Articolo aggiornato il 6 Novembre 2023 da Stefano Mastrangelo
Indice
Domanda Disoccupazione agricola 2021
La disoccupazione agricola 2021 è un’indennità economica Inps, per gli operai iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli, con un minimo di 102 giornate nei due anni precedenti.
La domanda della disoccupazione agricola 2021, può essere presentata sul servizio online Inps: Domanda per prestazioni a sostegno del reddito e la scadenza perentoria è il 31 Marzo 2021.
Chi ne ha diritto?
L’indennità di disoccupazione agricola 2021 spetta agli:
- operai a tempo determinato (braccianti agricoli);
- ai piccoli coloni;
- ai compartecipanti familiari;
- ai piccoli coltivatori diretti che hanno versato volontariamente fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi agricoli;
- operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano solo per un certo periodo dell’anno;
- ai lavoratori agricoli che si dimettono per giusta causa.
Invece non spetta la disoccupazione agricola:
- per i lavoratori agricoli che si dimettono volontariamente, con eccezione delle madri lavoratrici che si dimettono durante il periodo di gravidanza o nel caso di dimissioni per giusta causa;
- ai lavoratori agricoli che presentono la domanda dopo il 31 Marzo 2021;
- ai lavoratori iscritti, per la maggior parte dell’anno, nella gestione autonoma Inps o presso la gestione separata;
- ai lavoratori pensionati dal 1° gennaio dell’anno di competenza della disoccupazione agricola.
Requisiti disoccupazione agricola giornante minime
Per ottenere la disoccupazione agricola nel 2021, bisogna essere in possesso di determinati requisiti:
- aver lavorato almeno 102 giornate effettive nel biennio precedente (2019/2020);
- essere iscritto negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli;
- aver due anni di anzianità assicurativa (ossia l’iscrizione negli elenchi nominativi per un altro anno oltre quello cui si riferisce la richiesta di prestazione; in alternativa, un contributo settimanale per disoccupazione, versato per attività dipendente non agricola prestata anteriormente al biennio solare precedente la domanda).
Quindi per aver diritto alla disoccupazione agricola, bisogna avere almeno 102 giornate lavorative, ad esempio 51 giornate nel 2019 e 51 giornate lavorate nel 2020. In questo caso, il bracciante agricolo, deve attivarsi sino al 31 Marzo 2021, per inviare telematicamente la disoccupazione agricola.
Disoccupazione agricola 2021 domanda
La domanda Inps della disoccupazione agricola 2021, potrà essere presentata entro il 31 Marzo 2021, nel momento in cui sarà attivo il servizio online dell’Inps: Invio domanda disoccupazione agricola e non agricola.
La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica, compilando il modulo Sr25, attraverso:
- un’ufficio zonale di patronato, che dovrà assisterti gratuitamente, in quanto nella domanda di disoccupazione agricola viene applicata una trattenuta sindacale (attenzione all’importo del contributo associativo applicato);
- tramite lo Spid (il Sistema Pubblico di identità digitale);
- il Pin online Inps dispositivo o CNS (carta nazionale dei servizi);
- tramite il Contact Center dell’Inps al numero 803164 da telefono fisso (gratuitamente) ed il numero verde Inps 06164164 (a pagamento) da telefono cellulare.
Alla domanda è fondamentale allegare:
- il documento d’identità non scaduto in corso di validità;
- non bisogna più allegare il modello Sr163;
- eventualmente tutte buste paghe dell’anno 2020 (non obbligatorio);
- la lettera di dimissioni per giusta causa e contestazione;
- gli allegati previsti dal modello SR25 in casi particolari. (Come la dichiarazione dei terreni e fabbricati, per i lavoratori con partita iva)
Come fare domanda online?
Per inviare il modulo online della disoccupazione agricola 2021, è necessario accedere al servizio online dell’Inps: Domande Prestazioni a Sostegno del reddito. In seguito nel menu a sinistra, bisogna cliccare su Disoccupazione e/o Anf Agricola e su prestazione domande.
La procedura è già attiva da diversi giorni.
Quando viene liquidata la Disoccupazione agricola 2021?
Dopo aver inviato telematicamente la domanda della disoccupazione agricola 2021, entro e non oltre il 31 Marzo 2021, bisogna attendere l’istruttoria da parte dell’Inps.
Il pagamento della disoccupazione agricola, avviene ogni anno, tra Giugno e Luglio, se non ci sono problematiche nella domanda e se il datore di lavoro, ha comunicato all’Inps, le retribuzioni corrisposte agli operai agricoli (modello DMAG). Quindi le scadenze sono queste:
- è possibile presentare la domanda di disoccupazione agricola in via telematica all’Inps;
- entro il 31 Marzo 2021, bisogna inviare la domanda telematicamente (non ci sono proroghe)
- tra Giugno e Luglio 2021 si riceverà il pagamento della disoccupazione agricola 2021.
Calcolo disoccupazione agricola con 102 giornate
Se un operaio agricolo ha lavorato 102 giornate nel biennio precedente (2019 -2020), l’Inps pagherà le giornate lavorative per un massimo di 365 giornate meno le:
- giornate di lavoro non agricolo;
- giornate pagate a titolo di maternità, malattia o infortunio sul lavoro;
- le giornate di lavoro autonomo agricolo ed anche non agricolo.
In seguito, si moltiplicheranno le giornate agricole lavorate nell’anno 2020, per il 40% della retribuzione media giornaliera, riportate sulle buste paga dell’anno precedente il pagamento della disoccupazione. A questo importo lordo si detrae:
- il 9% di contributo di solidarietà sino a 150 giornate indennizzate;
- le trattenute irpef di lavoro dipendente ed assimilato, in base ai giorni di detrazione ed alla comunicazione di detrazioni fiscali per coniuge e figlio a carico;
- l’eventuale trattenuta sindacale applicata dal sindacato che ha inviato la domanda.
A questo importo netto della disoccupazione, si aggiungono 312 giorni di assegni familiari, se sono stati richiesti nel modulo Sr25, al momento della presentazione della domanda online.
Il numero massimo di giornate dell’anno 2021 è sempre pari 182.
Le giornate indennizzate dall’Inps sono utili a fini del diritto e della misura della pensione di vecchiaia, invalidità e superstiti e solo ai fini della misura per la pensione anticipata.
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