Articolo aggiornato il 26 Gennaio 2021 da Stefano Mastrangelo
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L’ Ape social o l’ape sociale, è una pensione anticipata Inps, che permette di anticipare i tempi della amata pensione. Per accedere all’Ape sociale Inps, sono necessari 63 anni e almeno 30 anni di contributi. In più, la nuova pensione Inps richiede dei requisiti “sociali”, per andare in pensione prima del tempo previsto dalla pensione di vecchiaia. Spetta il Bonus Renzi di 80 euro anche all’Ape sociale Inps?
L’art. 12 della Circolare Inps n. 100 del 16.06.2017 esplica, che l’anticipo pensionistico APE sociale, è equiparato ad un reddito di lavoro dipendente e non ad un trattamento pensionistico. Infatti alla stessa, viene applicato un regime fiscale identico a quelli dei lavoratori dipendenti. L’art. 12, tratta del regime fiscale Ape sociale Inps:
“L’indennità in questione, percepita in mancanza del reddito di lavoro dipendente, in forza di quanto disposto dall’art. 6, comma 2 del Tuir, costituisce reddito della stessa categoria di quello perduto. Pertanto, l’Istituto, in qualità di sostituto di imposta ai sensi dell’art. 64 del DPR n. 600/73, sulle somme erogate a titolo di APE sociale:
- determina le ritenuta fiscale come previsto dal secondo comma dell’art. 23 del DPR n. 600/73, applicando le aliquote per scaglioni di reddito di cui all’art. 11 del Tuir;
- riconosce le detrazioni d’imposta per reddito (commi 1 e 1-bis) art. 13 del Tuir) e, se richieste, le detrazioni per carichi di famiglia (art. 12 del Tuir);
- effettua il conguaglio fiscale di fine anno tra le ritenute operate e l’imposta dovuta sul reddito complessivo (art. 23, comma 3 del DPR n. 600/73);
- rilascia la Certificazione Unica dei redditi (art. 4, comma 6-ter del DPR. 322/1998).”
Anche al percettore dell’Ape sociale, l’Inps rilascia un Cu (certificazione unica) ed il suo reddito lo inserisce nella prima colonna: reddito di lavoro dipendente ed assimilato, con contratto a tempo indeterminato.
A differenza di molte sedi Inps che dicono il contrario, ai titolari di assegno Ape social, spetta il bonus Renzi di 80 euro mensili, se si rispettano i requisiti stabiliti dalla legge. La legge di bilancio 2018, al comma 132, ha sostituito l’art. 13 del comma 1-bis del Testo unico delle imposte sui redditi, aumentando il limite di reddito a 26.600 euro, da non superare per l’accredito mensile del bonus di 80 euro in busta paga, sulla Naspi e sull’Ape sociale. Per avere il bonus Renzi di 80 euro sull’Ape social, bisogna:
- superare un reddito complessivo individuale di 8.174,00 euro e Non superare un reddito complessivo di 24.600,00 euro;
- se il reddito percepito annualmente da un disoccupato in Ape social, supera i 24.600,00, il Bonus 80 euro verrà erogato in maniera parziale (in proporzione al reddito complessivo percepito); ad esempio con un reddito complessivo individuale di 25000 euro per 365 giorni, spetta un bonus irpef di 64 euro e 768 annuali. (26.600-25000= 1600/2000 = 0,8*960 = 768 annuali)
- Se si supera il limite reddito annuale di 26.600 euro, non si ha diritto al bonus.
Ricordiamo che l’importo massimo della pensione anticipata APE social, è di 1500 mensili. Per questo un percettore di questo assegno Inps deve superare la soglia minima di 8174 euro, per aver diritto al bonus Renzi.
Nell’esempio precedente, il reddito indicato nel CU 2019, non è sufficiente per erogare il Bonus Renzi. Sarà l’Inps all’inizio dell’anno a calcolare l’importo del bonus spettante nell’anno corrente, in base all’assegno economico previsto ed alla durata dell’Ape sociale.
Se non si riceve l’assegno Ape sociale Inps, è possibile sempre recuperarlo nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, se si rispettano i limiti di reddito minimo (8174 euro) e massimi (26.600 euro).
Il pagamento del Bonus 80 euro su Ape Social avviene automaticamente, senza fare nessuna domanda. Dovrebbe avvenire mensilmente da parte dell’Inps, sul conto di accredito dell’Ape sociale, ma non è così. Infatti abbiamo constatato in più casi che i pagamenti del bonus Renzi su Ape sociale avvengono:
- a partire dal mese di Marzo e molte volte si blocca nel mese di Agosto,
- in un’unica soluzione nel mese di Dicembre o gennaio dell’anno successivo.
In entrambi i casi, come già detto, il Bonus percepito verrà indicato sulla dichiarazione dei redditi 730 o Unico dell’anno successivo e la parte non corrisposta nell’anno precedente, diventerà un credito irpef.
Il Bonus Renzi si può anche revocare temporaneamente, se si pensa di superare il limite massimo di 26.600,00 euro (ad esempio reddito da Ape social e reddito da locazione di un’immobile), per evitare di restituirlo in sede di dichiarazione dei redditi.
Per rinunciare al bonus di 80 euro sull’Ape sociale, segui le istruzioni della nostra guida cliccando qui.
La revoca del bonus di 960 euro annuali non è definitiva, durante le mensilità da Gennaio a dicembre. Infatti il programma del CAF o del 730 precompilato, calcolerà in automatico il diritto o meno del bonus Renzi di 960 euro annuali.
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