Articolo aggiornato il 16 Dicembre 2020 da Stefano Mastrangelo
Indice
Quando scade la seconda rata IMU?
Doppia scadenza del Saldo IMU 2020, per tutti quei soggetti titolari di immobili, al di fuori dell’abitazione principale. Dal 1° Gennaio 2020, è stata abolita la Tasi, facendo perdere un gettito importante al Comune, ricompensato con l’aumento dell’IMU.
Infatti, a seconda dei calcoli del consulente fiscale, con il metodo storico o con l’applicazione della nuova legge di bilancio 2019, i proprietari di seconde case, si potrebbero trovare nella situazione, di pagare l’aumento dell’aliquota Comunale, per tutto l’anno 2020.
Le scadenze principali del pagamento dell’Imposta municipale propria, sono principalmente due:
- 16 Giugno di ogni anno, se non cade di sabato e domenica,
- 16 Dicembre di ogni anno, sempre se non coincide con un giorno feriale.
Vediamo quest’anno cosa succederà con l’emergenza sanitaria Coronavirus.
Scadenza Saldo IMU 2020: quando si paga?
L’Imu e la Tasi, si pagavano nel 2019, entro lo stesso giorno con il modello F24, elaborato dal CAF o commercialista, in un’unica rata o in due rate diverse. A differenza del 2019, dal 1° Gennaio 2020 è stata eliminata la Tasi ed il Comune per affrontare la perdita di gettito, ha la possibilità di aumentare le aliquote sino al 10,6 per mille.
Infatti circa 3775 Comuni, hanno già provveduto ad incrementare l’aliquota IMU per tutto l’anno 2020, mentre altri, potranno pubblicare le proprie delibere sul sito del MEF, anche dopo il 16 Dicembre 2020.
Questo significa due cose, che la scadenza del saldo IMU è già fissata per il 16 Dicembre 2020, però in caso di delibera posticipata del Comune, dopo questa data, il contribuente potrà pagare il conguaglio entro il 28 Febbraio 2021.
Quindi, per la seconda rata IMU, ossia per il 50% dell’imposta, ci sono due scadenze:
- 16 Dicembre 2020, con le aliquote in vigore del Comune
- 28 Febbraio 2021, per il conguaglio, in caso di aumento delle aliquote IMU da parte del Consiglio Comunale.
Chi deve pagare la nuova IMU 2020?
L’Imu è un’imposta sugli immobili ed è dovuta per tutti coloro in possesso di:
- di prima casa di abitazione di lusso, con categoria catastale A/1, A/8, A/9,
- di seconde case di proprietà, con diritto di usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi o per l’ex coniuge assegnatario dell’immobile,
- per le aree fabbricabili,
- in particolari casi, per i terreni;
- per gli immobili concessi in comodato gratuito ad un parente (in questo caso la base imponibile è ridotta al 50%),
- sugli immobili con categoria commerciale.
Non si paga l’IMU per i seguenti immobili:
- per le abitazioni principali e per le pertinenze annesse alla prima casa, dove il contribuente ha la residenza anagrafica e la dimora abituale, registrata presso l’anagrafe del Comune;
- per i fabbricati rurali strumentali;
- sugli immobili destinati ad abitazione principale al coniuge separato o divorziato;
- nei Comuni Montani solo per i terreni;
- per gli alloggi sociali;
- per l’unico immobile posseduto dal personale delle Forze armate o delle forze dell’Ordine.
In tutti i casi, è importante leggere i regolamenti comunali approvati annualmente dal Consiglio Comunale, in quanto possono prevedere delle esenzioni e delle agevolazioni maggiori rispetto alla legge nazionale.
Come si calcola il saldo IMU 2020
Il pagamento della seconda rata IMU è importantissima per calcolare l’imposta dell’intero anno. Infatti, data l’eliminazione della Tasi dell’anno 2020, il consulente fiscale per la prima rata IMU, poteva applicare due calcoli:
- il metodo storico, sommando l’aliquota IMU e Tasi dell’anno 2019 in un unico tributo (IMU), considerando l’aumento da parte del Comune,
- calcolare l’Imu con l’aliquota in vigore senza tener conto dell’aliquota 2019 della Tasi ed effettuando il ricalcolo dei due semestri in sede di conguaglio.
Infatti nei Comuni che hanno aumentato l’aliquota IMU dopo il 16 Giugno 2020, i contribuenti obbligati a pagare l’IMU:
- non noteranno nessuna differenza, sull’importo dell’IMU, se è stato pagato con il calcolo del metodo storico,
- pagheranno molto di più, ossia la differenza anche del I semestre 2020 nel secondo saldo IMU.
Cosa succede in caso di variazione IMU 2020?
Nel caso di variazioni dell’anno 2020, ad esempio acquisizione di un’eredità, compravendita o vendita di un immobile, è importante aggiornare immediatamente il calcolo dell’imposta, senza attendere la successione (in caso di eredità).
Per pagare l’Imu, dobbiamo prima di tutto rivolgerci ad un geometra o ingegnere, per elaborare le visure catastali degli immobili di proprietà. In seguito dobbiamo prendere i dati indicati sulla visura:
- rendita catastale dell’immobile o del valore dell’area fabbricabile del terreno;
- la quota dei proprietari dei diversi immobili,
- il Comune dove sono situati i fabbricati o i terreni.
Il secondo passaggio è quello di controllare l’aliquota IMU del nostro Comune, consultando il sito del Mef.
Dopo aver raccolto tutti questi dati, bisogna rivalutare la rendita catastale della seconda casa di abitazione per il 5% (ossia rendita catastale + 5%) e moltiplicata per:
- il coefficiente catastale relativo alla natura dell’immobile (160 per abitazioni);
- l’aliquota Imu stabilita dal Comune dove è ubicato l’immobile.
Modello F24 pagamento IMU
Dopo aver calcolato l’Importo della imposta, bisogna indicarli sul modello F24 semplificato, con un apposito codice tributo. Ad esempio il modello F24 seguente è di una persona fisica con un immobile. Il contribuente deve pagare 157 euro di IMU a saldo (codice tributo 3918 pagamento IMU) dell’intero anno 2020.
Nel caso di decesso di un genitore, è importante calcolare immediatamente l’imu, da versare e non aspettare la dichiarazione di successione dal Notaio o dal Consulente.
Riferimenti normativi: Circolare Mef n. 3/DF del 18/05/2002