindrata superiore a 500 cc e superiore e le navi e imbarcazioni da diporto intestati, alla data di presentazione della dichiarazione Isee.
I pagamenti delle ricariche Reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza e la carta acquisiti ordinaria e carta dedicata a te, non devono essere inseriti nella dichiarazione ISEE, in quanto vengono indicati dall’INPS in automatico. A differenza del modello Isee corrente, nel quale bisogna manualmente indicarlo.
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