Articolo aggiornato il 17 Agosto 2023 da Stefano Mastrangelo
Indice
Bonus acquisto e installazione di sistemi di filtrazione dell’acqua 2023
Bonus acqua potabile 2023 come richiederlo? Confermato anche per il 2023, il bonus acqua potabile per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtrazione dell’acqua ossia, un vero e proprio credito di imposta del 50% del costo sostenuto.
A chi spetta il Bonus acqua potabile 2023?
Il Bonus acqua, da non confondersi con lo sconto in bolletta (ai sensi dell’articolo 1 della legge 178/2020), è riconosciuto:
- alle persone fisiche,
- alle imprese ed agli enti non commerciali,
- ed ai professionisti,
per l’acquisto e l’installazione di impianti di affinaggio dell’acqua, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carobonica, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti, a decorrere dal 1° Gennaio 2023 al 31 Dicembre 2023.
Possono usufruire del bonus, i proprietari dell’immobile ed i titolari di altri diritti reali o il detentore dell’impianto, in caso di contratto di comodato d’uso, contratto di locazione abitativo o aziendale.
Quanto spetta di Bonus acqua potabile nel 2023?
Quindi spetta un credito di imposta pari al 50% della spesa sostenuta (ripartita tra i proprietari o i cointestatari di un contratto di locazione) per un importo massimo di:
- 1000 euro per ogni immobile, in caso di persona fisica,
- 5000 euro per ciascun immobile, se la spesa è effettuata da imprese, enti commerciali o per l’esercizio di arti e professioni.
Ad esempio se una persona fisica ha sostenuto una spesa di 1200 euro per l’installazione di un impiando di mineralizzazione, lo stesso contribuente si potrà scaricare sul modello 730, un importo pari a 500 euro (1000 euro limite massimo per il 50%)
Tutti i costi sostenuti devono essere documentati tramite un’apposita fattura, contenente il codice fiscale del soggetto che ne ha fatto richiesta e devono essere pagati con documenti tracciabili.
Inoltre tra il 1° Febbraio 2024 ed il 28 Febbraio 2024, va comunicato all’Agenzia delle Entrate tutte le spese sostenute.
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