Articolo aggiornato il 22 Ottobre 2024 da Stefano Mastrangelo
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Assegno Unico ed Universale dell’Inps
Quando parliamo di Assegno Unico ed Universale per i figli a carico, conosciuto anche come “Assegno Unico”, parliamo di un beneficio economico introdotto in Italia nel 2022 per sostenere le famiglie con figli.
È un’iniziativa gestita dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ed è pensata per semplificare e unificare una serie di contributi che in passato erano distribuiti tra diverse agevolazioni e bonus.
L’idea è quella di fornire un sostegno economico unico e universale, destinato a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dalla loro situazione lavorativa. Sia i lavoratori dipendenti che gli autonomi, così come i disoccupati e i pensionati, possono richiederlo.
Che cos’è l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico Inps, consiste in una somma di denaro mensile che lo Stato italiano eroga alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni di età (in alcuni casi, senza limiti di età se il figlio ha disabilità). La somma che ogni famiglia riceve varia in base a diversi fattori, tra cui:
- Il numero di figli: L’importo aumenta all’aumentare del numero di figli.
- Il reddito familiare: L’Assegno Unico è modulato sulla base dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), un parametro che misura la condizione economica della famiglia. Le famiglie con ISEE più basso ricevono un importo maggiore.
- L’eventuale presenza di figli con disabilità: Per i figli disabili, l’importo è maggiorato e le agevolazioni durano oltre i 21 anni.
Chi può richiedere l’AUU?
L’Assegno Unico può essere richiesto da tutte le famiglie che abbiano figli a carico, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori. Non importa se si è impiegati nel settore pubblico o privato, autonomi, disoccupati o pensionati: l’Assegno Unico è aperto a tutti. Tuttavia, l’importo varia in base alla situazione economica familiare, come determinato dall’ISEE.
A chi può spettare l’Assegno Unico Inps?
La richiesta può essere presentata da chi ha la cittadinanza italiana o di un paese dell’Unione Europea ed anche dai Cittadini extra-comunitari, a patto che abbiano un permesso di soggiorno valido e siano residenti in Italia da almeno due anni (continuativi).
Ma come avviene il calcolo dell’Assegno Unico?
L’importo dell’Assegno Unico dipende da due fattori principali: il reddito familiare (ISEE) e il numero di figli a carico.
Le due variabili fondamentali sono l’ISEE e il numero di figli presente nel nucleo familiare.
Per fare solo un esempio (ricordiamo che condizioni e valori cambiano ogni anno), una famiglia con un ISEE molto basso e due figli potrebbe ricevere circa 350 euro al mese, mentre una famiglia con un ISEE molto alto e due figli potrebbe ricevere circa 100 euro.
La domanda per l’Assegno Unico va presentata direttamente all’INPS attraverso diverse modalità:
- Online: Il modo più semplice è accedere al sito dell’INPS, utilizzare il proprio SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e compilare il modulo online.
- Patronati: Chi ha difficoltà a fare la domanda online può rivolgersi a un patronato, che fornisce assistenza gratuita per la compilazione della richiesta.
- Contact center: In alternativa, si può fare domanda telefonicamente contattando il numero verde dell’INPS.
La domanda può essere fatta in qualunque momento dell’anno, ma è importante sapere che l’importo viene corrisposto retroattivamente solo fino a un massimo di cinque mesi. Quindi, prima si presenta la domanda, prima si comincerà a ricevere l’assegno.
Assegno Unico e precedenti bonus: cosa cambia?
L’Assegno Unico ha semplificato il vecchio sistema di bonus e di welfare familiare andando ad eliminare/unificare i vecchi sussidi, come:
- gli Assegni familiari: Gli assegni per il nucleo familiare sono stati aboliti e sostituiti dall’Assegno Unico.
- il Bonus bebè: Anche il bonus bebè è stato eliminato, poiché il sostegno ai neonati è ora incluso nell’Assegno Unico.
- le Detrazioni fiscali per figli a carico: Le detrazioni fiscali per i figli a carico sotto i 21 anni sono state sostituite dall’Assegno Unico.
L’obiettivo principale dunque è stato quello di rendere più chiaro e semplice il sistema di sostegno alle famiglie, riducendo la burocrazia e garantendo un contributo economico che si adatti meglio alle diverse esigenze.
L’Assegno Unico e Universale offre un aiuto economico per tutte le famiglie con figli, rispondendo alle esigenze sia dei nuclei familiari meno abbienti che a quelli con redditi più elevati.
Cosa ne pensi dell’Assegno Unico e Universale?
Grazie mille
Grazie a lei.