Articolo aggiornato il 19 Gennaio 2022 da Nicola Di Masi
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Come spostarsi per lavoro in Italia dal 10 Marzo
Il Coronavirus chiude scuole, centri sportivi e palestre, luoghi pubblici sino al 3 Aprile 2020. Da oggi 10 Marzo 2020, è entrato in vigore l’ultimo decreto del governo, che prevede limiti e restrizioni agli spostamenti delle persone in tutto il territorio italiano.
I casi di contagi in Italia hanno toccato 9172 persone, in data 8 Marzo, con 463 morti. Una situazione insostenibile e difficile da controllare, che ha costretto il governo italiano, ad imporre un’autocertificazione per muoversi in Italia, anche da un Comune ad un’altro.
La prima regola per combattere il Coronavirus è restare a casa. Infatti l’ultimo decreto del governo prevede diverse misure per non muoversi dal proprio domicilio.
Mentre scuole e luoghi pubblici sono chiusi, molti lavoratori si chiedono come possono lavorare e sopratutto muoversi dal proprio domicilio.
Nei decreti il Governo ha stabilito diversi misure a favore dei lavoratori in tutt’Italia:
- “si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera r);”
- “sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19, comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1 lettera d), ed evitando assembramenti;
- la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’art. 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro;
- qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie,
- in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.”
- Il congedo parentale Inps per i genitori con figli sino all’età di 12 anni.
All’articolo 1 comma 1, lettera a, ha previsto, di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Per spostarsi per motivi lavorativi o per gravi motivi sanitari e familiari, è necessario compilare un modulo in allegato (utilizzare il nuovo modulo dal 17 Marzo 2020), nel quale si auto-certifica ad esempio, lo spostamento per lavoro, da esibire al momento del controllo da parte della polizia.
Sarà la stessa Polizia a controfirmare il modulo al momento del controllo e verificare le dichiarazioni fatte. Nel caso di false dichiarazioni scatta la denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica, che prevede l’arresto fino a tre mesi.