Articolo aggiornato il 3 Dicembre 2021 da Stefano Mastrangelo
Indice
Cos’è il bonus casalinghe?
Il decreto di Agosto prevede un fondo a sostegno delle casalinghe, al fine di inserirle nel mondo del lavoro, attraverso la formazione. Per questo il governo ha istituto un Fondo di 3 milioni di euro annui per qualificare le disoccupate.
Il bonus casalinghe sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2021. Però è sempre in attesa di un decreto attuativo del Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia, il quale ne definirà i criteri e le modalità.
A chi spetta il bonus casalinghe?
L’articolo 22 del decreto di agosto 2020, istituisce un Fondo per la formazione personale delle casalinghe destinato alle:
- Promozione della formazione professionale,
- l’Incremento delle opportunità culturali e partecipative.
Il fondo è rivolto alle donne che svolgono la propria attività gratuita all’interno dell’ambito domestico, gratuitamente e senza alcun rapporto di lavoro, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico. Le stesse casalinghe devono essere iscritte al fondo di cui all’articolo 7 della legge n. 3 dicembre 1999, numero 493, ossia all’assicurazione Inail, pagata annualmente.
Quindi nessun bonus economico per le casalinghe. L’intervento è finalizzato alla formazione professionale, attraverso la collaborazione di Enti pubblici e Privati di formazione.
Un decreto attuativo del Ministro delle pari opportunità, stabilirà le modalità operative, per richiedere ed usufruire di questo voucher formazione, entro il 31 dicembre 2020.
Pensione casalinghe: iscrizione fondo Inps
Ricordiamo che oltre il fondo di formazione per le casalinghe, previsto dal decreto di Agosto, è istituto un fondo di previdenza presso l’Inps, dal 1° Gennaio 1997, per coloro che hanno responsabilità familiari e accudiscono i loro cari all’interno del nucleo familiare gratuitamente.
Posso iscriversi al fondo casalinghe Inps, sia gli uomini e le donne con un’età compresa tra i 16 anni e 65 anni, iscritti all’assicurazione Inail.
Non hanno diritto:
- i titolari di pensione,
- coloro che svolgono un’attività lavorativa con contratto all’interno del nucleo familiare e fuori del nucleo familiare, per la quale è obbligatoria l’iscrizione alle diverse gestioni Inps,
- i soggetti che superano il numero di settimane lavorative sufficienti per aver diritto alla pensione, anche con un contratto part-time.
Per incominciare a versare, bisogna iscriversi tramite le proprie credenziali Inps o tramite il patronato al servizio online: Iscrizione Fondo casalinghe.
Il versamento minimo è di 25,82 euro, con il quale verrà accreditato un mese di contribuzione. Quindi con 309,84 euro, si verserebbero 12 mesi di contributi Inps. Questi importi si pagano con un bollettino postale o MAV, inviati al domicilio del disoccupato o stampabili attraverso il servizio online: Fondo previdenza Casalinghe—>Stampa bollettino.
I contributi sono deducibili sia per il dichiarante e sia per il familiare fiscalmente a carico.
Come funziona l’iscrizione al Fondo casalinghe Inps?
Secondo l’Inps, al disoccupato che versa al Fondo casalinghe spetta una:
- pensione di inabilità, con almeno 5 anni di contributi, a condizione della patologia accertata dall’Inps,
- pensione vecchiaia, a partire dal 57° anno di età, a condizione che siano stati versati almeno 5 anni di contributi.
Nell’ultimo caso la pensione di vecchiaia è calcolata con il sistema contributivo (ossia in base ai contributi versati) e viene corrispostasolo se l’importo maturato della pensione risulta almeno pari all’ammontare dell’assegno sociale maggiorato del 20% (1,2 volte l’assegno sociale); quindi prima di versare inutilmente, bisogna verificare attentamente la propria posizione contributiva.
Invece, non si considera l’importo, al compimento del 65° anno di età.
Le pensioni non sono integrate al trattamento minimo e sono reversibili. Per questo gli importi delle pensioni sono talmente minimi, inferiori a 500 euro.