Articolo aggiornato il 24 Dicembre 2019 da Nicola Di Masi
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Indennità di accompagnamento 2020: requisiti, domanda online, importo 2020
A chi è riconosciuta l’indennità di accompagnamento nell’anno 2020? L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica assistenziale, dovuta agli invalidi civili totali che necessitano di un’assistenza continua, in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
La pensione di accompagnamento è disciplinata dalla legge 18 del 1980 e dall’art. 1 comma 3 della legge 508 del 1988. Cos’è l’indennità di accompagnamento Inps? Quanto spetta di indennità di accompagnamento nel 2020?
A chi spetta l’indennità di accompagnamento Inps?
Ai sensi dell’art. 1 della legge 508 del 1988, l’indennità di accompagnamento è riconosciuta:
- ai cittadini, comunitari ed extracomunitari, con permesso di soggiorno di lungo periodo CE, residenti in Italia;
- ai cittadini riconosciuti ciechi assoluti;
- ai cittadini riconosciuti inabili totali al 100%, per affezioni fisiche o psichiche e che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore;
- ai cittadini, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita e necessitano di assistenza continua.
La pensione di accompagnamento non è compatibile (salvo la facoltà di optare per la prestazione economica più favorevole) con:
- la pensione di invalidità per causa di guerra;
- le pensioni di invalidità riconosciute per lavoro o per servizio.
Invece, l’indennità di accompagnamento è compatibile:
- con lo lo svolgimento di un’attività lavorativa,
- con la pensione di invalidità civile,
- è cumulabile con la pensione di inabilità civile,
- con le pensione di vecchiaia ed anticipata.
Domanda di accompagnamento Inps online 2020
Per richiedere l’indennità di accompagnamento 2020 all’Inps è importante, prima di tutto, avere dei certificati specialistici della patologia dell’assistito, rilasciati da strutture pubbliche. In seguito, questa documentazione, deve essere consegnata al medico curante di famiglia. Il medico invierà all’Inps, un certificato medico telematico, indicando le patologie dell’assistito e selezionerà le richieste per richiedere l’accompagnamento Inps. Il medico selezionerà sul certificato, anche la possibilità di visita domiciliare, nel caso in cui l’assistito non può muoversi o ha difficoltà a deambulare.
Dopo aver trasmesso il certificato medico, si può presentare la domanda di accompagnamento Inps:
- all’ufficio del patronato zonale, il quale è obbligato a presentare la pratica gratuitamente;;
- tramite il Pin dispositivo Inps dell’assistito sul servizio online dell’Inps: Indennità di accompagnamento per persone non deambulanti o con bisogno di assistenza continua (invalidi civili).
Al patronato bisogna portare la seguente documentazione:
- il certificato del medico inviato telematicamente all’Inps;
- il documento d’identità del richiedente ed il codice fiscale;
- l’indirizzo di residenza, lo stato civile, la data di matrimonio ed il codice fiscale dell’eventuale coniuge;
- il codice Iban dell’assistito, dove ricevere l’accredito della pensione di accompagnamento.
Dopo l’invio della domanda, bisogna attendere tramite sms o sulla cassetta postale online dell’assistito, la convocazione alla visita medica, alla Commissione medica degli invalidi civili di competenza. Alla visita bisogna portare:
- il documento e la tessera sanitaria dell’assistito;
- il certificato telematico Inps del medico curante;
- tutte le visite specialistiche in originale ed in copia.
Nel caso di visita domiciliare, il richiedente riceverà una chiamata per la visita. La visita di accertamento sanitario consiste in un colloquio con l’assistito e con la presentazione di tutta la documentazione sanitaria. Dopo il controllo sanitario l’Inps invierà all’assistito due verbali, prima provvisori e poi definitivi, al domicilio del richiedente o sulla cassetta postale online dell’Inps, con l’approvazione o la reiezione della domanda. La domanda è approvata se nel verbale di invalidità civile, c’è la scritta: “Invalido con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (L.508/88).”
Importo indennità di accompagnamento 2020
L’importo dell’indennità di accompagnamento del 2020 è pari a 519,92 euro per 12 mensilità (non spetta la tredicesima). L’indennità di accompagnamento non è imponibile irpef e non viene indicato sul modello Isee. Ai fini della sua concessione, non si considerano i redditi dell’assistito e del suo coniuge.
Entro il 31 Marzo di ogni anno, bisogna controllare se il titolare dell’indennità di accompagnamento, deve compilare il modello ICRIC, in maniera telematica all’Inps (modulo INPS invalidità civile ricovero). In questo modello, l’invalido civile deve auto-certificare:
- eventuali ricoveri gratuiti presso strutture pubbliche o a pagamento,
- residenza in Italia.
Nel caso di ricoveri gratuiti in Istituti a carico totalmente dello Stato, per un periodo pari o superiore a 30 giorni, l’indennità di accompagnamento è sospesa per il mese di ricovero.
Tempi di liquidazione Indennità di accompagnamento 2020
L’ Inps con il messaggio n. 443 del 28 Novembre 2018, ha semplificato la procedura per la liquidazione dell’indennità di accompagnamento dal 1° Gennaio 2019, anticipando i dati della liquidazione dichiarati sul modello Ap70, al momento della presentazione della domanda. Sino al 31 Dicembre 2018, dopo l’approvazione della domanda, bisognava presentare il modello AP70 per la liquidazione dell’indennità di accompagnamento 2018. La pensione di accompagnamento, decorre dal mese successivo dalla data di presentazione della domanda.
In caso di decesso dell’assistito, gli eredi, dopo la liquidazione della pensione di accompagnamento (dove sarà indicato il numero della pensione), dovranno inviare all’Inps un’apposita domanda denominata: ratei maturati e non riscossi.
Nel caso in cui la domanda di accompagnamento viene respinta da parte dell’Inps, è possibile fare ricorso legale, con un avvocato, entro 6 mesi dalla notifica del verbale di invalidità.
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