Articolo aggiornato il 4 Febbraio 2025 da Stefano Mastrangelo

Come verificare la pratica Assegno di inclusione nel 2025?

Dalla fine del 2023 è possibile presentare la domanda per l’Assegno di inclusione, per coloro che hanno figli minori, disabili, sessantenni e persone in condizione di svantaggio all’interno del nucleo familiare.

L’assegno di inclusione (ADI) viene pagato attraverso una carta prepagata da ritirare all’ufficio postale dopo aver ricevuto un SMS o una mail da parte di INPSComunica. Al primo ritiro ci sarà già l’accredito della ricarica.

Come verificare domanda ADI 2025?

Per controllare la domanda Assegno di inclusione nel 2025, bisogna essere in possesso delle credenziali Inps: Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi), accedere al servizio online: Assegno di inclusione ed entrare nella propria area.

In seguito bisogna cliccare su Accedi alla DOMANDA in Gestione della Domanda e visualizzerai lo stato della domanda.

Nell’esempio è Accolta.

Cliccando sulla i in stato domanda, è possibile consultare:

  1. l’esito della domanda e l’esito positivo di tutti i requisiti,
  2. il periodo della disposizione (nell’esempio Gennaio 2025)
  3. la data di disposizione dell’Inps,
  4. la data di rendicontazione delle poste,
  5. l’importo disposto (nell’esempio 494,92 euro)

Perché la domanda ADI 2025 può essere respinta?

Lo stato della domanda dell’Assegno di inclusione può risultare respinta, solo se non si rispettano i requisti previsti dalle legge, come la residenza anagrafica, il possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo, il superamento dei limiti Isee, la mancata comunicazione dell’inizio lavorativo di un componente familiare o le dimissioni volontarie di un componente nei 12 mesi antecedenti.

Nella maggior parte dei casi la domanda ADI 2025 viene respinta per mancanza dei requisiti ai fini Isee. Questo parametro si riferisce principalmente al reddito di tutti i componenti familiari, che per l’Isee 2024 si riferisce ai redditi dell’anno 2022 e per l’Isee 2025 ai redditi dell’anno 2023.

Per questo è importante verificare oltre l’attestazione Isee, anche il quadro FC8 della dichiarazione DSU di tutti i componenti familiare. La pratica può essere anche sospesa, per l’assenza alla convocazione ai servizi sociali, al centro per l’impiego e per la mancata partecipazione ai progetti di utilità sociale.

Come si utilizza la Carta ADI nel 2025?

La carta prepagata di inclusione, dal momento del ritiro presso gli Uffici postali, potrà essere utilizzata per pagare beni di prima necessità, bollette, affitto (tramite un bonifico al proprietario di casa) e per il pagamento della rata del mutuo dell’abitazione principale.

Con la Carta ADI non è possibile pagare:

a) giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
b) acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
c) giochi pirotecnici;
d) prodotti alcolici.
e) acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi
portuali;
f) armi;

g) materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
h) servizi finanziari e creditizi;
i) servizi di trasferimento di denaro;
j) servizi assicurativi;
k) articoli di gioielleria;
l) articoli di pellicceria;
m) acquisti presso gallerie d’arte e affini;
n) acquisti in club privati.

Nel caso di ritiro di una sola carta, il beneficiario può prelevare 100 euro, moltiplicato per la scala di equivalenza. Per ora non è prevista nessuna decurtazione se l’importo non viene speso entro il mese successivo.

Per tutti gli aggiornamenti e le novità sull’Assegno di inclusione, leggi i nostri ultimi articoli online e seguici sui Social:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *