Livelli e mansioni del contratto colf e badanti 2023
Il Contratto Nazionale per Colf e Badanti nel 2023

Articolo aggiornato il 1 Marzo 2024 da Nicola Di Masi

Contratto colf e badanti 2023: nuove retribuzioni, ferie, malattia e periodo di preavviso

Contratto colf e badanti 2023 tabelle retributive: Ecco le nuove retribuzioni 2023, le ferie, i permessi, la malattia ed il periodo di preavviso del contratto colf e badanti 2023.

Tutti i diritti dei lavoratori baby sitter, colf o badanti, sono indicati nel CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro) domestico.

Il contratto dei lavoratori domestici è costituito da due diversi contratti: lavoratori conviventi e lavoratori non conviventi con il datore di lavoro. Per questo le retribuzioni sono differenti, in relazione al rapporto di lavoro, se è convivente e non convivente. Ricordiamo che dal 1° Ottobre 2020 è obbligatorio il versamento alla Cassa Colf (da parte del datore di lavoro), insieme al pagamento dei contributi Inps trimestrali.

Il lavoro delle colf e badanti nei prossimi anni sarà un lavoro particolare, non accessibile a tutti. Infatti dal 2020, il rapporto di lavoro baby-sitter, colf e badanti, è qualificato, attraverso una patente di qualità stabilita dalla norma 11766 di Uni.

Livelli e mansioni del contratto colf e badanti 2023

Il contratto collettivo dei lavoratori domestici, prevede diversi livelli retributivi, in base alle mansioni, all’esperienza lavorativa del prestatore di lavoro ed ai suoi titoli formativi.

Nel contratto di lavoro domestico, i 4 livelli delle retribuzioni vengono indicati con le lettere, dalla lettera A alla lettera DS ed i lavoratori sono classificati in:

  1. Livello A: assistenti familiari, non addetti all’assistenza di persone, sprovvisti di esperienza professionale, nonché gli assistenti familiari che svolgono con competenza le proprie mansioni, relative ai profili lavorativi indicati, a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro.
    Profili livello A:
    a) Addetto alle pulizie. Svolge esclusivamente mansioni relative alla pulizia della
    casa;
    b) Addetto alla lavanderia. Svolge esclusivamente mansioni relative alla lavanderia;
    c) Aiuto di cucina. Svolge esclusivamente mansioni di supporto al cuoco;
    d) Stalliere. Svolge mansioni di normale pulizia della stalla e di cura generica del/dei
    cavallo/i;
    e) Assistente ad animali domestici. Svolge esclusivamente mansioni di assistenza ad
    animali domestici;
    f) Addetto alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi;
    g) Operaio comune. Svolge esclusivamente mansioni manuali, di fatica, sia per le
    grandi pulizie, sia nell’ambito di interventi di piccola manutenzione.
    Livello A Super: Addetto alla compagnia. Svolge esclusivamente mansioni di mera compagnia a persone adulte autosufficienti, senza effettuare alcuna altra prestazione di lavoro;

2. Livello B: assistenti familiari che, svolgono con specifica competenza le proprie mansioni, ancorché a livello esecutivo.
Profili livello B:
a) Collaboratore familiare generico polifunzionale. Svolge le plurime incombenze
relative al normale andamento della vita familiare, compiendo, promiscuamente,
mansioni di pulizia e riassetto della casa, di addetto alla cucina, di addetto alla
lavanderia, di assistente ad animali domestici, nonché altri compiti nell’ambito del livello di appartenenza;
b) Custode di abitazione privata. Svolge mansioni di vigilanza dell’abitazione del
datore di lavoro e relative pertinenze, nonché, se fornito di alloggio nella proprietà, di custodia;
c) Addetto alla stireria. Svolge mansioni relative alla stiratura;
d) Cameriere. Svolge servizio di tavola e di camera;
e) Giardiniere. Addetto alla cura delle aree verdi ed ai connessi interventi di
manutenzione;

f) Operaio qualificato. Svolge mansioni manuali nell’ambito di interventi, anche complessi, di manutenzione;
g) Autista. Svolge mansioni di conduzione di automezzi adibiti al trasporto di persone ed effetti familiari, effettuando anche la relativa ordinaria manutenzione e pulizia;
h) Addetto al riassetto camere e servizio di prima colazione anche per persone ospiti del datore di lavoro. Svolge le ordinarie mansioni previste per il collaboratore
generico polifunzionale, oltreché occuparsi del rifacimento camere e servizio di
tavola della prima colazione per gli ospiti del datore di lavoro.
Livello B Super
Profilo Livello B Super:
a) Assistente familiare che assiste persone autosufficienti, ivi comprese, se richieste,
le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti;
b) Assistente familiare che assiste bambini (baby sitter), ivi comprese, se richieste, le
attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.

3. Livello C: assistenti familiari che, in possesso di specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche, relative allo svolgimento dei compiti assegnati, operano con totale autonomia e responsabilità.
Profilo Livello C: a) Cuoco. Svolge mansioni di addetto alla preparazione dei pasti ed ai connessi compiti di cucina, nonché di approvvigionamento delle materie prime.

Livello C super: Assistente familiare che assiste persone non autosufficienti (non formato), ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.

4. Livello D: assistenti familiari che, in possesso dei necessari requisiti professionali, ricoprono specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale e/o coordinamento.

Profili Livello D: a) Amministratore dei beni di famiglia. Esegue mansioni connesse all’amministrazione del patrimonio familiare; b) Maggiordomo. Presta mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse ai servizi rivolti alla vita familiare; c) Governante.

Svolge mansioni di coordinamento relative alle attività di cameriere di camera, di stireria, di lavanderia, di guardaroba e simili; d) Capo cuoco. Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse alla preparazione dei cibi e, in generale, ai compiti della cucina e della dispensa; e) Capo giardiniere. Presta mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse alla cura delle aree verdi e relativi interventi di manutenzione; f) Istitutore. Svolge mansioni di istruzione e/o educazione dei componenti il nucleo familiare.

Livello D super: a) Assistente familiare che assiste persone non autosufficienti (formato), ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti; b) Direttore di casa. Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse all’andamento della casa; c) Assistente familiare educatore formato.

Lavoratore che, nell’ambito di progetti educativi e riabilitativi elaborati da professionisti individuati dal datore di lavoro, attua specifici interventi volti a favorire l’inserimento o il reinserimento nei rapporti sociali, in autonomia, di persone in condizioni di difficoltà perché affette da disabilità psichica oppure da disturbi dell’apprendimento o relazionali.

Tabelle retributive colf e badanti 2023

Nel contratto collettivo dei lavoratori domestici conviventi e non conviventi, sono previste delle retribuzioni minime tabellari, in base al livello di inquadramento del lavoratore. Per le baby-sitter, colf e badanti, le retribuzioni vengono aggiornate annualmente (all’inizio di ogni anno) dai sindacati delle associazioni delle famiglie e dal Ministero del lavoro. L’aumento per l’anno 2023, è pari all’80% dell’inflazione dell’anno precedente e quindi pari a 9,2% per quanto riguarda le retribuzioni e del 11,5% per quanto riguarda le indennità di vitto e alloggio.

Nell’anno 2023, le retribuzioni del contratto colf e badanti 2023 sono le seguenti:

Minimi retributivi colf e badanti 2023
LIVELLORETRIBUZIONE LORDA MINIMAINDENNITA' AGGIUNTIVA SOLO PER LIVELLO D e DS
A725,19
AS857,06
B922,28
BS988,90
C1054,85
CS1120,76
D1318,54194,98
DS1384,46194,98
Tabella retribuzioni minime orarie colf e badanti 2023 NON conviventi
LIVELLORETRIBUZIONE LORDA MINIMA
A5,27
AS6,21
B6,58
BS6,99
C7,38
CS7,79
D8,98
DS9,36
Assistenza notturna tabella retributiva 2023
LIVELLORETRIBUZIONE LORDA MINIMA - VALORI MENSILI
BS1.137,23
CS1.288,87
DS1.592,17
Livello Unico assistenza notturna tra le ore 21,00 e le ore ore 8,00
LIVELLORETRIBUZIONE LORDA MINIMA - VALORI MENSILI
Livello Unico761,45
Tabelle retributive 2023 lavoratori conviventi e non conviventi livelli CS e DS durante i giorni di riposo
LIVELLORETRIBUZIONE LORDA MINIMA - VALORE ORARIO
CS8,36
DS10,09

Dal 1° Gennaio 2023, l’indennità sostitutiva di vitto e alloggio delle colf e badanti è pari a 6,47 euro giornalieri, di cui:

  • 2,26 euro per ciascun pranzo e/o colazione;
  • 2,26 euro per cena;
  • 1,95 euro per l’alloggio.

Inoltre sono previste delle indennità variabili a seconda della mansione:

  • 130,05 euro mensili o 0,72 euro orari, per le babysitter inquadrate con livello BS,
  • 112,34 euro mensili o 0,60 euro orari, per gli addetti all’assistenza di più di una persona non autosufficiente inquadrati con i livelli CS e DS,
  • 8,99 euro mensili, per i livelli B, in possesso della certificazione di qualità di cui alla norma UNI 11766/2019,
  • 11,24 euro mensili per i livelli BS e CS, in possesso della certificazione di qualità di cui alla norma UNI 11766/2019.

Quanto mi costa una colf o una badante nel 2023?

Per calcolare la retribuzione spettante ad una colf o badante, bisogna sommare tutti gli importi indicati nelle tabelle precedenti, più le indennità previste per i livelli D e DS.

Per calcolare la retribuzione giornaliera (ad esempio prendiamo come riferimento il contatto collettivo domestico convivente), bisogna dividere la retribuzione lorda indicate nelle tabelle, per il coefficiente giornaliero 26. Facciamo un esempio pratico per il livello CS convivente, la retribuzione mensile nel 2023 è pari ad euro 1120,76 e la retribuzione giornaliera è pari ad euro 43,11 euro (1120,76/26).

Alle babysitter, colf e badanti spetta la tredicesima mensilità. Non è prevista la quattordicesima.

Come si calcola la tredicesima delle badanti? La gratifica natalizia è pari ad una mensilità (1/12), da corrispondere prima del 25 Dicembre. Se il rapporto di lavoro è a tempo determinato, saranno pagati tanti ratei in base ai mesi lavorati. (Esempio: Se una badante, con livello CS convivente, è stata assunta dal 10/08/2023, alla lavoratrice spetta di tredicesima (a dicembre 2023) un importo pari ad euro 466,98 euro, ossia 1120,76 diviso 12 per i 5 mesi lavorati.

Quante ore al giorno deve lavorare una colf o badante?

I lavoratori domestici colf e badanti, hanno diritto:

  • ad un riposo giornaliero di 11 ore consecutive; (comprendo le ore di riposo notturno)
  • ad un riposo settimanale di un’intera giornata lavorativa di 24 ore.

L’orario di lavoro massimo per i lavoratori domestici:

  • conviventi, è di 10 ore giornaliere (che non devono essere consecutive) per un totale di 54 ore settimanali;
  • non conviventi, l’orario di lavoro è di 8 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 o 6 giorni.

Si può assumere un lavorare a tempo parziale per un massimo di 30 ore settimanali solo con un livello C, B e B super.

Quanti giorni di ferie ha una colf o badante al mese?

Alle lavoratrici domestiche spettano 26 giorni lavorativi di ferie, 2,16 giorni mensili, indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro, per ogni anno, intero, di servizio.

I lavoratori domestici con una retribuzione mensile percepiranno la normale retribuzione. Al contrario i lavoratori con una retribuzione ad ore, percepiranno una retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale, per ogni giorno di ferie godute.

Le ferie possono essere frazionate e godute per due periodi. In base alle esigenze del lavoratore, il datore di lavoro dovrà fissare il periodo di ferie da giugno a settembre.

Nel caso in cui il prestatore di lavoro è straniero ed ha la necessità di raggiungere la sua famiglia, è possibile cumulare le ferie per un periodo non superiore a due anni dalla data di assunzione.

Le ferie non possono essere pagate durante il rapporto di lavoro, senza che il lavoratore ne usufruisca effettivamente. Al contrario, se i lavoratori domestici non percepiscono le ferie al termine del rapporto di lavoro, il datore di lavoro dovrà totalmente pagarle come ferie non godute, nell’ultima busta paga.

Chi paga la colf o la badante in caso di malattia?

La malattia dei lavoratori domestici, non viene retribuita, come tutti gli altri lavoratori. E’ pagata dal datore di lavoro come retribuzione globale di fatto per un numero di giorni massimo complessivi nell’anno, pari a:

  • 8 giorni, in caso di anzianità lavorativa sino a 6 mesi;
  • 10 giorni, per un’anzianità lavorativa da 6 mesi a due anni;
  • 15 giorni, per un’anzianità lavorativa superiore a due anni.

Il datore di lavoro è obbligato a corrispondere al lavoratore, secondo il contratto collettivo nazionale:

  • fino al terzo giorno consecutivo, il 50% della retribuzione globale di fatto;
  • dal 4° giorno in poi, il 100% della retribuzione globale di fatto.

L’eventuale rimborso delle prestazioni in caso di malattia delle colf e badanti, viene effettuato dalla Cassa malattia Colf, in quanto dal 1 Ottobre 2020, il datore di lavoro è obbligato a versare alla Cassa Colf (con il pagamento dei contributi Inps).

Chi lo paga l’infortunio alle colf o alla badante?

In caso di infortunio di un lavoratore domestico, il datore di lavoro pagherà i solo i primi 3 giorni di infortunio e, dal quarto giorno in poi, verrà corrisposta l’indennità economica dall’Inail. (Ente statale che si occupa degli infortuni sul lavoro)

Per ricevere l’indennità economica dall’Inail, il datore di lavoro deve comunicare entro 48 ore dall’infortunio (dal momento in cui ne è avvenuto a conoscenza), l’accaduto all’Inail, con un’apposita denuncia, per non avere sanzioni amministrative. Dall’altra parte, il lavoratore domestico, è tenuto ad avvisare tempestivamente il datore di lavoro.

Contratto colf e badanti 2023: preavviso di licenziamento

In caso di licenziamento da parte del datore di lavoro o in caso di dimissioni del lavoratore, entrambi i soggetti sono obbligati a rispettare il periodo di preavviso, ossia un numero di giorni prima del licenziamento.

Come licenziare una badante con contratto a tempo indeterminato? In caso di licenziamento (da parte del datore di lavoro), per i rapporti di lavoro superiori a 24 ore settimanali, spettano:

  • 15 giorni di calendario, per un’anzianità lavorativa fino a 5 anni;
  • 30 giorni di calendario, per anzianità oltre 5 anni.

Nel momento in cui si procede al licenziamento di rapporti pari o inferiori a 24 ore settimanali, il periodo di preavviso è pari ad:

  • 8 giorni di calendario, per un’anzianità lavorativa fino a 2 anni;
  • 15 giorni di calendario per anzianità oltre 2 anni.

Quando il lavoratore vuole dimettersi, deve dare un preavviso per iscritto, con una lettera da far pervenire al datore di lavoro (non è necessaria la procedura online sul sito del Ministero del Lavoro) di:

  • 8 giorni di calendario per anzianità fino a 5 anni, per i rapporti di lavoro superiori a 24 ore settimanali.
  • 15 giorni di calendario per anzianità oltre 5 anni, per i rapporti di lavoro superiori a 24 ore settimanali.

In caso di dimissioni, per i rapporti pari o inferiori a 24 ore settimanali, il preavviso è di:

  • 8 giorni di calendario per un’anzianità lavorativa fino a 2 anni;
  • 15 giorni di calendario per anzianità oltre 2 anni.

Per i portieri privati, custodi di villa ed altri lavoratori con alloggio indipendente di proprietà del datore di lavoro, il preavviso è di:

  • 30 giorni di calendario fino ad un anno di anzianità;
  • 60 giorni di calendario per anzianità superiore ad un anno.

Quando la cessazione del rapporto di lavoro è dovuta per decesso del datore di lavoro, al lavoratore spetta l’indennità di mancato preavviso pari alla durata del rapporto di lavoro ed alle ore settimanali previsti dal contratto.

Contributi Colf e Badanti 2023: quanto si paga?

I contributi dei lavoratori domestici sono aumentati nell’anno 2023. Per simulare il calcolo dei pagamenti Inps dei lavoratori domestici colf e badanti, è indispensabile accedere al servizio online dell’Inps e seguire le istruzioni del nostro video:

Ricordiamo che dal 1 Ottobre 2020 i datori di lavoro, devono pagare obbligatoriamente, anche la quota della cassa colf.

Quanto costa realmente una badante? Per approfondimenti leggi il nostro articolo: Quanto costa assumere una badante?

Consulenza del team di pensioniebonus.it
Per qualsiasi consulenza personalizzata sul contratto collettivo lavoro domestico colf e badanti 2023, clicca sulla nostra area dedica di consulenza online.

Vota questo articolo

3 Commenti

Se vi sono altri commenti, ti consigliamo di leggerli. La tua risposta potrebbe essere già qui

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui