Articolo aggiornato il 15 Febbraio 2024 da Nicola Di Masi
Indice
Come funziona la CIG per i lavoratori autonomi?
Indennità ISCRO 2023 per lavoratori autonomi quando scade? La legge di bilancio 2023 non cambia l’Indennità straordinaria ISCRO per i lavoratori autonomi. Gli iscritti alla Gestione separata Inps, che soddisfano i requisiti, possono richiedere un’indennità economica di 6 mesi anche nel 2023.
La misura ISCRO a favore dei lavoratori autonomi è stata anche prorogata nell’anno 2024.
Cos’è l’Indennità Iscro 2023?
L’Indennità straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, introdotta dalla legge di bilancio 2021, riconosce un’indennità economica tra 254,75 euro e 815,20 euro, sperimentata dal 2021 al 2023.
I destinatari sono i liberi professionisti, inclusi i lavoratori autonomi in studi associati o società semplici, iscritti alla gestione separata Inps, che svolgono regolarmente attività autonoma nelle arti e nelle professioni.
Bonus ISCRO 2023: chi ha diritto e auali requisiti INPS?
Chi può ottenere il Bonus Iscro nel 2023? L’Indennità straordinaria Iscro dell’Inps è destinata ai lavoratori indicati precedentemente (Circolare Inps n. 94 del 30 Giugno 2021) che devono soddisfare i seguenti requisiti:
- essere iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995, e svolgere un’attività di lavoro autonomo come professione abituale.
- Non essere titolari di pensione diretta, eccetto l’assegno ordinario Inps di invalidità.
- Non essere iscritti in altre forme previdenziali.
- Non ricevere il reddito di cittadinanza.
- Possedere una partita IVA da almeno 4 anni al momento della presentazione della domanda.
- Essere in regola con il pagamento dei contributi obbligatori.
- Aver guadagnato un reddito da lavoro autonomo nell’anno precedente alla domanda inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo degli ultimi tre anni precedenti.
- Dichiarare un reddito nell’anno precedente alla domanda non superiore a 8.972,04 euro (valore aggiornato annualmente in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo). Questo dato è indicato nei quadri “RE” per l’attività professionale individuale, “RH” per i partecipanti a studi associati, o “LM” per coloro che operano con il regime forfettario, escludendo altre fonti di reddito come il lavoro dipendente o la partecipazione a imprese.
Questi requisiti devono essere soddisfatti al momento della presentazione della domanda e durante il periodo di erogazione del bonus, che ha una durata massima di sei mesi.
Indennità Iscro 2023: Come fare la richiesta e quando scade?
Se sei un professionista iscritto alla gestione separata, puoi richiedere l’indennità economica dell’Iscro, che rappresenta il 25% del tuo ultimo reddito di lavoro autonomo certificato dall’Inps e dichiarato all’Agenzia delle Entrate per un semestre.
Ecco come calcolarla: se il tuo ultimo reddito dichiarato è di 7.000 euro, dividilo per 2 (7.000/2 = 3.500) e poi moltiplica per il 25%. Otterrai così un importo di 875,00 euro. L’Inps erogherà almeno 275,38 euro e al massimo 881,23 euro, quindi, in questo caso, 800 euro.
Puoi richiedere il contributo Iscro solo una volta all’anno, dal 8 maggio 2023 (secondo il Messaggio numero 1636 del 05-05-2023) al 31 ottobre di ogni anno (fino al 31 ottobre 2023 per quest’anno). Puoi farlo comodamente online tramite il servizio Inps chiamato ‘Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa’ (ISCRO).
Per la richiesta, hai due opzioni: puoi compilarla da solo utilizzando le tue credenziali Inps come SPID, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi, oppure puoi ricevere assistenza da un patronato locale.
L’indennità straordinaria ISCRO viene erogata per 6 mesi a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. È importante notare che questo contributo non è soggetto a imposta IRPEF e l’Inps non accredita alcun contributo figurativo.
Per controllare le date di pagamento, bisgona accedere al servizio online: fascicolo previdenziale del cittadino, sul sito www.inps.it, e cliccare sul menu a sinistra: PRESTAZIONI e PAGAMENTI.
Chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi negli ultimi 4 anni, non può accedere al Bonus Inps.
Riferimento normativo: Circolare Inps n. 94 del 30 Giugno 2021
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