Articolo aggiornato il 21 Novembre 2019 da Stefano Mastrangelo
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Da gennaio 2018 partirà il reddito di inclusione
Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’8 giugno 2017 preliminarmente, il decreto legislativo che disciplina le modalità operative del reddito di inclusione.
A chi spetta?
Il reddito di inclusione spetta ai nuclei familiari con due particolari requisiti:
- con un valore Isee (in corso di validità) non superiore a 6000 euro;
- valore del patrimonio immobiliare, non comprendente la casa di abitazione, di 20.000 euro.
La misura in fase iniziale si rivolgerà a 660mila famiglie di cui 560mila con particolare situazioni. Ad esempio con figli minori o con disabili, con donne in gravidanza o disoccupati con un’età superiore a 55 anni.
Il reddito di inclusione è compatibile con una situazione lavorativa (valutata caso per caso in base ai requisiti economici). Però non è compatibile con la Naspi o con qualsiasi prestazione o ammortizzatore sociale erogato dall’Inps.
Il reddito di inclusione durerà massimo 18 mesi (periodo continuativo) e si potrà richiedere nuovamente dopo 6 mesi dall’ultima erogazione economica.
Quanto spetta?
Il Rei (reddito di inclusione) è un beneficio economico massimo per 12 mensilità di:
- 190 euro mensili per una persona sola;
- fino a 490 euro per un nucleo familiare composto da 5 o più persone.
Per richiederlo cosa devo fare?
Dovrai presentare o meglio richiedere dall’Inps l’Isee precompilato.
A breve Vi spiegheremo come.
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