Articolo aggiornato il 18 Ottobre 2024 da Stefano Mastrangelo
Indice
A quanto ammonta l’Assegno ordinario di invalidità Inps nel 2024?
Assegno ordinario di invalidità e limiti di reddito 2024 – L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione INPS, per i lavoratori dipendenti ed autonomi, con una patologia superiore a 2/3 della capacità lavorativa, da non confondere, con l’assegno di assistenza per invalidità dal 74% al 100%.
Per coloro che percepiscono un assegno IO Inps (categoria della pensione invalidità ordinaria) molto basso, inferiore 598,61 euro nell’anno 2024, hanno diritto all’integrazione al trattamento minimo, se non superano determinati limiti di reddito.
L’assegno ordinario di invalidità Inps è disciplinato dalla legge 222/1984, si rinnova ogni tre anni e si distingue dalla classica pensione di invalidità civile di 333,33 euro.
Assegno ordinario di invalidità 2024 come aumentarlo?
L’assegno ordinario di invalidità Inps, è una prestazione economica Inps, per coloro che sono in possesso di tre anni di contribuzione effettiva, negli ultimi 5 anni ed una riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3.
L’importo è calcolato, seguendo le regole della normale pensione, ossia il calcolo retributivo, misto e contributivo. Dopo aver determinato l’importo dell’assegno IO, anche con il programma CARPE dell’Inps, bisogna verificare se la pensione è di importo inferiore al trattamento minimo annuale.
Infatti la stessa, può essere aumentata, sino a raggiungere l’importo dell’assegno sociale e non può essere superiore al trattamento minimo vigente nell’anno in corso. (articolo 1 comma 3 legge 222/1984). Per ottenere questa integrazione, il titolare di assegno IO e l’evetuale coniuge, non devono superare determinati redditi.
Assegno ordinario di invalidità importo minimo 2024 e limiti di reddito
Per incrementare l’assegno ordinario di invalidità nel 2024, bisogna avere un:
- reddito personale, inferiore a 13.894,66 euro, nell’anno 2024,
- un reddito coniugale inferiore a 20.841,99 euro, sempre per l’anno 2024.
Se il beneficiario dell’assegno è coniugato, può anche superare il limite di reddito personale e non quello coniugale. La legge non prevede un’integrazione parziale dell’assegno ordinario Inps.
Quali redditi bisogna considerare? Per l’integrazione al trattamento minimo dell’assegno IO, si considerano tutti i redditi:
- soggetti a ritenute irpef,
- l’importo dell’assegno ordinario Inps, a partire dal 1995,
- gli arretrati soggetti alla tassazione separata (arretrati, trattamento di fine rapporto, Tfs)
E’ esclusa nel conteggio, la casa di abitazione e la pertinenza.
L’integrazione al trattamento minimo è richiesta tramite una domanda online all’Inps denominata: Ricostituzione pensione per reddito – trattamento minimo. Prima di richiedere l’aumento, controlla la tua pensione, scaricando il cedolino di pensione o il modello Obis M Inps.
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