Articolo aggiornato il 29 Marzo 2020 da Nicola Di Masi
Il 16 Marzo 2020 il Governo ha approvato, nella seduta del Consiglio dei Ministri numero 37, il decreto legge denominato Cura Italia, con il quale si prevedono diverse misure per fronteggiare la crisi sanitaria Covid19, che sta colpendo diverse famiglie e imprese.
Tutte le misure saranno tecnicamente disciplinate, in breve tempo, dalle circolari di ogni singola Amministrazione, per materia.
Stop versamenti tasse e contributi per le imprese
Il governo ha stabilito diverse misure fiscali e contributi per le imprese in difficoltà:
- sospensione del versamento dal 8 marzo 2020 al 31 Maggio 2020, delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, per le imprese con fatturato sino a 2 milioni di euro. I versamenti saranno effettuati, senza applicare sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a partire dal mese di maggio 2020,
- vengono anche sospesi i termini relativi ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali Inps e dei premi per l’assicurazione obbligatoria Inail, dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020,
- alle imprese (anche per botteghe e negozi) è riconosciuto per il mese di Marzo 2020, un credito d’imposta nella misura del 60 per cento, ai soggetti esercenti attività d’impresa, per l’importo del canone di locazione, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1,
- ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, è riconosciuto, fino ad un importo massimo di 50 milioni, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.
- Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 23 Febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 600 euro nel mese di Marzo 2020.
Le Piccole medie imprese potranno avvalersi di misure di sostegno finanziario dello Stato, fino al 33% dei prestiti erogati.
Giustizi: Rinvio udienze civili e penali
Sono prorogate fino al 15 aprile 2020, le udienze civili, penali e amministrative, con le relative sospensioni dei termini già adottate precedentemente, fino al 22 marzo 2020.
Nuovo trattamento di cassa di integrazione ordinaria
Lo Stato ha previsto in maniera straordinaria un nuovo trattamento di integrazione per:
- le aziende che alla data di entrata in vigore del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario;
- le aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà.
Le Regioni potranno autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga, in favore di quelle imprese che sono escluse, in base alle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto.
Tutte le scadenze Inps prorogate
Il governo ha previsto nel decreto Cura Italia la proroga di diverse scadenze:
- il 1° giugno 2020 è il termine di scadenza per la presentazione della domanda di disoccupazione agricola di competenza nel 2019,
- è possibile presentare la domanda di disoccupazione Naspi e DIS-Coll entro 120 giorni dal licenziamento, invece di 68 giorni.
- il versamento dei contributi Inps dei lavoratori domestici, con scadenza il 10 Aprile 2020, sono slittati al 10 Giugno 2020 e per tutto il periodo che parte dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020.
- A decorrere dal 23 febbraio 2020 e sino al 1° giugno 2020 il decorso dei termini di decadenza relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall’INPS e dall’INAIL è sospeso di diritto.
Congedo, permessi 104, voucher baby-sitting, divieto licenziamento
Il decreto prevede anche altre misure per le famiglie:
- riconoscimento di un nuovo congedo dal 5 marzo 2020, per un periodo continuativo o frazionato, che non deve essere superiore a quindici giorni, per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno figli di età non superiore ai 12 anni. Il congedo di 15 giorni è pagato sulla busta paga con una indennità pari al 50 per cento della retribuzione e può essere fruito alternativamente da entrambi i genitori, per un totale complessivo di quindici giorni. La procedura telematica del Bonus è attiva.
- In alternativa al congedo è prevista la possibilità di scegliere la corresponsione di un buono di 600 euro per pagare la babysitter attraverso i vocuher baby-sitting.
- Il numero di giorni di permesso mensile retribuito della legge 104 del 1992, è incrementato a dodici giornate per ciascuno dei mesi di marzo e aprile 2020,
- A decorrere dal 5 marzo 2020, i genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato accreditato, hanno diritto a fruire di un congedo dal lavoro indennizzato.
- Il decreto prevede un fondo per la copertura delle indennità perse dai collaboratori sportivi nel periodo di emergenza covid 19,
- ai lavoratori agricoli (con 50 giornate nell’anno 2019), stagionali (senza lavoro dal 1° Gennaio 2019) e dello spettacolo (con almeno 30 contributi versati al fondo e redditi entro 5000 euro) a tempo determinato, è riconosciuta per il mese di Marzo 2020, una tantum di 600 euro,
- ai lavoratori che prestano l’attività lavorativa in sede, è riconosciuto un bonus di 100 euro euro nel mese di Marzo, in base ai giorni di detrazioni indicati sulla busta paga ed in relazione al reddito massimo di 40.000 euro.
- Infine la rata dei mutui, della sola quota di capitale, è sospesa, per le famiglie che hanno contratto mutui per l’acquisto o la costruzione della prima casa.
Nel mese di Marzo 2020 i datori di lavoro nel settore privato, dovranno consentire il godimento delle ferie e dei permessi. Ai lavoratori affetti da gravi e comprovate patologie, è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle richieste di lavorare agile, da casa.
Per due mesi, è previsto anche il divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo dal 23 Febbraio 2020 al 22 Aprile 2020,(crisi aziendale, riduzione del personale) per tutti i lavoratori che sono stati costretti a restare nelle proprie abitazioni, per chiusura temporanea dell’attività di impresa. Ad esclusione dei lavoratori domestici colf e badanti.