Articolo aggiornato il 1 Aprile 2024 da Stefano Mastrangelo
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La Pasquetta in Busta Paga: cosa c’è da sapere?
Come viene pagata la giornata del Lunedì dell’Angelo nella busta paga del lavoratore? Ai lavoratori viene pagata la festività comunemente chiamata Pasquetta?
Il Lunedì dell’Angelo è una festività nazionale religiosa, differente da quelle civili e viene pagata dal datore di lavoro in busta paga, con una voce di retribuzione particolare sul cedolino paga.
In questo articolo scopriamo tutte le modalità di pagamento della festività del Lunedì dell’Angelo.
Perché si festeggia la “Pasquetta”?
La Pasquetta, conosciuta anche come il Lunedì dell’Angelo, è una festività italiana che si celebra il giorno dopo la Pasqua. Questo giorno è dedicato alla contemplazione dell’annuncio pasquale e rappresenta quindi un prolungamento della celebrazione Pasquale.
Secondo la tradizione cristiana, questo nome deriva dall’annuncio fatto da un angelo alle donne che visitarono la tomba di Gesù, trovandola vuota e ricevendo il messaggio che il Messia era risorto.
In tempi moderni la Pasquetta (meteo permettendo) è sinonimo di gite fuori porta, che combinano il piacere di trascorrere tempo all’aperto con la celebrazione delle festività pasquali. Civilmente, la tradizione della scampagnata è stata introdotta nel dopoguerra per prolungare la festività di Pasqua, offrendo un’occasione per riunirsi con famiglia e amici all’aria aperta. In diverse regioni d’Italia, è comune organizzare picnic, barbecue e altre attività ricreative in campagna o nei parchi, creando momenti di condivisione e allegria. Quindi si tratta in tutto e per tutto di un giorno festivo davvero molto sentito a livello nazionale.
Tutte le festività nazionali religiose e civili in Italia
I lavoratori hanno diritto di assentarsi dal lavoro durante le festività religiose e di tipo civile.
Le festività religiose nazionali sono:
- il 1° gennaio, (Capodanno)
- il 6 gennaio, (Epifania)
- lunedì di Pasqua, (Pasquetta – Lunedì dell’angelo)
- il 15 agosto, (Ferragosto – Assunzione della Beata Vergine Maria)
- il 1° Novembre, (Ognissanti)
- l’8 dicembre, (Immacolata Concezione)
- il 25 dicembre, (Natale)
- il 26 dicembre (Santo Stefano)
Le festività nazionali di tipo civile sono:
- il 25 aprile,
- il 1° maggio,
- il 2 giugno.
A queste festività si aggiunde la festività patronale, in base alla sede ed all’unità produttiva dell’impresa.
Pasquetta in Busta Paga: come si paga?
Il Lunedì dell’Angelo è considerato come un giorno festivo nazionale di tipo religioso in Busta Paga ed indipendentemente dalla regolamentazione del contratto collettivo nazionale del lavoro viene sempre pagato.
Questo vale (ad esempio) anche per le festività del 1° Maggio e del 2 Giugno, sempre vi sarà un voce retributiva aggiuntiva nel cedolino di paga come festività.
Per molti lavoratori, ad esempio per chi svolge prestazione lavorative nei settori turistici, in caso di lavoro festivo, spetta sia il pagamento della festività nazionale (ad esempio la Pasquetta) e la maggiorazione della festività prevista dai contratti collettivi nazionali di settore.
I contratti collettivi CCNL (in mancanza di una normativa specifica) elencano le giornate festive nell’anno e le modalità di pagamento. Se la festività “cade” nella giornata di domenica (sempre festiva in Italia) o nel giorno previsto per il riposo settimanale, viene considerata come festività non goduta e viene retribuita come giornata normale in più sulla busta paga. (1/26 della retribuzione lorda). Questo vale anche per la festività del Santo Patrono. (articolo 5, comma 3 della Legge 260/1949)
In conclusione possiamo dire, che durante le festività, il lavoratore ha diritto ad assentarsi, salvo se è espresso diversamente nel contratto individuale di lavoro.
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