Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi
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Molti utenti, percettori della pensione anticipata Ape social, ci stanno chiedendo in queste ore, in vista delle festività natalizie, se spetta la tredicesima mensilità a chi ha percepito l’anticipo di pensione nell’anno 2018.
L’ Ape sociale 2018 è riconosciuta a 63 anni di età e con almeno 30 anni di contribuzione (36 anni, per chi svolge alcune prestazioni lavorative indicate dell’allegato A della legge). Spetta l’anticipo di pensione, a particolare categorie di lavoratori, che si trovano in una condizione di specifica fragilità sociale. Per richiedere l’anticipo di pensione nell’anno 2018 devi essere in possesso dei seguenti requisiti:
- disoccupato, non percettore dell’indennità di disoccupazione Naspi da almeno tre mesi;
- assistere da almeno sei mesi, al momento della richiesta, il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (un figlio o un genitore) con handicap grave, come riportato dal verbale 104/92 (articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104);
- un’invalidità civile, con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%, accertata dalla commissione medica invalidi civili;
- lavoratori dipendenti, che hanno svolto sei anni in via continuativa, un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso, come indicato nelle istruzioni dell’Inps: a chi è rivolo l’Ape sociale – Anticipo pensionistico.
L’anticipo pensionistico è una misura sperimentale che dura sino al 31 Dicembre 2018. L’Ape sociale 2018 è caratterizzato da due domande:
- la certificazione del diritto, da trasmettere telematicamente entro il 30 Novembre 2018;
- la presentazione della domanda di anticipo pensionistico, da inviare entro il 31 Dicembre 2018 o nei termini previsti dalla certificazione del diritto.
L’accesso all’Ape sociale è condizionata dalla cessazione della prestazione lavorativa, sia autonoma (imprese individuali), sia parasubordinata (collaboratori a progetto) e subordinata (lavoratori dipendenti), svolta sia in Italia che all’Estero. Dopo la cessazione dell’attività lavorativa, l’Ape social non è compatibile sia con:
- l’indennizzo per la cessazione dell’attività delle imprese commerciali;
- le prestazioni a sostegno del reddito dell’Inps.
Invece è compatibile dopo l’ottenimento dell’anticipo di pensione con:
- l’attività di lavoro dipendente o parasubordinata, se i redditi non superano 8000,00 euro lordi annuali;
- la prestazione di attività lavorativa autonoma se non si supera un reddito lordo di 4800,00 euro lordi in un anno.
Spetta la mensilità aggiuntiva per l’anticipo pensionistico Ape sociale 2018? L’Ape social è riconosciuta dall’Inps per 12 mensilità, fino all’età per il raggiungimento della pensione di vecchiaia o anticipata. Quindi non spetta la tredicesima mensilità a Dicembre 2018 e non valgono i suoi contributi come contribuzione figurativa. A differenza però delle altre pensioni, ai percettori dell’anticipo pensionistico Ape social, spetta il bonus di 960 euro, denominato Bonus Renzi.
L’importo della rata mensile della pensione Ape sociale dipende, sia dal calcolo dei contributi e sia dai redditi ricevuti, durante l’intero periodo lavorativo sino al momento della domanda Ape. Spetta un rata mensile massimo di 1500 euro anche per chi, dal calcolo pensionistico, supera questo importo. L’Ape sociale non è rivalutata come le altre pensioni e non è integrata al trattamento minimo.
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