Indice
- 1 Inps Pensione sociale per stranieri
- 2 Assegno sociale stranieri: a chi spetta?
- 3 Assegno sociale residenza continuativa: cosa significa?
- 4 Importo pensione sociale stranieri
- 5 Quali redditi bisogna dichiarare?
- 6 Come richiedere l’assegno sociale per extracomunitari?
- 7 Documenti per assegno sociale per stranieri
Cos’è l’assegno sociale Inps per gli stranieri extracomunitari? L’assegno sociale è una pensione assistenziale Inps, rivolta principalmente ai cittadini italiani e comunitari, ma anche agli stranieri extraUE con basso reddito.
L’assegno sociale ha sostituto la pensione sociale Inps, dal 1° gennaio 1996. E’ la cosiddetta pensione sociale delle donne casalinghe o per chi ha un basso reddito e non raggiunge il minimo dei contributi Inps. I requisiti per accedere all’assegno sociale sono:
- cittadinanza italiana,
- cittadinanza comunitaria, ossia cittadino di uno dei 28 Stati dell’Unione Europea, iscritti presso l’anagrafe di un Comune italiano;
- titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, asilo politico o in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo UEdi 5 anni (ex carta di soggiorno).
Quindi, solo i titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo (ex carta di soggiorno), o i pochi casi elencati, posso richiedere l’assegno sociale Inps.
Per ottenere l’assegno sociale, il richiedente straniero extracomunitario deve aver compiuto:
- 67 anni di età,(a partire dal 2020, ai sensi dell’art. 24, comma 8, del Dl 201/2011, convertito nella legge 214/2011)
- residenza effettiva e continuativa in Italia, minima di 10 anni;
- non superare 5.977,79 euro annuali di reddito personale ed 11.955,58 euro annuali di reddito complessivo con il coniuge. (questo limite vale solo per l’anno 2020)
Cosa significa il requisito per richiedere l’assegno sociale: residenza effettiva e continuativa in Italia per almeno 10 anni?
Per gli stranieri è molto importante identificare la residenza effettiva e continuativa in Italia, ossia l’obbligo di permanenza in Italia. La residenza effettiva è dimostrabile, richiedendo un certificato di residenza storico al Comune di residenza. Mentre la residenza continuativa è un pochino più complicata, per gli stranieri, che ogni anno si recano nel proprio paese, per visitare i loro cari.
Infatti, per attestare la residenza continuativa in Italia, lo straniero extracomunitario, deve richiedere al proprio Consolato, una certificazione di quanti giorni sono stati permanenti all’estero negli ultimi 10 anni.
Questi giorni non devono superare 30 giorni all’anno e 300 giorni negli ultimi 10 anni.
Nel 2020, l’importo della pensione sociale Inps per stranieri, è pari a 459,83 euro per tredici mensilità. Hanno diritto a riceverla in misura intera:
- i disoccupati con 67 anni di età non coniugati e che non possiedono alcun reddito,
- i disoccupati o pensionati coniugati, che possiedono un reddito complessivo inferiore al totale annuo dell’assegno sociale Inps. (11.955,58 euro per il 2020)
L’importo Inps dell’assegno sociale, è ridotto in base al reddito del nucleo familiare del richiedente ed dell’eventuale coniuge. Ad esempio per un disoccupato non coniugato con reddito complessivo di 4000 euro annui, può percepire un importo di assegno sociale pari a 1977,79 euro per l’anno 2020 (5977,79 importo assegno – 4000 euro importo reddito).
Per ricevere in maniera continuativa la pensione sociale bisogna:
- essere residenti effettivi in Italia, (non è possibile per gli stranieri vivere all’estero con l’assegno sociale e permanere più di 30 giorni all’anno,
- non superare i limiti di reddito annuale,
- scaricare nel servizio online: cassetta postale Inps il bustone INPS, per dichiarare annualmente con il modello ACC-Ass-PS, l’effettiva residenza in Italia o all’estero e tutti i redditi percepiti nell’anno, per evitare la sospensione dell’assegno sociale Inps. Nel caso di spostamento all’estero, soprattutto per gli stranieri, per un periodo superiore a 30 giorni, l’assegno sociale viene sospeso. Dopo un anno dalla sospensione, la pensione è revocata.
La guardia di Finanza controlla la permanenza in Italia, dei titolari degli assegni sociali, ogni anno, grazie alla collaborazione con il consolato dello Stato Estero.
Sull’importo dell’assegno sociale non si pagano imposte irpef e la stessa pensione non è reversibile alla morte del pensionato.
Quali redditi bisogna dichiarare?
Per aver diritto all’assegno sociale, come abbiamo detto, il richiedente ed il coniuge, non devo superare determinati limiti di reddito. I redditi da considerare sono:
- tutti i redditi imponibili Irpef, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
- tutti i redditi soggetti ad imposta sostitutiva: interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti
- le obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni, ed altri strumenti finanziari;
- tutti i redditi dei terreni e fabbricati;
- la pensione di guerra;
- la rendita vitalizia erogata dall’Inail;
- la pensione diretta erogata da stati esteri;
- le pensioni erogate agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari corrisposti secondo norme civilistiche.
Ai fini della riscossione dell’assegno sociale Inps, si escludono i seguenti redditi:
- il trattamento di fine rapporto e le anticipazioni TFR;
- il reddito della casa di abitazione principale;
- tutte le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- le pensioni di indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
- gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
Per richiedere l’assegno sociale Inps, bisogna presentare una domanda telematica all’Inps, dopo aver verificato:
- i requisiti di età (67 anni compiuti nel 2020). La domanda deve essere inoltrata dopo il compimento dei 67 anni.
- Il reddito complessivo del nucleo familiare dell’anno in corso.
Per presentare la domanda Inps, è necessario essere in possesso delle credenziali Inps (SPID, Carta di identità elettronica, carta nazionale dei servizi o Pin Dispositivo sino a Settembre 2021) ed accedere al servizio online: domanda di prestazioni pensionistiche. Dopo essere entrati nella nuova domanda di prestazione pensionistica, bisogna cliccare su: NUOVA PRESTAZIONE PENSIONISTICA – ASSEGNO SOCIALE e compilare tutti i riquadri richiesti.
Alla domanda Inps è indispensabile allegare:
- un documento d’identità del richiedente in corso di validità;
- l’eventuale permesso di soggiorno di lungo periodo CE per i cittadini extracomunitari,
- lo stato di residenza storico in autocertificazione o certificato storico di residenza dall’Ufficio anagrafe del Comune;
- la certificazione del Consolato estero, che attesta la permanenza all’estero negli ultimi 10 anni. (meno di 300 giorni)
Dopo aver inviato la domanda, bisogna attendere 30/60 giorni per ricevere una risposta. Il pagamento dell’assegno sociale Inps è provvisorio (perché l’Inps annualmente deve verificare l’effettiva residenza in Italia ed i redditi posseduti) e parte dal primo giorno del mese successivo, alla presentazione dell’istanza online Inps.
E’ possibile aumentare l’importo dell’assegno sociale, presentato la domanda pensione di cittadinanza o attraverso la richiesta delle maggiorazioni sociali Inps.
Consulenza del team di pensioniebonus.it
Se hai bisogno di consulenza telefonica sull’assegno sociale per stranieri, puoi accedere alla nostra area di Consulenza previdenziale online.
BUONASERA,SONO PENSIONATO INPS EX ENPALS
SONO TITOLARE DI PENSIONE IN ITALIA AVENDO SVOLTO UNA CARRIERA DA CALCIATORE
AVENDO GIOCATO NEL SAN MARINO CON CONTRATTO DAL 01-OTTOBRE 1988 AL 30-GIUGNO 1989 CAMPIONATO PROFESSIONISTICO ALLORA C2 IN TUTTO 9 MESI.
TALE PERIODO NON FU INTEGRATO NEL CALCOLO PENSIONISTICO IN ITALIA,
RICHIEDO DI INTEGRARE TALE PERIODO NEL CALCOLO.
INTEGRARE ANCHE UN PERIODO LAVORATIVO IN ITALIA IN AGENZIE DI SCOMMESSE SPORTIVE COME RESPONSABILE CHE VA DAL 2004-AL 2019 TERMINATO DEFINITIVAMENTE CON IL COVID NEL 2019.
INOLTRE FU RICHIESTO GIA” UN SUPPLEMENTO DI PENSIONE DOPO I PRIMI 5 ANNI LAVORATIVI POST PENSIONE IN ESSERE DAL 01-10-2008
SALUTI
Tutto questo deve chiederlo all’Inps tramite ricostituzione contributiva.