Articolo aggiornato il 13 Marzo 2024 da Nicola Di Masi
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Bonus alimentare 2024: cos’è e a chi spetta?
E’ attiva la piattaforma per la presentazione dei progetti di distribuzione dei pacchi alimentari invenduti, anche tramite le organizzazioni del Terzo settore, per l’attuazione del Bonus alimentare nel 2024.
Le prime proposte progettuali saranno presentate in maniera sperimentale, nei Comuni di Genova, Firenze, Napoli e Palermo entro e non oltre il 31 Marzo 2024.
Il reddito alimentare prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari di prodotti invenduti dei negozi, a persone in una situazione economica di estrema difficoltà.
Chi può richiedere il bonus alimentare?
Questo nuovo aiuto sperimentale per 3 anni, previsto dalla legge di bilancio 2023, si propone di aiutare la popolazione più fragile e contrastare lo spreco alimentare, consegnando pacchi di prodotti invenduti dei grandi negozi, in quanto prossimi alla scadenza o per confezioni rovinate.
Da non confondersi con la Carta risparmio spesa o carta dedicata a te, il Bonus spesa è destinato alle famiglie o ai soggetti in una condizione di povertà estrema, che vengono identificati attraverso i servizi sociali, le organizzazioni del terzo settore e le organizzazioni della distribuzione del programma.
Come indicato nell’avviso 1/2023 el 5 Febbraio 2024 del Ministero del lavoro, i pacchi alimentari potranno essere donati a:
- persone indigenti segnalate ai soggetti donatari dai servizi sociali territoriali competenti;
- persone indigenti già destinatarie di aiuti alimentari nell’ambito della rete di distribuzione sostenuta da risorse nazionali e dell’Unione Europea;
- chiunque ne faccia richiesta in base ad una evidenza di un bisogno urgente e indifferibile.
Come fare domanda bonus spesa 2024?
Dopo l’approvazione delle proposte progettuali da parte del Ministero, ogni Comune o Associazione del terzo settore indicherà le modalità ed i criteri per richiedere il Bonus spesa nell’anno 2024.
Secondo la legge di bilancio 2023 i soggetti in una situazione di estrema povertà, riceveranno i pacchi alimentari solo dopo averli prenotati, tramite un’apposita applicazione. La stessa consentirà il tracciamento dei prodotti donati e l’accesso ai benefici da parte dei negozi aderenti, come la riduzione dell’imposta TARI.
I Comuni di Napoli, Palermo, Genova e Firenze, anche in questo caso, avranno un ruolo rilevante.
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